martedì 10 dicembre 2019

Qualcosa da condividere di inaspettato.


Una città: Civitavecchia...


Un luogo: la Cittadella della Musica
Via Gabriele D'Annunzio...


Un avvenimento: premiazione di saggistica mondiale...



Golden Book International...


Una data: giovedì 25 gennaio 2020,dalle 17 alle 20.


Tra i finalisti del premio...


Chi questo mio lavoro l'hanno avuto e l'avranno.

Grazie a tutti voi.


Un mio nuovo libro.




Un luogo...



Biblioteca Aldo Fabrizi: Via Treia 14, Roma.


Dal 29 febbraio al 5 marzo...


Ci sarà una mostra di miei lavori grafici( 124) ed il 5 marzo, la presentazione del mio libro.

La tempesta accogliente.






Grazie al supporto del'associazione

Arte, città a colori.



Per entrambi gli eventi:
la premiazione del premio mondiale di saggistica: Golden Book 
International e tra i candidati, io e voi e la mostra.

Siete invitati.

Grazie.



Attilio Saletta












martedì 3 dicembre 2019

Western Stars: nessuno è senza ferite


Ieri sera, Bruce Springsteen mi ha accompagnato nel suo mondo che è anche il nostro.
Idealmente mi ha fatto entrare nella sua casa con tutti i carichi di conflitti, sconfitte e resurrezioni .
Non quindi nello Show Business.
Dove poi lui ed i suoi orchestrali hanno suonato, aveva qualcosa di magico che respirava di antico. spirituale e semplice.
Cosa mi ha detto tra una canzone e l'altra è di non temere le ferite che ciascuno si porta dietro.


Tra i grandi spazi e le sequenze piccole del vivere di ogni giorno.


Un inizio, subito emozionante con i grandi spazi, le corse dei cavalli in piena libertà.
Lui viaggiare con la sua Cadillac.
Nelle sue parole emergere il suo Paese: da una parte, la frontiera, la sfida ed il silenzio; dall'altra la vita comunitaria.



Prima dell'inizio delle musiche e delle ballate, qualcosa di magico: un luogo, quasi spirituale, un tempo, sede di feste di contadini dopo la fine del raccolto con antichi cimeli.

Il legno, quasi comunicativo ed una struttura architettonica a semi cerchio dalla acustica perfetta.
Un palco semplicissimo dove lui ed i musicisti, non suonare, colloquiare con gli spettatori attraverso ballate e musica e gli stacchi dove lui, con la sua voce, descrivere il senso delle canzoni in luoghi, alle volte, dai grandi spazi della natura, in altre, nel vivere di tutti i giorni e la sua auto viaggiare, o la sua moto su cui amava percorrere la frontiera americana ed il sabato sera mettersi in azione il ritmo.


Emergere però  ferite: non riuscire ad amare come voleva, trattare male chi gli voleva bene, il desiderio di cambiare e riuscire a farlo, ma con ancora tanto da fare e non temere di mutar direzione attraverso le ferite interiori, fisiche e spirituali per poter riuscire ad amare.


Poi la sua passione per viaggiare in auto, ma non per andare da un posto all'altro; percorrere la libertà ed il sogno americano nei vasti territori della frontiera ed incontrare persone con gli stessi desideri.
l'amarezza prendere piede; oggi si viaggia, solo più per andare da una parte all'altra, forse neanche osservare nulla nel viaggio.

La forza del cambiamento che ti porta ad avere persone che ti volevano bene e che avevi dimenticato, perso nelle tue paure delle tue tante ferite, ma nulla di stabile, perché gli antiche errori, potrebbero bussare nuovamente alla tua porta interiore.


Poi il rischio da accettare: metterti in gioco, trovare una donna da amare, non sapere dove tutto questo ti porterà, ed ogni giorno, qualcosa di nuovo e vedere attorno a te, costruirsi la vita sociale.

Ma anche sconfitte: partire per la California con il desiderio di far musica e trovarsi senza un dollaro in tasca, poi trovare soluzioni che la musica non può essere tutta la tua vita.


Il sabato sera, con la sua moto, viaggiare in locali sperduti dove poter divertirsi, sentire musica e ballate.
Dentro il luogo magico partire la ritmicità della fisarmonica; ma ad ogni cambio di ritmo e di testi, luongo questo film, le armonie mutano direzione.


