lunedì 28 novembre 2016

LETTERA AGLI INVASATI.



" Uno che incita gli altri a non farsi domande, trova grande conforto dalla realtà che incita l'uomo a farsene, ma gli invasati sono lì apposta per incita l'uomo a perder il contatto con i fatti. Nonostante tutto però, l'evoluzione umana è nata da una pietra rotonda che spingendola rotolava a differenza di una quadrata e l'uomo si chiese il perché...ancora non erano comparsi gli invasati come qui quattro....se no.... oggi...neanche sarebbe consentito di farsi domande su una pietra rotonda....


Attilio Saletta.


domenica 27 novembre 2016

Questa sarebbe civiltà ed una capitale di un paese evoluto?

sabato 26 novembre 2016

Sì, No, No, Sì: Farsa sul Referendum.



Due personaggi sono alla ricerca di Sì e No veritieri.
Una Lei ed un Lui.

 

“Il potere politico è la forma più efficacie di perder il treno con i fatti, pensando di raggiungerlo gridandogli e mostrandogli indici di popolarità. In questa maniera il treno dei fatti sparirà all'orizzonte dagli schermi mentali dell’uomo e le travi dei fatti arrivar a schiera, senza bussar alla porta di nessuno”




Caro mi ami?


Sì certamente.



Come sarebbe? Adesso voti Sì! Non avevi detto che avresti votato No?


Sì cara: voterò No.


Troppa incertezza c’è in te: i tuoi No ed i tuoi Sì sono vaghi; voterò Sì


Sì: ti amo, ma voterò No, non votar Sì al referendum, vota No, Sì: ti amo.


Come fai a dirmi di Sì e poi voti No, ma riempendomi di Sì perché mi ami; non andrò a votare.


Cara: quando andrò a votare per il No, dirai forse Sì alle avance del padrone di casa che voterà Sì ed io No; quindi tu voterai Sì con lui?


Caro: io voterò per il No con lui, quindi Sì per te che andrai a votar No al referendum; io voterò scheda bianca tra il Sì ed il No.


Cara: come si vota scheda bianca… a parte il potere di scelta votando Sì o No?


Quel giorno non andrò a votar, preferirò andar a veder un film dei fratelli Marx sul potere, pieno di Sì e No, poi di No e Sì.


Sì: ti amo cara, ma potremmo andarci assieme dopo che avrò votato No al referendum e tu ad aspettarmi all'ingresso del cinema, giungendo dopo aver votato Sì per un No ed un No per un Sì.


Questo è un No all'amore che hai per me, preferendo, anziché un Sì verso di me, un No posto su una scheda elettorale. Io ad aspettarti davanti al cinema che è un No verso la nostra unione ed un tuo Sì verso un No al referendum.


Cara: Io ho solo dei Sì verso di te: io andrò a votar No ad un Sì, quindi un Sì ad un No al referendum. Guarda: mentre dialoghiamo, stiamo passando davanti ad un centro d’igiene mentale, e all'ingresso…un manifesto che indica un No alla sanità mentale ed un Sì all'insania…vicino…un Sì al referendum…poi un No per lo stesso evento ed un’autoambulanza che arriva.


Sì caro: dentro il centro ci saranno sale ovattate dove un aderente al Sì ed uno al No potranno sfogarsi e liberar i loro primordiali istinti.


Sì cara: andiamo ora a veder il film dei fratelli Marx, pieno di Sì e No e di No e di Sì sul potere. Uscendo avrò le idee più chiare sui Sì ed i No ed i No ed i Sì sul potere. Guarda: c’è su quel muro l’immagine di un labirinto e qualcuno incapace di uscirne ed un uomo potente rallegrarsene assieme ai suoi miliziani.


Sì caro: tra poco, l’aderente al Sì e quello del No, dentro il centro d’igiene mentale, avranno la ricreazione. Scenderanno dalle scale assieme, armati di trombetta e suonandola all'unisono, quindi si dirigeranno negli scantinati e sempre all'unisono, grideranno di andar a salvare Panama.


Sì cara: ma noi non dobbiamo salvare nessuno, neanche qui due, principalmente da loro stessi, dentro gli scantinati ed i loro miliziani che mai mancano all'appello. L’importante è che non giungano mai a Panama per la gioia degli abitanti che avranno di che sollazzarsi, mettendoli su qualche barcone che sta andando a picco e veder se sono capaci di salvarsi da soli senza azzeccagarbugli, tesorieri dalle mani bucare e filosofi di corte.


