Integralismi
a confronto.
Cosa accade oggi in
questa martoriata terra? Forse sarebbe il caso di analizzar integralismi che di
fatto agiscono in maniera simbiotica, ciascuno con caratteristiche diverse per
con successo, modificar in chiave antropologica l’uomo per farlo diventar
“Un’anima acritica dell’esistente”.
Sembra che l’obbiettivo
del terrorismo sia l’occidente, non è così, neanche combattere i musulmani
moderati, invece modificar la stessa natura mussulmana facendola diventar anni
luce distante da quella che è; quindi la banalità del male che fa della bruta
violenza l’architrave di questa modifica antropologica del vivere e dell’anima
spirituale dell’essere mussulmano stesso.
Qui però emerge una
figura fondamentale che da sempre agisce dietro le quinte dell’omicidio in nome
delle idee…l’assassino in doppiopetto, il Rasputin della dialettica: il falso
colto, l’ingrediente immancabile delle peggiori degenerazioni del pensiero
umano, ed eccolo agire…
In Francia ci sono sei
milioni di mussulmani e quindi non è il caso di stupirsi di quello che è
accaduto; sarebbe come se io dicessi che in Italia ci sono tanti cattolici e
quindi i crimini sono all'ordine delle cose…ma qui si nasconde un subdolo
monito all’uomo stesso, indipendentemente dalla sua fede religiosa….devi cambiar
la tua natura e guai a te se non fai così….il meccanismo fondamentale delle
guerre, fondato sul modificar il pensiero umano, rendendolo indifferente alla
sofferenza umana, ai concetti senza senso e rendendoli accettabili; sarebbe
come se il Papa svolgesse un concetto simile ed ecco un altro bel regalo
offerto da un moderno Cagliostro sull'altare della brutalità umana.
Una strada simile non
fu svolta nel Medioevo dalle file del Cristianesimo? Creando le basi del
radicalismo folle che ebbe le basi proprio sul far diventar l’uomo un’anima
acritica dell’esistente? Tutto ciò non fu spazzato via da battaglioni di
armigeri, bensì da spingere l’uomo sui suoi terreni propri; ovverosia un’anima
critica del vivere che poi fu il Rinascimento?
Non ci sono analogie
palesi con l’oggi? Cosa si disse nel nostro paese durante l’epoca del
terrorismo, in cui ogni giorno qualcuno veniva ucciso: che bisognava togliere
l’acqua nella quale la bruta violenza politica agiva, in quel vastissimo
terreno di convivenze in cui il terrorismo ebbe la possibilità di espandere la
sua scia di morte; sia dalle fasce del cosiddetto proletariato e le sue estese
convivenze con organi dello Stato.
Certo, fu sconfitto da
organi di polizia; ma principalmente per la ribellione silenziosa in gran
parte, proprio dalle file del proletariato; in altre parole da dove il
terrorismo pensava di trarre origine per la sua scia della banalità del male e
questo nonostante convivenze, spesso di alto livello, tra le file delle
gerarchie politiche e statali, ma come mezzo di contrasto vi fu la rettitudine
morale di alcuni, pochi, uomini in cui l’elettorato principale giungeva dalle
file della classe operaia; laddove cioè il terrorismo intendeva modificar la
natura umana e del vivere.
Tutto questo non ci fa
pensare all'oggi? Ai meccanismi della banalità del male che punta alla più
degenerata “Macchina del caos” mai messa in piedi, forse da sempre e follia
umana che porta ad impaurir l’uomo, anche verso i suoi stessi pensieri,
desideri di crescita individuali e quindi cancellazione dell’anima critica
dell’uomo, ma l’occidente non sta facendo da anni lo stesso percorso? Una
modifica antropologica dello stesso occidente, delle sue conquiste sociali,
umanistiche per far diventar l’uomo un’anima acritica dell’esistente? Dentro
questa parte del mondo, vi sono ancora persone dotate di rettitudine morale, in
grado di crear quella ribellione silenziosa per far ritornar l’uomo nei suoi
terreni propri e delle conquiste che le generazioni del passato ottennero per
la posteriorità che oggi, sembrano il principale obbiettivo occidentale da
togliere di mezzo?
Ci sono persone simili
anche se sono poche e amiamo i loro concetti, come parlano ai nostri cuori,
alla nostra essenza come esseri umani, infondendo coraggio interiore da
immettere nel vivere…ma siccome viviamo in una società civile, non siamo in
grado di metterli in pratica.