Il tarlo della menzogna agire e tutto quello, che con fatica avevi costruito, dissolversi in un battibaleno assieme ai tuoi sogni, preferendo le scorciatoie alla ricerca del far camminare il meglio della tua essenza.
Il miracolo del vivere che è la parte più rilevante di questo film documentario mettersi in moto, ma che potrebbe dissolversi rapidamente se smetterai di farti domande fondate sulle tue tante ferite.


Poi la decisione di crearti una famiglia, dei figli e istantanee iniziali e dopo tre decadi, ma nulla di definitivo perché c'è da conquistare l'indomani. 


l'ultima ballata speranzosa, ma prima, lui camminare in un deserto, passo dopo passo con l'augurio di conquistare la vita attraverso le ferite, come un viandante o un pellegrino del vivere.
Questo è il modo con cui Bruce Springsteen mi ha fatto entrare nella sua casa.
La scena finale vede un uomo pulire il locale, ora vuoto e Patti e Bruce dialogare seduti su un bancone.


Attilio Saletta.















lunedì 2 dicembre 2019

Per un Natale che squarcia nebbie: Crimini e Misfatti.



Sicuramente, provo un certo interesse per il movimento delle " Sardine".

Credo che però l'obiettivo non può essere un tipo che parla da solo in un giardino, o la reincarnazione di Lucrezia Borgia con tutte le sue allucinazioni, uno che è cattolico come Rasputin della trasparenza, la legalità ed il senso del reale come nei personaggi interpretati da Boris Karloff, ma con un senso del ridicolo che se fossero vivi i fratelli Marx...citerebbero lui e la sua " Nave dei Folli" per plagio.
L'unica differenza con una totale mancanza del senso del ridicolo, ma prendendolo sul serio con il rischio di finirci tutti quanti nella sua " Nave dei Folli"


Il fattore decisivo sta nell'indirizzare energie nelle giuste direzioni; non disperderle in cunicoli e ragnatele.


Agire nel senso dei tanti " Non detto" e " Non visto" per liberare energie verso il senso del vivere.


Chi sono veramente i tiranni?


Cosa dissero le vittime; come ora?


Che finirono in qui terribili luoghi, per responsabilità del vicino di casa, il verduriere, gli avventori di un bar. che si auto convinsero di essere possessori di qualità innate ed una razza eletta.
Senza questa auto convinzione, nessuna guerra sarebbe mai esplosa e nessun essere umano avrebbe varcato la soglia di un campo di concentramento.

Attività chiaramente psicologiche e manipolazione della mente umana.

Squarciare il velo della genesi della follia politica di oggi, significa creare anticorpi efficaci ed energie per combattere la decadenza del genere umano.
Finché questo non avverrà, il segnalibro della memoria rimarrà in qualche scaffale polveroso di uno scantinato.
Tenerlo in azione significa liberare energie.

Che dire allora di chi fece affari sulla pelle di tanti esseri umani, da tener presente per questa finta contemporaneità?

I crimini delle industrie della morte



Come ti distruggo l'ambiente e l'uomo.


Capire in senso della violenza.





Sconfiggere la dittatura dei pesticidi.



Potrei citare e descrivere i crimini delle industrie militari.
In realtà, sinergica con quella dell'ecoterrorismo.

La prossima volta.



Liberare energie, significa squarciare il velo per un Natale autentico.

Attilio Saletta











domenica 24 novembre 2019

Retake, le Sardine e la Leadership Orizzontale.


Da qualche giorno, mi sono avvicinato al movimento delle Sardine, ma non ci sono arrivato su qualche onda emozionale; tutt'altro. Sulla base di analisi razionale dell’esistente.

Una delle più grandi falsità, è il concetto che per sconfiggere la tirannide, sia necessario un fronte politico che l’annienti.
Niente affatto, servono persone che si mettono in gioco e facciano salire senso critico sulla base di scoperte individuali.

Da sempre, questo sconfisse vari generi di tirannidi da secoli; questo movimento sta in questa benefica scia.
Ho sempre avuto un concetto: “Apartitico sempre, apolitico mai”, ma da decenni tra i vari partiti che si sono succeduti e la politica, c’è assenza di alcun legame.

Rivedo in questo movimento qualcosa che fu cancellato dopo la morte di Enrico Berlinguer, al suo decesso, corrispose assieme, la cancellazione del suo progetto. Da allora, smisi completamente di avere alcun legame con una falsa politica fondata sulla sete del possesso, ma vidi anche il segno del declino, dove al posto della dignità umana, ci sarebbe stato solo lo spazio di persone per cui, tutto è calcolo, compreso l’uomo.
In questo movimento, quel progetto di Berlinguer ho potuto rivederlo.