         E’ stato un bel film caro.


Certo cara: specialmente quando un aderente del Sì ed uno del No, assieme, davanti ad un fabbricato in fiamme, si sono preoccupati delle loro scarpe impolverate e le loro ugole mute. Stavano in attesa degli esiti referendari dei Sì ed i No per un referendum.


Caro: per finire…Ci presenteremo ad un seggio elettorale, esprimendoci a monosillabi e suoni gutturali con in mano dei cervelli deformi; in questa maniera andremmo a votare.


Certo cara: è il sogno della personalizzazione del potere che l’uomo agisca così, ma non quando va a votare; in ogni circostanza. Un loro No al senso critico del vivere, un Sì allo Spettatorismo, un ulteriore Sì al pessimismo verso le qualità umane ed un No alla sparizione dei labirinti del consenso.


Il quattro dicembre, forse andrò a veder dei ruderi, ma con ancora della vitalità a differenza di quelli che simulano di essere vivi. Chissà: potrei anche recarmi in un seggio elettorale, portandomi l’immagine di una Medusa per non aver i miei pensieri pietrificati mentre decido come muovere una matita. Dopo…mentre si scatenerà il diluvio dei dati…mi recherò a veder qualche farsa sul potere, o forse, crearne una io stesso…il materiale umano non mi manca al riguardo.


Ma pure se andrò a metter un segno su un foglio di carta, sarà un elemento di scarsissimo rilievo; la mia vita è ben altra cosa e c’è tutto un mondo da percepire e conquistare, passo dopo passo, affrontando la vita con tutti gli intrecci che si mettono in gioco. Mai e poi mai sarò conquistato da un Si o un No, pensando che sarebbe decisivo per la mia vita. Non sono malato di abbagli come tanti miei simili in questo paese indipendentemente dagli esiti di questo referendum e le agitazioni sono il sintomo del falso potere di scelta che la politica inserisce e sempre peggio assieme all'incapacità congenita di descrivere qualsiasi fattore umano e l’ambiente in cui vive.


“Quando in tanti gridano le loro ipotetiche velleità, percepisco il silenziatore posto a loro stessi; mi sento invece affascinato dalle persone incerte e piene di dubbi e la sofferenza che passa inosservata”

Attilio Saletta.  






























































mercoledì 23 novembre 2016

Terza parte de...gli auto convincimenti umani e...


Davanti ai fattori del vivere, diventa importante armarsi di intenzionalità, autocontrollo e autostima in un mondo di permalosi che si armano di nemici immaginari e masse mentali”

Tante sono le vie di fuga dalla realtà di questa ipotetica società contemporanea…inizierei dallo “Sfarinamento del vivere comunitario”

Non sono le grandi cose esposte per farle diventar tali per celar quelle vere: sembra che le grandi metropoli siano delle piovre che occupano con le loro spire il respiro del vivere stesso e quindi gli spazi dove l’uomo vive…ma se analizziamo bene bene, l’occupazione degli spazi è relativa, o meglio, ben minore di quello che si crede, giacché, proprio nelle grandi metropoli emergono enormi aree lasciate all'abbandono più totale, frutto di “Archeologia Industriale” come a Roma, giusto dietro la stazione della Garbatella della metropolitana, linea B.
Il degrado urbanistico, porta pure quello delle relazioni umane ed ecco una delle tante manifestazioni della fuga dalla realtà che sarebbe combattuta con efficacia con l’arma della progettualità, un rinnovamento urbanistico che farebbe leva sulle capacità largamente inespresse, o forse meglio, impedite dai meccanismi decisionali della politica che vede nell'innovazione sociale e dell’Amministrazione Condivisa” un pericolo da impedire, perché ridurrebbe il loro ruolo a semplice volano per sostenere i Vasi Comunicanti del vivere che dovrebbe essere l’unico loro compito.

