Parlando
di buon senso, aspettando fiduciosi l’arrivo del prossimo carico di abbagli e
quindi quale miglior luogo non è se non dentro
Al
Mentecatt’s Bar?
Inizia
il clima del buon senso un uomo che non tarda a darne ampie prove.
“Ci
sarebbe la possibilità di crear una nuova figura professionale…il lavoro non
mancherebbe di certo…Il Baby Sitter dei Loquaci…aspetterebbe un aderente del
Parlamentecatti fuori dal Palazzo del Nonsense e farebbe sì che iniziasse a
spararne dosi e quindi il Baby Sitter sarebbe pagato a nonsense; la paga
sarebbe ottima”
Ora giunge un altro frammento di buon senso….
Allora
lei esiste veramente.
Breve farsa
sulle parole più usate.
Amo gli uomini del destino: è
l’unica maniera per non regalare la mia vita ai salvatori per salvare me stesso
dagli uomini del destino; i cimiteri sono quasi saturati dalle loro vittime e i
tomi dell’assolutismo pieni d’incenso verso uomini del destino.
Sonorità stentoree con suono di gran casse ed appare sul piccolo palco un
uomo vestito come un ricco notabile, un vestito regale e faccia violacea ed un
villano s’avvicina con far sconsolato ed il ricco notabile inizia a far un
discorso.
Voi tutti sapete che tutti sanno che, che la gente dice che ed il popolo
dice che ed i giornali hanno detto che ed allora la televisione ha detto che e
quindi io sono qui per aiutarvi nel nome della politica e del defraudarvi la
vita con la mia segatura cerebrale.
S’odono sonorità del burlesque ed il villano si rivolge al ricco notabile,
giusto davanti al palco e gli altri osservano giocosi.
Buon giorno ricco ed infimo politicante.
Sono sinfonie leggiadre per le mie orecchie.
Vede: sono il Signor Tutti, da qualche tempo, desideravo, conoscere uno che
parla di me senza avermi mai conosciuto; vedo che anche lei è un essere umano
con due braccia, due gambe e forse oserei sperare…non della segatura dentro il
suo cervello.
Il politicante con la faccia sconvolta dall'incontro.
Allora lei esiste per davvero! Credevo che lei non esistesse: ma non canti
vittoria; certo non l’ha citerò più…ma potrò sempre citar il Popolo, la Gente.
Musiche allegoriche risuonano quando il resto del gruppo ad una sola voce.
Sono una donzella che ha per cognome Gente: da qualche tempo, desideravo,
conoscere uno che parlava di me senza avermi mai conosciuta; vedo che anche lei
è un essere umano con due braccia, due gambe e forse oserei sperare…non della
segatura dentro il suo cervello.
Sono un ragazzo che ha per cognome Popolo: da qualche tempo, desideravo,
conoscere uno che parlava di me senza avermi mai conosciuto; vedo che anche lei
è un essere umano con due braccia, due gambe e forse oserei sperare…non della
segatura dentro il suo cervello.
Ora
giunge un personaggio che dimostra quanto buon senso c’è nei pensieri umani….
Giunge
il tipo con la sua faccia serena, gli occhi strabici e le orecchie sopra la
testa…inizia.
Sapete:
sono così orgoglioso di voi per come ricercate la verità…mai che vi lasciate
abbindolare da una bella frase seducente, le alte gerarchie sociali vi temono sapendo
di come non gli date mai la possibilità di esprimere un concetto non
sperimentabile e guai se c’è qualcosa di disarmonico; mi fate lavorar
tantissimo.
Sono richiesto per la messa in onda di
telegiornali, sedute parlamentari, durante i tanti disastri annunciati e di
nessuno che dà la colpa alla natura. Ogni giorno lavoro sempre di più grazie al
vostro amore per il discernere che è il dato costitutivo dell’agir politico, ma
grazie al vostro intransigente controllo che non fa sconti a nessuno e quindi
la verità è in armonia con se stessa in ogni frangente, specialmente nella vita
sociale dove tutti contribuiscono a ricercar la verità e lo stato, essendo
senza veli, aiuta chiunque voglia ricercarla spalancando le porte di ogni
ufficio per dar modo a tutti di controllarlo, le code di paglia non esistono
più e neanche le maschere di ferro e dagli scantinati s’odono solo più musiche
soavi come nel palazzo della Lubianka.
