martedì 17 febbraio 2015

THE MEMORY MISSING LAND: TERZA PARTE.

La pallina non cade naturalmente, l’afferra un bimbetto dai capelli a ricciolo e sguardo serafico che subito dice qualcosa ad un uomo, mentre chi scrive si trova alla libreria di Feltrinelli davanti al Parlamentecatti e tre rappresentanti di tale setta sono vicino a me e parlano di controllo del territorio con gestualità corporee accentuate come se fossero in uno spettacolo per deboli di udito, almeno questa è la speranza quando parlano davanti a dei microfoni; forse per me non è così…uno è con le braccia conserte, l’altro sembra interessato e guarda da un’altra parte e l’ultimo cerca di rendersi interessante e chi scrive prende appunti, specie quando uno dei tre dice di aver lavorato una volta…

Il bimbetto.

Ma voi umani, non avete creato un documento per non rendere la vita un coacervo di concetti neutri come quelli appena uditi?
Già: ma non hai fatto i conti con l’opinione pubblica, per loro la sicurezza dell’individuo non esiste, tutto può essere banalizzato ed in primo piano l’essenza della vita umana.
Quindi i diritti umani sono un inutile perdita di tempo; l’importante è seguir lo schiavismo del momento…di invasati il mondo è ricolmo.
Infatti giovane uomo: le punizioni per le menti libere si contano a centinaia; basta farsi qualche domanda e sarai circondato da punti esclamativi e lettere maiuscole
 assieme ai volti violacei.
Ora vado via; lancia pure la pallina in aria…forse non cadrà mai anche se i membri del Parlamentecatti sono andati via e sotto la libreria, due altri rappresentanti discutono mettendosi le mani in testa…forse per accertarsi che non senta ciò che non deve essere partecipe.

Continua....

Attilio Saletta.






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