Altre fughe emergono e sono piccoli fatti, ma che indicano lo sfarinamento del vivere comunitario: genitori che picchiano un insegnante che aveva ripreso il figlio di quei genitori; quindi l’educare un bambino diventa pericolosa agli occhi di molti e soppressa con la violenza se si intende svilupparla in un bambino. Un uomo che intenda attraversar una strada e sulle strisce pedonali, essere altamente a rischio davanti ad un corteo di inconsapevoli, specialmente se stanno a blaterar al telefonino con qualcuno e non badano alle loro azioni e soprattutto noncuranti che vivono assieme ad altri, con loro spazi di vita propri da garantire, non da leggi, ma dalla percezione umana del contatto con altre soggettività; non ci sono persone più uguali di altri, anche se sono al telefonino e non badano ad altre soggettività presenti perché per questi esseri, semplicemente la società non esiste
. Quanti agiscono su questo presupposto in tutta la pianta sociale? Si considerano persone libere, ma ostacolando con le loro azioni, la libertà del vivere di molti altri? Noncuranti del fondamentale principio del “Paradosso della Libertà”
Sali su un mezzo pubblico da dove si deve salire e ti guardano di storto perché non sei salito da dove la gente deve scendere, star alla larga dagli antagonismi di persone che pochi secondi prima andavano d’accordo, badar a chi non guarda dove cammina, perché sta parlando al telefonino, evitar i bar per il festival delle opinioni che si sviluppa ed intuisci perché le classi dirigenti sono di così basso profilo.

Poi ecco quella che viene definita” Sinistra” forse sarebbe meglio definirli Sinistri, i più grandi fans della Globalizzazione, che a forza di cercar consensi tra i benestanti ed il ceto medio, verso il centro dell’elettorato quindi…ha dimenticato le periferie, il degrado, la marginalità di molti esseri dai meccanismi sociali ed ecco che negli Stati Uniti…questo corteo di dimenticati, vota per quelli che dovrebbero essere più affezionati ai meccanismi dell’Economia di Mercato e la Sinistra prender voti dal ceto medio, i benestanti e nelle Down Town delle grandi metropoli e qui da noi lo scenario è simile.

Quindi attrezzarsi per difendersi dai permalosi, diventa attività prioritaria per qualcuno

.
Altre fughe emergono: famiglie divise ed i componenti dirigersi, ciascuno per proprio conto e la povertà prender presto possesso di queste fughe, o una vita precaria e un futuro pieno di incognite, comprendendo anche per bambini o donne incinte, o uomini che non sanno dove andar ed altre fughe che seguono dinamiche impossibili da codificar.
Fughe intellettuali sempre più estese in paesi dove il senso critico e la ricerca sono ostacolate con il dominio di letali Status Quo e spaventosi livelli di politicizzazione della vita sociale che introduce il più degenerato profitto nelle decisionalità politiche e l’asservimento di chi dovrebbe impedir tutto ciò: l’uomo stesso.
Altre fughe: a San Francisco, non ci sono persone che migrano perché l’estesa città è ad alto rischio sismico, non scappano perché le difese delle decisioni umane sono alte, corrispondenti al livello del pericolo sismico; in tanti altri luoghi, dove questa corrispondenza non esiste affatto come noi, la migrazione sarà una scelta obbligata per quelli che hanno visto crollar la loro vita in Italia centrale.
In zone a prevalente cultura della coltivazione del riso, l’innalzamento del livello delle acque, porta altre fughe e ciascuna rispondente a parametri diversi a seconda di chi scappa e riciclarsi nelle maniere più diverse.
Disastri ambientali ed altre fughe che partono per chi non ha più di che vivere come un mare dove la moria di fauna ittica porta a ricercar altre fonti di reddito, senza quella della pesca.
Agricoltori e contadini, costretti alla migrazione perché i loro terreni maciullati per far posto a zone di pascolo per i bovini ed in favore di multinazionali dell’alimentazione, ed ancora una volta, migrazioni rispondenti a criteri diversi da persona a persona.
Molte specie di esseri viventi non umane che migrano, non avendo più spazi di habitat naturali per il loro vivere, ed ecco, che ci dovremo abituare, come già in altri luoghi, di vedere fauna migrante nelle città per aver l’uomo, tolto l’habitat di moltissime specie animali come per esseri viventi umani aver e far sempre di più la stessa scelta ed i conflitti, esplodere, e sempre, con logiche impossibili da identificare, essendo intrecci di scelte con parametri diversissimi.


