mercoledì 30 ottobre 2019

La tragedia della verità e le intime ragioni dell'individuo.




Qualche anno fa, scrissi una commedia con questo titolo; oggi non potrebbe essere più concreta nella sua tragicità.



Nel mio libro, oggi già ordinabile: “La tempesta accogliente” ho descritto questo perverso schema come l’epoca aleatoria”


Una trottola vorticosamente in azione, ma senza mai muoversi di un singolo millimetro, e come disse qualcuno: 


Nulla è più vecchio delle notizie del giorno”


Una base, però perversamente scientifica.




“Le affermazioni sono fatte in modo autoritario che sono accettate a causa del tono che le accompagnano”
“Le affermazioni sono fatte senza prove logiche, sono cacciate come verità lampanti”
“L’illusione è più importante della realtà, perché le folle sono restie ai ragionamenti”
“Pseudologia fantastica: credere alle proprie bugie”
“Scomparsa della vita cerebrale e predominio della vita nervosa”
“Obbedire alle suggestioni”
“Esagerazioni e semplicismo”
“Il potere delle parole è collegato ad immagini, indipendentemente dal loro senso reale”
“Intolleranza che diventa utile”
“Gustav Le Bon: 1895: La psicologia delle folle”


Quindi il fondamento dell’annientare le intime ragioni dell’individuo che aprono le porte alla “Banalità del male”


Sono sempre stato allergico alle sociologie di massa e chi le guida, e più gli antagonismi salgono, più ne sono indifferente, proprio perché non faccio parte di quella trottola che non muta nulla, a parte lo schiacciare le intime ragioni dell’individuo.


Questo mio libro cerca di descrivere questa tragedia della verità, ma anche la speranza legata al singolo individuo, l’unico capace di uscire da questo concerto di circuiti mentali, propri dell’epoca aleatoria.


Da poco ho terminato un altro mio libro, qui sono andato oltre.



Ad un certo punto, i miei due personaggi, fanno un viaggio nel tempo: dall'antico Egitto sino ai giorni nostri.


Da una parte: le folle e chi le guida, dall'altra, singoli individui senza legami con questo concerto di società urlata, quindi il nulla, ma innovano.


Mentre il primo schema ha bisogno di potenti mezzi, chiasso, risorse economiche, apparati, doppiezza e le frasi contenute nella psicologie delle folle, l’altro, scarsi mezzi, luoghi, spesso angusti, ma desideri di innovare.

In questo mio ultimo lavoro, questi due schemi li ho resi evidenti, specialmente descrivendo l’uso tecnologico che apre le porte al’Impero del male, da una parte, dall'altra sviluppando progettualità, know how e riuscire a far cose nuove, nate da farina del tuo sacco; anziché finirci dentro nella piovra dell’impero del male, quindi nell'epoca aleatoria.




Attilio Saletta.












lunedì 28 ottobre 2019

Un mio nuovo libro.


La Tempesta Accogliente”, con un sottotitolo in francese, legato alla gioia di vivere, nasce da qualcosa che volevo realizzare.
 Un treno viaggia in molti luoghi effettuando molte fermate con due personaggi in un continuo saliscendi. Incontrando altri personaggi, i protagonisti discendendo dal mezzo di locomozione, cercano di descrivere l’oggi con mezzi creativi viaggiando in tanti ambiti diversi.
 I due personaggi principali, non sono inventati, chi ama la letteratura capirà che l’uomo fu un grande poeta e scrittore, molto amato da me, lei, la sua amante per un tratto del suo percorso. Non sarà difficile intuire che i tanti personaggi, che il duo incontrerà, sono usciti dalle pagine di letteratura di ogni tempo.

 Un modo per descrivere l’oggi con le loro percezioni.

Un particolare aggiuntivo: quasi tutti i brevi capitoli, hanno titoli in francese, come il primo che è “Il treno dei libri”

 Non mancheranno dei miei aforismi, legati quasi tutti dal come agire nei confronti delle persone negative.
 Il lavoro più bello che ho svolto su questo mio nuovo libro è stato quello di preparazione, prendendo dati, scegliendo situazioni e personaggi, ma senza alcuna trama che solo nella realizzazione del lavoro stesso, si è messa a camminare.


Quindi chi afferma che il lavoro della creatività, sarebbe un alito vago, indecifrabile, non visibile e fondato sulla fantasia, dovrebbe comprendere che è esattamente l'opposto.


Frutto di ricerca, lunghe camminate, individuazioni di scenari, farsi domande, all'ascolto di di piccoli microcosmi  di vita sociale, 




E' possibile già ordinarlo attraverso il link di chi ha editato il mio libro.
Presto, anche nelle librerie.





Altre cose bollono in pentola come si dice su cui sto lavorando.









 



venerdì 25 ottobre 2019

Ricerco un luogo per una mia mostra.


Annuncio per allestire una mia mostra.



Attilio Saletta


Intervista all'Assurdo.


