martedì 27 ottobre 2015

L'attualità pirandelliana.



Al termine di questo mio post, inserirò un frammento dell'opera di Luigi Pirandello sul vago ed il relativismo insito sul tema della verità che finisce poi per essere una disputa tra chi crede di esser il migliore o chi crede di esser informato di tutto, tranne la realtà ed a seconda della collocazione di ciascuno, la realtà delle cose muta legandosi ai benefici dialettici ad assumer certe valenze ed i fatti stessi sparir di scena.


Prima qualche frammento del quotidiano osservato da me, non attraverso nessun specchio deformante che creano tanti "I Like"

Insomma: la dignità umana non si compra al supermercato e non è in vendita e per fortuna vi sono cose di grande valore ma che non possono esser conteggiate; tra le poche che hanno di tali caratteristiche vi è la dignità umana.


Atto primo, scena prima.

La vicenda si svolge in un bus pubblico...il sottoscritto sfiora leggermente una donna per non cader per terra...passano pochi centesimi di secondo e la donna mi investe di insulti  non ripetibili; io non reagisco e faccio finta di niente...gli altri stupiti per l'assenza di una mia reazione, discendo da bus sereno mentre la donna è inviperita perché non ho reagito e i passeggeri increduli del mio agire.

Atto primo: scena seconda.

Tutto si svolge dentro un mezzo della metropolitana.

Una famiglia giovane siede davanti a me e la scena dimostra la vitalità ed il genio di un bambino di neanche due anni: ha un mezzo relativamente informatico che prende per mutar d'aspetto visi di bambini ed è concentratissimo nel suo agire.
Inutilmente  la sua sorellina cerca di distrarlo, suo padre lascia che vada avanti senza spronarlo in alcun modo; io sono ammirato dalle movenze di quel bambino ed una domanda mi giunge.

"Speriamo che questa sua genialità ben evidente non sia irretita a forza di dati falsi sulla natura umana quando entrerà nei meccanismi dell'istruzione ufficiale.dove gli strumenti a percussione dominano su tutti gli altri"




Questo atto unico prevede un'ultima scena in una basilica come scenario.

Due ragazze con puntiglio puliscono opere d'arte con precisione; lì intuisco la vera essenza della responsabilità: tra tre secoli una famiglia di Ottawa andrà a veder quelle opere grazie a generazioni di ragazzi e ragazzi come quelli visti all'opera oggi; non certamente per veder cosa facevano le classi dirigenti ed il volgo di oggi.


La conclusione? E' molto più facile distruggere che  costruire; verrebbe da domandarsi cosa crea più consenso.....


Ecco un frammento dell'opera.



Attilio Saletta.


Un bel pensiero di Pirandello per chiudere.













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