martedì 17 novembre 2015

Esiste ancora del metodo nell'agir umano o esser complici della brutalità?


                     Integralismi a confronto.

Cosa accade oggi in questa martoriata terra? Forse sarebbe il caso di analizzar integralismi che di fatto agiscono in maniera simbiotica, ciascuno con caratteristiche diverse per con successo, modificar in chiave antropologica l’uomo per farlo diventar “Un’anima acritica dell’esistente”.
Sembra che l’obbiettivo del terrorismo sia l’occidente, non è così, neanche combattere i musulmani moderati, invece modificar la stessa natura mussulmana facendola diventar anni luce distante da quella che è; quindi la banalità del male che fa della bruta violenza l’architrave di questa modifica antropologica del vivere e dell’anima spirituale dell’essere mussulmano stesso.
Qui però emerge una figura fondamentale che da sempre agisce dietro le quinte dell’omicidio in nome delle idee…l’assassino in doppiopetto, il Rasputin della dialettica: il falso colto, l’ingrediente immancabile delle peggiori degenerazioni del pensiero umano, ed eccolo agire…
In Francia ci sono sei milioni di mussulmani e quindi non è il caso di stupirsi di quello che è accaduto; sarebbe come se io dicessi che in Italia ci sono tanti cattolici e quindi i crimini sono all'ordine delle cose…ma qui si nasconde un subdolo monito all’uomo stesso, indipendentemente dalla sua fede religiosa….devi cambiar la tua natura e guai a te se non fai così….il meccanismo fondamentale delle guerre, fondato sul modificar il pensiero umano, rendendolo indifferente alla sofferenza umana, ai concetti senza senso e rendendoli accettabili; sarebbe come se il Papa svolgesse un concetto simile ed ecco un altro bel regalo offerto da un moderno Cagliostro sull'altare della brutalità umana.
Una strada simile non fu svolta nel Medioevo dalle file del Cristianesimo? Creando le basi del radicalismo folle che ebbe le basi proprio sul far diventar l’uomo un’anima acritica dell’esistente? Tutto ciò non fu spazzato via da battaglioni di armigeri, bensì da spingere l’uomo sui suoi terreni propri; ovverosia un’anima critica del vivere che poi fu il Rinascimento?

Non ci sono analogie palesi con l’oggi? Cosa si disse nel nostro paese durante l’epoca del terrorismo, in cui ogni giorno qualcuno veniva ucciso: che bisognava togliere l’acqua nella quale la bruta violenza politica agiva, in quel vastissimo terreno di convivenze in cui il terrorismo ebbe la possibilità di espandere la sua scia di morte; sia dalle fasce del cosiddetto proletariato e le sue estese convivenze con organi dello Stato.
Certo, fu sconfitto da organi di polizia; ma principalmente per la ribellione silenziosa in gran parte, proprio dalle file del proletariato; in altre parole da dove il terrorismo pensava di trarre origine per la sua scia della banalità del male e questo nonostante convivenze, spesso di alto livello, tra le file delle gerarchie politiche e statali, ma come mezzo di contrasto vi fu la rettitudine morale di alcuni, pochi, uomini in cui l’elettorato principale giungeva dalle file della classe operaia; laddove cioè il terrorismo intendeva modificar la natura umana e del vivere.

Tutto questo non ci fa pensare all'oggi? Ai meccanismi della banalità del male che punta alla più degenerata “Macchina del caos” mai messa in piedi, forse da sempre e follia umana che porta ad impaurir l’uomo, anche verso i suoi stessi pensieri, desideri di crescita individuali e quindi cancellazione dell’anima critica dell’uomo, ma l’occidente non sta facendo da anni lo stesso percorso? Una modifica antropologica dello stesso occidente, delle sue conquiste sociali, umanistiche per far diventar l’uomo un’anima acritica dell’esistente? Dentro questa parte del mondo, vi sono ancora persone dotate di rettitudine morale, in grado di crear quella ribellione silenziosa per far ritornar l’uomo nei suoi terreni propri e delle conquiste che le generazioni del passato ottennero per la posteriorità che oggi, sembrano il principale obbiettivo occidentale da togliere di mezzo?
Ci sono persone simili anche se sono poche e amiamo i loro concetti, come parlano ai nostri cuori, alla nostra essenza come esseri umani, infondendo coraggio interiore da immettere nel vivere…ma siccome viviamo in una società civile, non siamo in grado di metterli in pratica.

