giovedì 12 febbraio 2015

COME NON RIUSCIR A NON CAPIRE

Oggi il non capire è la massima aspirazione umana...ed allora...un'opera che la descrive...poi una poesia che indica la forza dell'individuo.

Lo sforzo dell’uomo moderno è incredibilmente volto a giustificarsi…una condotta di vita che è diventata la vita stessa…a furia del suo ripetersi non ha più incidenza…nessuna conseguenza morale. La politica è la manifestazione organica e organizzata dell’incapacità di assumere questa realtà…che non è vissuta drammaticamente, sono drammatiche le conseguenze di detta incapacità…linguaggi che equivalgono al non esserci. Sapere qualcosa circa la veritaaaà…stabilire un rapporto di conoscenza tra i fatti e le parole…sono anni, secoli che non sì fa un passo avanti circa questa contraddizione. L’uomo continua a prendere a calci in culo l’uomo…noi siamo tutti contro questi calci in culo, crudeltà, cinismi, ma non solo continuiamo, anzi li perfezioniamo e li moltiplichiamo. Di tutto questo corteo che si trascina dietro i fatti pubblici, cortei di opportunismi, di remote lottizzazioni, di scontri di caratteri e di interessi non sempre visibili…proprio niente succede. L’uomo ammazza l’uomo senza fare uno sforzo di cambiare la situazione…ci sono sempre in atto dei falsi sforzi, o in ogni modo inadeguati, sbagliati, interrotti, corrotti, fondamentalmente inutili. Non sì ha neanche il diritto di piangere quando gli avvenimenti si ripetono da tempo immemorabile in forme diverse, ma senza la capacità di investire questo dolore in una critica che responsabilizzi tutti.

Far vomitare a tutti le parole più classiche, più usate, la scena diventa un letamaio di parole e velleità…ma sì può voler capire e non riuscire a capire , questo basta per ottenere dei risultati pratici per trasferire nell'azione
 la propria coscienza morale! Invece di svilupparsi per dare un senso a questa moltiplicata realtà, per rendere consapevoli e perciò generare conseguenze, non sì è fatto altro che accontentarsi del pensiero che perfeziona soltanto il crederci superiori agli altri. Ma non si esce da qui dirà il protagonista se non sì darà una risposta…a me pare che vada bene la definizione di Giallo Morale. Non ci sarà un mondo nuovo senza pensieri nuovi, non ci saranno pensieri nuovi senza in contributo di tutti e non ci sarà pensiero nuovo senza un fine, che è quello di cercare di capire perché non capiamo, perché riusciamo a vivere rinunciando a capire anche ciò che potremo capire.

Dalla veritaaaà di Cesare Zavattini.

Che cosa c’è di buono in tutto ahimè, la vita? Che sei qui, che esiste la vita e l’individuo, che il potente spettacolo continua e tu puoi contribuirvi con un verso.


 Walt Widman.

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