Il mondo sembra un esteso film Western dove un gruppo di malavitosi, razzia ogni bene in una città, e non contenti…uno diventa il Sindaco…l’altro capo della Polizia…il terzo…Direttore della Banca…il quarto…Giudice del Tribunale…il quinto…apre un bel localino per far giocar a soldi, usando quelli rapinati alla comunità locale.

“Chi dice che da noi certe cose non possono accadere, dovrebbe smetterla di usar toni vaghi, passando all'azione: una raccolta di firme per una legge che punisca severamente che sostenesse che questo paese fa parte del pianeta terra. Così io sarò ben felice di far il reo confesso”


Ma veramente, la migrazione non riceve sostegni occidentali per far sì che si determini? Ho molti dubbi al riguardo…Ilaria Alpi fu assassinata assieme al suo operatore per aver scoperto legami strettissimi tra potentati locali e quelli nostrani in Etiopia legati a traffici illegali di armi e rifiuti tossici…da due decenni, giornalisti uccisi per gli stessi motivi, sono in continua salita ed in ogni scenario.

Se l’opinione pubblica occidentale è tutta interessata ai processi di migrazione sulle nostre coste…questo consente a potenti forze economiche di agir indisturbate in tantissimi scenari e crear quel meccanismo del ricco sempre più tale e con sempre maggior garanzie, ed il povero sempre più così e con sempre meno garanzie.
 La mancanza di saldatura di condivisione tra chi ha di meno, favorisce immensamente quella condivisione strettissima che avviene nell'alta finanza e tra chi ha di più.

Esiste in economia il meccanismo del “Gatto che si morde la coda”: la Cina.
Cosa accade: siamo consapevoli che il grande paese asiatico viola le più elementari regole umanitarie assieme a devastazioni dell’ecosistema, ma abbiamo enormi blocchi a dirlo alla classe dirigente di quel paese, dal momento che abbiamo debiti con la Cina enormi, Stati Uniti principalmente.


Qualcuno si lamenta dello sviluppo economico senza regole di quella nazione e l’ingerenza dei suoi prodotti in ogni dove, ma siamo terrorizzati, se per caso, il Treno Economico del Mondo” si fermasse, o diminuisse la sua crescita perché sarebbe una tragedia per l’intero Occidente, peggio ancora se vi fossero tensioni sociali in Cina con scioperi o altro, perché solo dieci giorni di mancata produzione in quel paese, collasserebbe l’intero Occidente…insomma un bel meccanismo di freni che impediscono  di far qualsiasi rilievo su ciò che accade nel grande paese asiatico.


L’ultima parte di questo capitolo lo dedico alla povertà e marginalità sociale qui da noi e ritorna qui la ritrosia del solo parlarne da parte delle classi dirigenti e la fuga da queste questioni: il concetto che percepisco è che chi ha le leve decisionali dentro la vita sociale, non intenda occuparsene affatto, partendo dal presupposto che tanto c’è il volontariato, la Caritas o Sant'Egidio che se ne occupano; quindi perché mai ci dovremmo occupare della povertà? Peggio: sembra indicare tutto ciò che chi si occupa, ed in prima persona del disagio sociale, agli occhi delle classi dirigenti, offra a loro uno strumento di Pacificazione Sociale ottimo per non occuparsene.

Il problema sta nelle tantissime tracce che portano un essere umano a finirci in questi meccanismi della povertà. Persone spessissimo dalle grandi capacità che avrebbero solo bisogno di far sì che possano incamminarsi nelle giuste direzioni e trovar il modo di superar l’ostacolo di individui fiaccati dalla marginalità, sino al punto di non vedere un futuro che non sia un accorciamento di esigenze e partecipazione attiva al vivere comunitario.
Serve superar il presupposto che blocca l’idea stessa che uno che vive nella marginalità, non possa sradicar dalle fondamenta questa sua condizione e quindi diventar una risorsa.
In Francia fecero una domanda a diverse persone, viventi nella marginalità: vorresti creare una tua attività economica, aiutato da noi…la maggioranza disse di no, preferendo il sussidio economico dello Stato o altro…questo è un ulteriore ostacolo, prettamente e unicamente occidentale del povero occidentale rispetto a quello di altre aree del mondo.

“Non esistono feudi di possesso nell’animo umano e neanche verso i suoi spazi di vita, ciascuno può veder con le sue percezioni il suo domani. Troppi vedono i loro molti domani attraverso di chi ha l’orologio che gira all'incontrario, oppure con lancette vorticosamente in avanti. Il tempo presente continua ad essere la più grande sfida per l’uomo”



Fine terza parte.