Quindi un’attività simbiotica di integralismi che togliendo valori alla stessa vita umana hanno armato quella scia di sangue disumana e meno che mai, tolta l’acqua entro cui la violenza cieca della brutalità politica poteva e può crear quel clima di adesione, di convivenze, di vastissime entità economiche ottenute giornalmente passando da organi bancari, triangolazioni per evitar controlli e la risposta sembra essere solo militare, laddove nell’epoca del terrorismo del nostro paese non avrebbe dato frutti senza una ribellione silenziosa da parte di  esseri, che il  terrorismo cercò di usar per, crear una scia di sangue ancora più estesa; ma oggi questa ribellione esiste, o è proprio l’occidente a impedirne l’uscita, creando ostacoli enormi per lo sviluppo critico nella parte orientale del mondo e nello stesso occidente?

Chi fu che disse: Il mondo è ancora poco intossicato, deve esserlo maggiormente, la Società non esiste, l’etica un freno allo sviluppo, solo il mercato è importante, l’uomo ha valore solo da che cosa è in grado di comprare ed i rapporti sociali devono andar in questa veste; non quindi sui valori umani, incentivar lo scarto… chi non è in grado di far fronte alla vita… la spesa sociale deve essere annientata e lo stato tolto di mezzo così come le regole ed i valori perché questo produrrà un progresso senza ostacoli...nel progredito occidente….

Come mai questo progresso senza ostacoli ha prodotto deserti in luoghi laddove la vita economica e sociale era così vitale, povertà, ingiustizie sociali senza pari nel percorso dell’umanità; ma la distruzione di valori non avrebbe dovuto crear benessere o forse c’è qualcosa che non capisco? I Media prodotto quel mutamento antropologico in grado di far diventar l’uomo un’anima acritica, un mondo caotico, senza regole ed in definitiva, un cambiamento totale dell’essenza occidentale senza il fardello della bruta violenza che ha fatto capir al mondo a quali livelli di bassezze l’uomo è in grado di raggiungere, laddove se prima aveva un bagaglio di conquiste sociali ed umanistiche, ciò è stato cancellato da un mutamento antropologico dell’uomo stesso in questa parte del mondo assieme a generar un clima di difficoltà per lo stesso pensiero umano e per chi cerca di usarlo per ingrandir il percepir la vita nel senso proprio del termine.

Chi ora è impegnato a combattere la banalità del male da parte di questo terrorismo, ha in mente nel suo agire i precetti occidentali che ne hanno facilitato l’entrata ed in molti casi, sorgere, laddove la speranza di valori è stata annientata da questa delusione, il passo successivo poi è stato quello che oggi sta avvenendo; tutto questo non dimostra un intreccio simbiotico per rinchiudere l’uomo, i suoi pensieri, desideri in ambiti sempre più ristretti e antropologicamente modificati dell’essenza umana?
Dove sta di casa quella ribellione naturale e silenziosa che fu così importante per aprir le porte al Rinascimento, alla sconfitta del terrorismo politico che oggi ha assunto sfaccettature molto più raffinate come l’attacco alla mente umana ed ai meccanismi così in uso del “Terrorismo psicologico” nei confronti delle persone riflessive che non hanno bisogno di eventi delittuosi per essere menti critiche dell’esistente perché sono così di natura ed allergici ai reggimenti ed irreggimentar la conoscenza stessa che sembra l’obiettivo principale di troppi elementi simbiotici.
Questo terrorismo non verrà sconfitto da dieci portaerei davanti alle coste orientali, pronte a far partir le loro “Città di fuoco” ma dal fuoco spontaneo che getti quel clima di a criticismo che ci fa credere solo a quello che ci piace vedere e che tanti elementi simbiotici desiderano che l’uomo accetti.

A volte mi immagino Cartesio, Socrate, Popper, Pico della Mirandola…solo per far qualche nome…. Se ritornassero nella nostra epoca e vedessero l’annientamento del loro lavoro…cosa mai potrebbero pensar degli accadimenti di questo martoriato pianeta che sa come agir per evitar lutti; ma agisce all'opposto perché senza angherie alla natura umana; l’uomo stesso si sentirebbe a disagio.

Quante distruzioni sono avvenute ed avvengono per tale precetto?

“Ho sempre più seri dubbi che l'uomo abbia qualità distinguibili dalle altre forme viventi e migliori; non ho mai visto un Pioppo disfarsi volontariamente delle sue difese”



                                          Attilio Saletta.





Nessun commento:

Posta un commento