Quindi un’attività
simbiotica di integralismi che togliendo valori alla stessa vita umana hanno
armato quella scia di sangue disumana e meno che mai, tolta l’acqua entro cui
la violenza cieca della brutalità politica poteva e può crear quel clima di
adesione, di convivenze, di vastissime entità economiche ottenute giornalmente
passando da organi bancari, triangolazioni per evitar controlli e la risposta
sembra essere solo militare, laddove nell’epoca del terrorismo del nostro paese
non avrebbe dato frutti senza una ribellione silenziosa da parte di esseri, che il terrorismo cercò di usar per, crear una scia
di sangue ancora più estesa; ma oggi questa ribellione esiste, o è proprio
l’occidente a impedirne l’uscita, creando ostacoli enormi per lo sviluppo critico
nella parte orientale del mondo e nello stesso occidente?
Chi fu che disse: Il
mondo è ancora poco intossicato, deve esserlo maggiormente, la Società non
esiste, l’etica un freno allo sviluppo, solo il mercato è importante, l’uomo ha
valore solo da che cosa è in grado di comprare ed i rapporti sociali devono
andar in questa veste; non quindi sui valori umani, incentivar lo scarto… chi
non è in grado di far fronte alla vita… la spesa sociale deve essere annientata
e lo stato tolto di mezzo così come le regole ed i valori perché questo
produrrà un progresso senza ostacoli...nel progredito occidente….
Come mai questo
progresso senza ostacoli ha prodotto deserti in luoghi laddove la vita
economica e sociale era così vitale, povertà, ingiustizie sociali senza pari
nel percorso dell’umanità; ma la distruzione di valori non avrebbe dovuto crear
benessere o forse c’è qualcosa che non capisco? I Media prodotto quel mutamento
antropologico in grado di far diventar l’uomo un’anima acritica, un mondo
caotico, senza regole ed in definitiva, un cambiamento totale dell’essenza
occidentale senza il fardello della bruta violenza che ha fatto capir al mondo
a quali livelli di bassezze l’uomo è in grado di raggiungere, laddove se prima
aveva un bagaglio di conquiste sociali ed umanistiche, ciò è stato cancellato
da un mutamento antropologico dell’uomo stesso in questa parte del mondo
assieme a generar un clima di difficoltà per lo stesso pensiero umano e per chi
cerca di usarlo per ingrandir il percepir la vita nel senso proprio del
termine.
Chi ora è impegnato a
combattere la banalità del male da parte di questo terrorismo, ha in mente nel
suo agire i precetti occidentali che ne hanno facilitato l’entrata ed in molti
casi, sorgere, laddove la speranza di valori è stata annientata da questa
delusione, il passo successivo poi è stato quello che oggi sta avvenendo; tutto
questo non dimostra un intreccio simbiotico per rinchiudere l’uomo, i suoi
pensieri, desideri in ambiti sempre più ristretti e antropologicamente
modificati dell’essenza umana?
Dove sta di casa quella
ribellione naturale e silenziosa che fu così importante per aprir le porte al
Rinascimento, alla sconfitta del terrorismo politico che oggi ha assunto
sfaccettature molto più raffinate come l’attacco alla mente umana ed ai
meccanismi così in uso del “Terrorismo psicologico” nei confronti delle persone
riflessive che non hanno bisogno di eventi delittuosi per essere menti critiche
dell’esistente perché sono così di natura ed allergici ai reggimenti ed
irreggimentar la conoscenza stessa che sembra l’obiettivo principale di troppi
elementi simbiotici.
Questo terrorismo non
verrà sconfitto da dieci portaerei davanti alle coste orientali, pronte a far
partir le loro “Città di fuoco” ma dal fuoco spontaneo che getti quel clima di
a criticismo che ci fa credere solo a quello che ci piace vedere e che tanti
elementi simbiotici desiderano che l’uomo accetti.
A volte mi immagino
Cartesio, Socrate, Popper, Pico della Mirandola…solo per far qualche nome…. Se
ritornassero nella nostra epoca e vedessero l’annientamento del loro
lavoro…cosa mai potrebbero pensar degli accadimenti di questo martoriato
pianeta che sa come agir per evitar lutti; ma agisce all'opposto perché senza angherie alla natura umana; l’uomo stesso si sentirebbe a disagio.
Quante distruzioni sono avvenute ed avvengono per tale precetto?
“Ho sempre più seri
dubbi che l'uomo abbia qualità distinguibili dalle altre forme viventi e
migliori; non ho mai visto un Pioppo disfarsi volontariamente delle sue difese”
Attilio Saletta.
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