Attilio Saletta.






lunedì 21 novembre 2016

DOMANDE PER IL QUATTRO DICEMBRE.


Domande alla ricerca del potere di scelta, e se esiste, per il quattro dicembre.

Indipendentemente da chi avrà più consensi, questo aumenterà la coscienza critica che viviamo in una società con tante risorse umane da attivare, quindi inclusione e non esclusione?

Se un uomo, donna o bambino che ponesse domande critiche sugli spazi di vita dell'uomo come anima progettuale, avrebbe la possibilità di veder de politicizzata la vita sociale, quindi se facesse scoperte ovvie, non sarebbe per sostenere questo o quel partito, ma unicamente la naturale origine dei fatti; questo referendum, indipendentemente da chi vincerà, aiuterà alla de politicizzazione del vivere?

Questo referendum porrà in essere che chi voterà per una parte non, vedrà tutto in negativo quella opposta e viceversa, giacché la vita sociale non è una guerra tra reggimenti? 

Aiuterà ad abbassar i toni, giacché le scoperte umane sono state condotte sull'enfasi silenziosa...a meno che...mi dimostriate che il vaccino per combattere il vaiolo fu frutto delle sociologie di massa e di chi le guidò?

Questo referendum, toglierà di mezzo gli psicotici personalismi in politica, che fanno sì che le ipotetiche sfide politiche, non sono sui fatti, ma sui personalismi e le esibizioni dell'ego fuori controllo?

Toglierà l'oscurità propria della politica, in cui ciascuno ne coltiva in massa e all'esterno, solo quella che è presentabile e dietro, l'impresentabile che poi diventa presentabile, dato il processo di a criticismo  che l'uomo pone verso la politica?

Se incontrassi un uomo politico e gli domandassi di darmi tutti gli strumenti per controllarlo; questo referendum aiuterà a questo semplice principio sociale, o invece un coro di risentiti, compresi i militanti di questo o quel partito?

Questo referendum, aiuterà questo paese a mettersi in discussione e chi sta ai vertici, imparare dagli errori,o meglio, crimini, giacché l'attività politica si svolge al livello delle attività terrene, non su quello della abilità oratorie?

Sarà possibile per chi ama pensar diversamente, guadagnarci la vita osservando l'ovvio e non finir ai margini della vita sociale? Questo referendum aiuterà verso l'innovazione sociale, oppure un elemento frenante da entrambi i fronti?

Potrebbe essere possibile generare vero potere di scelta, non fondato sul pessimismo verso le qualità umane, votando i meno peggiori, come se uno affetto da patologie cardiache, andasse a consulto con un portantino di un ospedale, anziché da un cardiologo; quindi se ciò non accade nella vita sociale, perché in quella delle scelte politiche veniamo sospinti a scegliere sulle peggiori emozioni e l'intelletto fuori controllo che ci porta a scegliere i meno peggiori? Questo referendum, indipendentemente da chi vincerà, aiuterà a crear vero potere di scelta, ma partendo da ciascuno di noi, verso noi stessi? Quindi il meglio di noi, non sotterrati sotto un tappeto, generando falso potere di scelta, falsissima partecipazione e impedir di trarre il meglio dalla vita stessa?

Non mi importa chi avrà più consensi: neanche se nel Parlamentecatti ci saranno dieci o diecimila...illuminati...che guadagneranno al mese, un euro o diecimila; questo non sposta di un millimetro la questione degli spazi di vita umana di ciascuno.



Quello che la sposta sta se chi vi fa parte possiede umiltà, capacità di farsi domande, imparare dagli errori, indole naturale del mettersi in discussione, spina dorsale critica del suo operato e di ciò che gli sta attorno, ritrosia verso la mediocrità, logico auto controllo sul suo intelletto, avversione verso le messe cantate nella vita sociale da parte del personale politico e le parole usate per l'unico scopo per le quali sono state create....allargamento degli spazi descrittivi dei fatti, giacché questi si descrivono già da sé. 

"La verità della vita si rivela soltanto attraverso lo scambio fra molteplici singoli": Francòis Cheng.


Attilio Saletta.




sabato 19 novembre 2016

Occidente e Oriente: Quali nemici?


