giovedì 29 ottobre 2015

TRACCE DI UMORISMO AMARO


Inizia qui un percorso con vari frammenti di umorismo amaro.

Il primo si intitola.

"Lavoro così tanto mio caro"



Antefatto dedicato ai falsi colti...



Se mi capitasse di veder un falso colto affermar che il popolo ama il suo agir al punto che si ammazzerebbe per lui ed io incontrassi il fine intellettuale... gli direi che non farei nulla di simile; lui sicuramente mi accuserebbe di non amar la democrazia ed il popolo non facendomi ammazzar per lui...non mi rimarrebbe che...



Offrirgli in dono questo brano per rinfrescarsi la memoria.



Gwenkalon


La vicenda ebbe inizio quando un uomo...


In ore serali s'incamminò in una zona per accorciar il cammino verso casa...a dire la verità poteva accorciarsi anche troppo visto che siamo a ridosso del "Due Novembre"....


Fatto qualche passo incontrò un essere visto in certi musei...


Ebbe secondi interminabili di sudori freddi, gambe irrigidite, respiri quasi assenti e la bocca secca e con sforzo non trascurabile disse all'uomo ossuto.

"E' arrivata la mia ora?"


L'uomo ossuto rispose bonariamente accarezzandogli la fronte di no; così il viandante stramazzò per terra in un bagno di sudore.


Preso da coraggio, domandò all'uomo ossuto se lavorava molto; il tipo accarezzo con far sofferto la falce accennando di Sì.

Preso da ulteriore coraggio, l'uomo che stava per aver un collasso domandò il motivo; l'uomo ossuto rispose per via dell'ipocrisia.


Preso da potere immaginativo disse all'uomo ossuto.

"Allora anche morir di morte naturale è diventata una chimera?"

L'uomo ossuto accennò ad un assenso sofferto.


Preso da sete progettuale....


L'uomo gli domandò di fargli una lista di categorie di ipocrisie per cui l'uomo perisce...


Mentre detto queste brevi note, l'uomo ossuto è già arrivato alla lettera "D" ...quella della "Democrazia"....sarà sicuramente un elenco di ipocrisie assai esteso.




Attilio Saletta.

















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