Altri meriti ho potuto vederli in questo soggetto sociale: fare uscire allo scoperto, individui mediocri che fingevano di aver qualcosa da dare; hanno dimostrato di sentirsi al di sopra di qualsiasi legge con l’unico strumento del ricatto e le minacce, compreso il solo pensare; gli stessi mezzi usati dai vari integralismi, quindi, differiscono solo i mezzi, ma scopo uguale.
Come hanno reagito le anime sociali di questo movimento? Forse con l’insulto o altro? Niente affatto: con l’arma della gentilezza.
“Persone malate, quindi società malata da sanare”

Esiste qualcosa d’altro: ho sempre avuto affinità con la Leadership Orizzontale.
L’esperienza con Retake mi ha dato nuove
basi benefiche, essendo fondata, ed ogni giorno, su quella leadership.
Quella che non ha fatto che distruggere è sempre stata di un altro tipo e largamente dominate: la Leadership Verticistica e Piramidale; pochi a dominare e in gran parte personaggi decorativi e poco altro, ma bisognosi di un gran numero di comparse, facendo credere a loro di vivere pienamente la vita democratica.
Un sistema che sembra potente ed al riparo da qualsiasi legge; in realtà un mostro dai piedi di argilla che ha bisogno di un gran numero di mezzi che portano al pressapochismo nella maggior parte dei casi, perché tutto si fonda su onde emozionali e niente altro.
Assieme al non aver bisogno di mettersi in discussione, nessuno strumento di auto correzione, e meno che mai, imparare dai loro crimini, considerati solo errori e non reati e impedire l’azione di anime progettuali.
La Società Chiusa come la descrisse Popper, assieme al fatto, che più le situazioni diventano complesse, più questo nefasto genere di leadership si arma di superbia. Un modo di agire incapace di mutare la sua natura per definizione.

Di questo movimento, fondato sulla leadership orizzontale mi piacciono vari aspetti: la gioia sociale, la gentilezza, la non violenza, la difesa dei diritti umani e l’accoglienza, prima di tutto verso se stessi.

Esempi di questo tipo di leadership, si vanno diffondendo: da aziende economiche che hanno ridotto le riunioni che spesso diventavano festival dialettici e posto paletti in incontri in cui, ciascuno non può usare furbizie ed essere confutabile da chiunque, al prendersi cura del proprio territorio, portando decoro ed adottare zone delle città.
 Ottimizzare le giornate, per cui, anziché lamentarsi del ritardo di qualche mezzo pubblico, si agisce in prima persona, togliendo degrado, a zone dominate dall’asfalto, dove è sufficiente, portar terra per creare in poco tempo, aiuole ricche di piante.
Alle zone africane come in Etiopia, dove la forestazione di vaste aree di quel continente, stanno riportando il polmone verde che sembrava perso per sempre.
Non messe in azione da politici, da singole progettualità e con pochi mezzi, stessa cosa in India, in Thailandia, dove è bastato gettar semi provenienti dalla frutta, per farvi crescere aree verdi.
A Follonica, usando bottiglie di plastica per creare una pista ciclabile in una vasta area.
Esempi di leadership orizzontale si vanno diffondendo in ogni dove.

Un paletto va comunque messo in questo nuovo soggetto sociale: è vero, quella verticistica e piramidale non è in grado di mutar il suo modo di essere, quella orizzontale, invece, deve continuamente mutare il suo modo di agire, essendo che su questa terra, non esiste nulla di statico.
Il pericolo è di vedere una scorciatoia facile, dal passare alla leadership orizzontale a quella verticistica e piramidale, ed a qual punto, non più in grado di modificare la sua essenza.
Proporrò diversi miei progetti a questo movimento che mai proposi a nessuno, per l’incapacità ricettiva di tantissimi soggetti; né ho molti su tanti aspetti.

Dopo più di tre decenni, andrò all'incontro romano di questo movimento, ma non per partecipare a qualche rito, cercherò di capire se questo movimento desidera mettere in moto, quello che Berlinguer voleva far camminare.
Continuo a sostenere che la libertà è un dovere e l’etica un diritto. Solo una persona etica può percepire la libertà ed essere libero.
La Società Aperta come la descrisse Karl Popper.

Attilio Saletta.