Dal discorso pronunciato da Nan Huaiyin nell'ottobre del 2006 al Taihu Great Learning Centre, Provincia del Jiangsu.
Nel mondo odierno, grazie allo sviluppo materiale promosso dall'Occidente, si conduce un’esistenza agiata, si abitano case comode, si circola ovunque facilmente. A prima vista, sembra un’epoca felice, eppure, lottiamo in una società competitiva, abbiamo paura di guerre micidiali, affoghiamo in un mare di desiderio incessante. Viviamo in realtà in un tempo di grande dolore mai conosciuto dalla storia umana. In questo contrasto di profusione materiale e di penuria spirituale, l’uomo si trova a fronteggiare una grande crisi esistenziale.


Possiamo forse sentirci disarmati. Ma non disperiamoci, abbiamo la possibilità e la responsabilità di perpetuare le saggezze antiche che favoriranno lo sbocciare della nuova generazione. Per portare sulle nostre spalle la trave che servirà a costruire il ponte tra passato e futuro, dobbiamo rinnovare le fonti spirituali antiche dell’Occidente e dell’Oriente. Scegliere coloro che ci rivelarono un cibo spirituale per completarci, per arricchirci a vicenda. Dobbiamo favorire lo scambio tra le due culture in modo da affrontare tutti assieme la grande crisi dell’umanità…


La cultura attuale fa leva sulla vendita della conoscenza, del pragmatismo, scarta la tradizione…così tutti seguono il tran tran della vita, molti vivono senza vivere, senza radici, né cultura.
Qual è il senso dell’esistenza, qual è il suo valore?
Le culture orientali e occidentali si trovano sconvolte: mentre lottiamo per la sopravvivenza dimentichiamo di vivere realmente…Cerchiamo di non dimenticare il vero senso della vita…

“Se ci rendiamo conto che il mondo è per tutti, senza ego, diventeremo invincibili”

“Affidandoci unicamente allo sviluppo tecnologico, finiremo nell'abisso della sventura. E’ tempo di riconciliare la scienza, l’arte e le qualità spirituali. Il benessere deriva dall'unità di queste tre cose. La speranza, da questa unità”


“Nulla al mondo è più duttile e fragile dell’acqua. Eppure, per attaccare ciò che è duro e forte nulla la sorpassa, nessuno l’eguaglia. Chi il debole vinca la forza, che il duttile vinca il duro, tutti lo sanno ma nessuno mette questo sapere in pratica”: Laozi.

Tratto da: “Risvegli, 130 pensieri di maestri dell’Asia” …www.ippocampoedizioni.it


Attilio Saletta.
                                                    





mercoledì 16 novembre 2016

Seconda parte de: " Gli auto convincimenti dell'uomo....e


"Le emozioni distruttive portano alla distruzione di quelle create per costruire, fatte di amore, dedizione e lavoro, ma nonostante tutto, l'uomo preferisce veder un campo dove domina l'estetica che uno dove la gramigna porta al cattivo gusto"

Per partire in questo secondo tragitto, la base non può che essere data dall'invasione delle immagini che è uno dei fondamenti della noncuranza contemporanea e come attraverso di ciò, si controlla il pensiero umano, rendendolo insensibile alle immagini stesse e non far differenze tra un frammento ed un'altro, così che le immagini diventano dispotiche, evitando di andar ai "Produttori dei Fatti"

Io cercherò invece ora di dar significanze alle immagini lungo la "Filiera dei Fatti"


Una bella area naturalistica dove l'uomo e la natura dialogano, sicuramente egli ha di che vivere, la penuria di cibo non esiste giacché è il legame tra uomo e natura a non consentirlo, e meno che mai, un carro con un gruppo armato può far proseliti per bande armate, né la conformazione dell'ambiente può provocar malattie patogene ed aumento siderale dei prezzi del riso, granoturco e frumenti, ma neanche la biodiversità è considerata un pericolo per l'agricoltura e pochi lasciano questa vasta area per emigrar in una città e meno che mai scappar per andar a vivere in occidente, salendo su malfermi barconi, quindi qui i "Mercanti di Carne" non vi passano...