Come passi le giornate?
Tra un nonsense ed una foresta di strafalcioni.
Ad esempio?
Le palpebre foderate di bronzo e le fiere della vanità, fruibili con facilità da chiunque.
Ed i giganti di vanagloria e nani mentali?
Sai: Einstein…


Sì: la genialità ha dei limiti a differenza della stupidità.
Ti vedo sofferente…

Uno in completa antitesi con la legalità, adesso si fa paladino della stessa…
Come se Enrico VIII diventasse Ministro delle pari opportunità…
E Nixon della trasparenza…
Del resto, come disse Balzac…

Stai parlando delle ragnatele?
Sì: le mosche grandi le sfondano a differenza di quelle piccole…
Esattamente a proposito delle leggi.
Sai: forse la salvezza sta nel lasciare la vanità verso chi non sa fare altro.
Sì: assieme a quelli che non vedono…
Certo: a parte l’uomo come numero.
Oh Epicuro…

Ricordo: se gli dei esaudissero tutti i desideri dell’uomo…
Già: l’umanità verrebbe annientata a causa di tutto il male…
Vero: che gli uomini si inviano l’un con l’altro.
Sembri sconsolato…
Sì: uno si è gonfiato il petto con far tronfio sopra un palco…
Stai forse parlando dei parvenu descritti da Balzac?

Sì: sono come le scimmie che si arrampicano sugli alberi…
Intuisco: all’inizio ammirati per la loro destrezza…
Vero: ma arrivati in cima…
Oh sì: visibili solo nelle parti vergognose.
Sai: tante maschere e commedianti…
Già: personaggi decorativi e pochissimi volti.
Ho una domanda da farti…
Sarebbe?
Tu non eri quello che indicò come chi aveva una smisurata stima di se stesso…
Ricordo: dissi che detestava i suoi rimorsi di coscienza…
E’ cambiato qualcosa da allora?
Certamente…
Cioè?
Sai: grazie alle sociologie di massa…
Immagino: i rimorsi sono spariti…
Certo: a differenza della cupidigia…
Vero: ma a Macbeth, la coscienza bussò alla sua porta.
Sì: anche alla sua consorte.
Scusa: magari ti sembrerò ovvio…
Dimmi…
Ma la menzogna, non ha le gambe corte?
Sai: una volta…
Cos'è cambiato?
Vedi: si sorregge con i trampoli della propaganda…
Capisco: assieme al teatro delle ombre…
Ma se si facesse breccia?
Oh certo: vedremo i contemporanei costruir piramidi…
Vedo già la scena della modernità…
Sì: folle azzuffarsi per issar sulle loro spalle…
Già: i blocchi di granito più grandi…
Manca un tassello per descrivere l’oggi…
Credo di aver capito…
In omaggio ai tempi moderni, tanti contemporanei…
Sì: dialogare, via interfono…
Già: con il catafalco di…

Certo: Tutankhamon…
Del resto: non c’è nulla di più desunto e vecchio…
Sì: delle notizie del giorno.
Possiamo far qualcosa per vivere il tempo presente?
Sì: come scrisse Balzac…

Oh sì: i delitti sono proporzionali alla purezza di coscienza…
Capisco: e quelli, che per certi cuori, è soltanto un errore…
Autentico: per alcune anime candide…
Infatti: assume le proporzioni di un delitto…
Già: la libertà è un dovere…
Si: e l’etica un diritto.
Certo che per sconfiggere le menti per diletto…
Vero: che non scoprono mai nulla…
Capisco: basterebbe una canzone di Rino Gaetano…

Già: Nunteregge più…
Assieme ad una frase di Alessandro Bergonzoni…
Sì: “Sono per la chirurgia etica…
Oh già: Bisogna rifarsi il senno”
Sai: adesso capisco perché ho un sorriso sofferto…
Vedi assurdo…
Sì…
L’umorismo è attività seria…
Infatti: “Dai suoi occhi si poteva osservare la frode”
Già: Il Misantropo di Moliere…
Sai: forse non fa ridere…
A differenza di…
Certo: una rappresentazione di una commedia sui costumi…
Che genera ilarità da parte dei convenuti…
Pensando che non li riguardi…
Così: per la prima volta…
Sì: rideranno di loro stessi…
Poi il giorno dopo…
Oh certamente: ritorneranno ad abbracciare il nonsense e la logica dell’assurdo.
Sai: del resto, le ideologie sono la logica delle idee…
Certo: quelle che hanno reso logico l’omicidio…
Del resto: qualcuno deve rendere libero l’uomo da se stesso…
Sì: e l’uomo ben felice di porgere catene e lucchetti a chi gli porge questa possibilità.
Sai: Kafka rispetto ai costumi…

Ricordo: ogni rivoluzione che emerge…
Sì: lascia dietro solo…
Già: una melma…
Certo: di nuova burocrazia…
Mio caro Assurdo, ora dove vai?
Ho conosciuto un uomo che non possiede opinioni, divise, non cita mai personaggi sulle prime pagine dei giornali, non si lamenta, ma agisce ed allergico alle sociologie di massa…
Quindi: potrai dialogare finalmente con un essere umano e non con un circuito mentale…
Sì: e neanche con un’immagine.
Posso venir con te?
Certo, sai a questo mondo…
Sì: ci sono tanti bauli da scardinare...
E gabbie aperte dove l’uomo non intende uscire.


Attilio Saletta.