Ora due personaggi del passato descrivere l’oggi che è
così pieno di buon senso….
Sono un certo Gogol ed un Signor Kafka.
Mio caro Nikolaj, passammo la nostra esistenza a
descrivere i tratti della guerra nascosta contro l’intelligenza, la mente e lo
spirito umano.
Sì mio caro Franz, indicandone gli effetti nel crear
ostacoli allo sviluppo delle qualità umane e gettar l’uomo nella solitudine e
nella precarietà del vivere ed usammo i nostri personaggi per descrivere gli
strumenti in mano ai fautori di questa guerra.
Certo: la mediocrità
Sì: la mancanza del senso del ridicolo.
Poi la superbia.
Già: l’inettitudine.
Sì poi il pressappochismo.
Il prendersi sul serio.
La pratica del giustificazionismo.
L’arrivismo senza dignità.
Già: la cultura del “Io sono”
La malattia degenere dell’intellettualismo.
Le grettezze umane.
Sì: il servilismo.
La plebe più ridicola di chi sta in alto nelle
gerarchie sociali.
Poi mio caro i vertici: la burocrazia, i tecnocrati,
la malattia del consenso.
Sì: il fanatismo, i ciarlatani, gli arruffapopoli ed
il denaro come arma del ricatto contro l’uomo.
Già: i teoremi senza senso, le parole più importanti
dei fatti e l’uso psicotico dei termini.
Oggi mi pare che la situazione è ben peggiore direi.
Certo: il pensiero critico che non ha diritto di
cittadinanza e niente è più incomprensibile come l’osservazione dell’ovvio.
Già: il tempo continua ad essere il più gran
rinnovatore perché se eviti d’affrontare un problema stai certo che avrai
sempre nuove emergenze da confrontare; ma c’è solo spazio per la superbia e
pensar d’essere migliore di altri come se sulla faccia della terra ci sia
ancora qualcosa che non merita d’essere messo in discussione.
Sì: ma esiste il gattopardismo,il vittimismo, il
piagnucolio ed il nonsense.
Mentre i due lasciano la scena le immagini sulle
pareti del palco, sono coperte da un telo e sopra di esso epigrafi dai molti
colori e musiche irridenti risuonano a forza e sul telo queste frasi.
Potere e mediocrità non possono vivere separati, hanno
i loro album di famiglia nella mancanza del senso del ridicolo ed i drammi di
chi vive dominato dalle suggestioni.
Uno che usa gli occhi per vedere è un potenziale
asociale, uno che non li usa, un possibile arruffapopoli.
Uno che ostenta non spiega nulla, uno che ricerca
l’utilità dei concetti, specifica tutto.
Chi non scopre mai nulla è un punto di riferimento,
uno che scopre qualcosa mina l’idea che è bene assecondar i tempi.
Esiste un modo per sconfiggere la malattia
dell’intellettualismo: consiste nel dire a qualcuno che ha ragione; costui
rimarrebbe incredulo dal fatto che uno creda ad un intellettuale.
La mancanza del senso del ridicolo consiste nell'aver opinioni su tutto; così uno che non abbia nessuna opinione sta sempre bene con
se stesso.
Una delle magie più grandi della burocrazia consiste
nel crear ostacoli al prossimo, è così vero che entrando in un ufficio è
possibile vedere ogni reazione umana; in altre parole da quelle meno alte sino
a quelle più basse.
Un tecnocrate se cammina vede persone con dei codici a
barre sulla fronte; forse c’è da dubitare sul fatto che tutti i dinosauri si
siano veramente estinti tutti.
Una volta i saltimbanchi deliziavano le feste di paese;
oggi i primi dieci minuti di un telegiornale.
Ma
ora per crear il buon senso contemporaneo un certo Cartesio, passerà in
rassegna questo dominante rispetto delle dignità umana.