La scena cambia perché l'occidentale ha bisogno di sempre più prodotti, non sapendo né tanto meno desiderio di comprendere quale sia la soglia di beni di cui ha veramente bisogno, quindi il furto di beni per le popolazioni sono la costante, la dittatura dei concimi e sementi occidentali viene imposta con forza, specialmente da parte di una multinazionale: "La Monsanto". I terreni si inaridiscono, le popolazioni non hanno più di che vivere, la fame entra decisa nello scenario assieme alle malattie patogene, l'arrivo di rifiuti tossici non trattati giunge da paesi occidentali e da quelli emergenti sulla scena economica.
Le materie primarie per alimentarsi salgono in maniera esponenziale di prezzo ed i cambiamenti climatici producono che il riso è ricoperto dall'innalzamento del livello degli oceani; ma qualcuno tra la popolazione si ricicla: taluni fomentando il disordine e gli antagonismi, altri cercando proseliti per le guerre, il terrorismo, altri ancora diventano "Mercanti di Carne" 
Pochi restano in zone rese infertili: uomini, donne e bambini scappano verso l'occidente, ma una volta arrivati, non possono aver lo status di "Rifugiati Politici" perché sono fuggiti per via dei cambiamenti climatici e tutte le concatenazioni susseguenti. Altri salgono su veicoli militari e vanno in guerra, altri ancora salgono sul carro del terrorismo, taluni nelle città vicine.
Potentati locali e quelli occidentali e di altre aree stipulano accordi tra loro con l'arma della corruzione in cui neanche un centesimo andrà alle popolazioni ed il traffico di armi impazza senza controlli..
I Diritti Umani cancellati  sono tolti di mezzo dalle devastazioni ambientali che portano a tutti i cambiamenti ed insulti al creato che ho elencato e perciò questa è la causa con l'effetto poi sì, dei Diritti Umani eliminati; il meccanismo non agirebbe partendo all'opposto e qui sotto qualcuno che sa molto bene come si agisce...


" Quando dai luce ai tuoi dubbi e le tue scoperte, nate dal metterti in discussione, capisci la forza di non possedere certezze e punti esclamativi. E' un'enfasi silenziosa che si nutre di percorsi partendo dagli scantinati e scansando i saloni delle feste. Le tue ombre ti danno luce"


Cos'è il meccanismo della "Pozza d'acqua" quindi....?

Un qualcosa che a macchia di leopardo si diffonde in tutto il mondo e che ha a che fare con l'occupazione degli spazi da parte di tantissime soggettività, umane e non e che è parte di quello che ho appena cercato di descrivere, ma non è una metafora....qualcosa di tremendamente concreto.


Se un territorio ha una fonte d'acqua sufficiente per ogni specie vivente, questo contribuisce a non crear alcun clima di ostilità e danni all'ecosistema...ma se questa fonte d'acqua si prosciuga...cosa accade? Forse scelte indolori? Oppure è un meccanismo indipendente dalle aree vicine? Niente affatto, diventa un'onda d'urto di devastazioni e provoca migrazioni forzate e saturazioni di spazi, quindi il meccanismo della "Pozza d'acqua"


Le varie forme viventi devono migrar per cercarne un'altra per poter vivere, giacché l'acqua è la fonte del vivere per antonomasia....ma che accadde....
Giungono e trovano un'altra area simile a quella che avevano lasciato, ma qui nascono subito i conflitti.
Quello specchio d' acqua è sufficiente, forse anche largamente per quelli che vi vivono da sempre...ma ora con l'arrivo di tutti questi nuovi soggetti...non è più così...e se giungono altre popolazioni, fatte di uomini, fauna e flora...ecco il marasma ed i conflitti per un'area e spazi in cui il restringimento di ciò per ciascuno diventa immediato e qualcuno ci soffia per crear superiorità etniche, pretese e bande armate.
Ancora una volta altri intrecci di fughe e contro fughe verso i più disparati luoghi e la desertificazione giungere e la necessità di trovar altre fonti d'acqua impellente ed il circolo vizioso diventa una spirale di conflitti, pieni di intrecci sempre più vorticosi.   

Questo meccanismo è rintracciabile in ogni dove come dimostrerò, al cui vertice c'è la saturazione degli spazi e l'abbandono di un sempre maggior numero di aree e l'esplosività sociale che questo determina,.


Il fasullo mito della grande metropoli ed il meccanismo della Pozza d'acqua.

