Lo sforzo dell’uomo
moderno è incredibilmente volto a giustificarsi…una condotta di vita che è
diventata la vita stessa…a furia del suo ripetersi non ha più incidenza…nessuna
conseguenza morale. La politica è la manifestazione organica e organizzata
dell’incapacità di assumere questa realtà…che non è vissuta drammaticamente,
sono drammatiche le conseguenze di detta incapacità…linguaggi che equivalgono
al non esserci. Sapere qualcosa circa la veritaaaà…stabilire un rapporto di
conoscenza tra i fatti e le parole…sono anni, secoli che non sì fa un passo
avanti circa questa contraddizione. L’uomo continua a prendere a calci in culo
l’uomo…noi siamo tutti contro questi calci in culo, crudeltà, cinismi, ma non
solo continuiamo, anzi li perfezioniamo e li moltiplichiamo. Di tutto questo
corteo che si trascina dietro i fatti pubblici, cortei di opportunismi, di
remote lottizzazioni, di scontri di caratteri e di interessi non sempre
visibili…proprio niente succede. L’uomo ammazza l’uomo senza fare uno sforzo di
cambiare la situazione…ci sono sempre in atto dei falsi sforzi, o in ogni modo
inadeguati, sbagliati, interrotti, corrotti, fondamentalmente inutili. Non sì
ha neanche il diritto di piangere quando gli avvenimenti si ripetono da tempo
immemorabile in forme diverse, ma senza la capacità di investire questo dolore
in una critica che responsabilizzi tutti.
Far vomitare a tutti
le parole più classiche, più usate, la scena diventa un letamaio di parole e
velleità…ma sì può voler capire e non riuscire a capire , questo basta per
ottenere dei risultati pratici per trasferire nell'azione
la propria coscienza
morale! Invece di svilupparsi per dare un senso a questa moltiplicata realtà,
per rendere consapevoli e perciò generare conseguenze, non sì è fatto altro che
accontentarsi del pensiero che perfeziona soltanto il crederci superiori agli
altri. Ma non si esce da qui dirà il protagonista se non sì darà una risposta…a
me pare che vada bene la definizione di Giallo Morale. Non ci sarà un mondo
nuovo senza pensieri nuovi, non ci saranno pensieri nuovi senza in contributo
di tutti e non ci sarà pensiero nuovo senza un fine, che è quello di cercare di
capire perché non capiamo, perché riusciamo a vivere rinunciando a capire anche
ciò che potremo capire.
Dalla veritaaaà di
Cesare Zavattini.
Che cosa c’è di buono
in tutto ahimè, la vita? Che sei qui, che esiste la vita e l’individuo, che il
potente spettacolo continua e tu puoi contribuirvi con un verso.
Walt Widman.
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