L’Economia
senza Contatti con i Diritti Umani, le Parole indifferenti ai Fatti, gli Affari
senza legami con l’Etica, la Politica che scappa se qualcuno segnala il valore
dei Principi Umani, i fautori della Conoscenza infastiditi dall'Osservazione dell’Ovvio, la Società Civile che smette di dar importanza alla Dignità Umana, il
Progresso che vede nell'Uomo un elemento secondario o al massimo una Cavia, il
Denaro che detesta chi usa il fattore che l’Uomo abbia qualità distinte da
altre forme viventi non umane, il Bombardamento delle Notizie che alza le
spalle dinnanzi alla Vita Interiore dell’Uomo, il Giusto Pensare che volge lo
sguardo per non vedere se bisogna investire in umiltà e coraggio cerebrale, la
Società Urlata che non desidera ascoltar il Silenzio e il senso della Sfida che
la natura desidera che l’Uomo colga e l’immagine distorta che il vivere è un
immenso Autoscontro e chi crede che uno
possa far di meglio con le sue facoltà cerebrali che finir dentro i Reggimenti
dell’Incomunicabilità è semplicemente una persona che detesta la modernità.
Ecco un bel elogio per amor del
buon senso della corruzione.
Ecco a voi, trallallero
treallalà, un candido evasor fiscal, trallallero trallalà, posseggo dieci ville
al mar, sette in montagna, trallallero treallalà, dodici conti bancari in
paradis fiscal, trallallero treallalà, ventisei auto di lusso, trallallero
treallalà, quindici amanti ed una moglie, trallallero treallalà, abiti di gran
pregio, trallallero treallalà, mangio cibi sopraffini, trallallero treallalà,
quadri di grandi autori, ma non so distinguere un’opera di Rembrandt da una
tappezzeria, trallallero treallalà, centinaia di libri, ma non ho mai aperto un
singolo libro, trallallero treallalà, trentasette azzeccagarbugli, ventidue
filosofi di corte, undici astrologi, dieci fattucchiere, trallallero treallalà,
trecentotrenta lacchè, undicimila adepti, diecimilanovecentotrenta servi della
gleba, trallallero treallalà, centosettanta donne scosciate solite di parlar di
moralità, trallallero treallalà, settanta tesorieri di corte dalle mani bucate,
trallallero treallalà, parlo di moralità, etica, libertà, democrazia,
giustizia, trallallero treallalà; ma ora devo andar, trallallero treallalà,
devo andar a prendere l’assegno per indigente, trallallero treallalà.
Ora
devo scappar, devo correre al Parlamentecatt: oggi eleggeranno lo “Stolto dell’anno”
di fuori hanno messo ben in evidenza un silos di quaranta metri di
circonferenza ed alto settanta…” Il Nonsensemometro.”
Forse
perché a ridosso di un’elezione politica i candidati andarono a veder una
commedia ed il povero presentatore sconsolato ebbe a dire.
“Avevo
il compito di presentar un’opera teatrale dal titolo Surprise; decisi di far
qualche cambiamento.
Sì…
Semplice:
le Autorità sedersi dove stavano i villani ed i villani collocarsi dove stavano
le Autorità.
Quindi…
Un
disastro: tutto per collezionare consensi e voti.
Sarebbe?
Ciascuno
delle Autorità voleva essere allo stesso tempo: Il Re, il maiale del porcile,
la moglie del Re, la moglie del maiale, il capo dell’opposizione, lo scemo del
villaggio, il becchino del cimitero, il ministro del tesoro, quello
dell’istruzione, l’asino del cortile, il capo della sezione dei necrologi del
giornale locale, quello che fa i necrologi allo stato di diritto, il ministro
del nonsense, un’ampolla fumante contenente le ceneri di un defunto, un killer,
il ministro dei lavori pubblici, un senza palle, un esperto in amnesie, la
tenutaria di un bordello, uno da poco passato nelle file della maggioranza ed
uno desideroso di cambiar di sesso per lavorare per la tenutaria di un
bordello.
Ora esco dal Mentecatt’s Bar.
La povertà si genera dal numero di parole di chi ha più pranzi che appetito
spende sulla povertà, perché chi ha più appetito che pranzi non ha tempo per
parlarne; la vive.
Gwenkaoln.
Ottimo Post! Visto questo programma in arrivo su Cielo? Per sistemare le controversie in ufficio... Sembra molto divertente http://www.tiaspettofuori.it/
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