Da dove ha avuto origine la guerra in Siria e l'olocausto ad Aleppo...quattro anni di siccità in quella Nazione...la Primavera Araba? L'aumento del prezzo del pane...Nel Sahel...( zona desertica africana) c'è il massimo livello di cambiamenti climatici, guerre e maggior proselitismo per il terrorismo..

Quindi quali sono le relazioni tra questi dati, il mito della grande città e il meccanismo della pozza d'acqua?

Non tutti scappano verso l'occidente, molti si dirigono verso le città vicine...qui si inserisce il meccanismo della saturazione degli spazi...ma se, come nel caso della Siria...giungono ad Aleppo per via di quattro anni di siccità, questo retaggio negativo non può che aggiungersi come aggravante alla saturazione degli spazi, determinando conflitti in una serie di intrecci di antagonismi infiniti tra soggetto e soggetto su cui chi si è riciclato come fomentatore di conflitti, trova facilmente modo di incrementar il suo raggio d'azione.
La stessa cosa avviene in occidente, da noi quindi...ed è una regola assiomatica nefasta, che pure essa sta nel meccanismo della pozza d'acqua.

Se per ottener un bene possono usufruirne un quantitativo normale di persone come il lavoro, il datore dello stesso avrà cura delle garanzie da dar al lavoratore perché egli le pretenderà, quindi ad un numero non esteso di persone che desidera un bene, corrisponde qualità tra gli insiemi di fattori come nel caso di un'area naturalistica sufficiente per tante soggettività presenti.
Nel caso come oggi, i pretendenti per aver un lavoro diventano tantissimi, il datore di lavoro potrà far crollar le garanzie da offrire al lavoratore, giacché se uno le vorrà, il datore stesso avrà la possibilità di dar il lavoro ad uno che non pretenderà alcuna garanzia.
Sta nel teorema della saturazione degli spazi in cui la qualità crolla verso il basso con l'aumento delle soggettività presenti, ma avendo lasciato luoghi per via di mutazioni climatiche che sta nel meccanismo della pozza d'acqua, quando molti attori devono andar a cercarne un'altra e questo genera conflitti per la saturazione degli spazi quali: il lavoro, la casa, i beni di prima necessità, i trasporti e molto altro, ma pure per le altre forme viventi non umane è la stessa cosa.
Come dirò alla fine, la frontiera è la de saturazione degli spazi urbani e la riconquista di quelli abbandonati.

  
" Pensar di fingere di far una cosa senza farla è una farsa in cui i convenuti non pagano il biglietto, ma neanche pagati per avervi partecipato"


Perché il terrorismo è una riconversione dell'economia.

Come ho cercato di descrivere nel meccanismo della pozza d'acqua, se un terreno è fertile e produttivo, l'uomo è ben felice di lavorarvi e progredire assieme ai suoi simili ed ottiene risorse economiche da tutto ciò...ma se il terreno è senza più capacità di produrre e passa un carro militare con dentro persone per fomentar guerre e terrorismo, quell'uomo è assai provabile che vi salga..
Qui si inserisce la riconversione economica...il denaro con cui l'uomo otteneva dalla produzione agricola non è sparito...semplicemente ha cambiato d'uso...quella persona sarà stipendiata per far il terrorista e quel denaro servirà pure per la sua famiglia, questo sarà un bel messaggio di propaganda per molte persone simili e creerà adesioni...non solo...se avrà dei figli..anche di non molti anni....anche loro saliranno su quel mezzo militare e saranno pure loro stipendiati.

Come fu sconfitto il terrorismo da noi...togliendo l'acqua ai pesci come si disse,,,le motivazioni e l'adesione al terrorismo....quale acqua fu tolta...quella che i terroristi volevano...la classe operaia che fu la principale artefice della sconfitta del terrorismo e di chi lo finanziò...apparati dello Stato.
E' possibile dire che oggi non esiste alcun meccanismo per togliere acqua  per i pesci del terrorismo.


"Mi riesce difficile capire perché a noi introversi ci capita di issar sulle nostre spalle il peso del rinnovamento del pensiero e quindi della semplicità e per far capir agli altri cose semplicissime, ci tocca impegnarci sino allo sconsolato puro e oltre; non potrebbero farlo anche altri e capir che non farsi domande non è il lasciapassare per la vita esente da drammi?"

Fine seconda parte.


Attilio Saletta.