Nei secoli scorsi, il livello
di necessità delle scoperte umane fu altissimo e quindi, il frantumar ostacoli,
principalmente mentali, fu la costante ed i confini dell’uomo che imponeva a se
stesso, spesso abbattuti e non solo dal ricercatore, ed in tutti i frangenti
del vivere, l’uomo doveva sviluppar grandi capacità, pure a livello di sua
connaturata indipendenza.
Uno dei fattori che incise di
più nel’ evoluzione dell’uomo furono i “Neuroni a Specchio” che portarono a
valicar confini e dialogar con la vita stessa nella sua essenza.
Oggi, se valutiamo ben bene
le cose, stiamo usando il “Facilitatore della Paura” per far l’inverso di ciò
che fecero i nostri predecessori del passato.
Un esempio di ciò è dato da
un esperimento che è avvenuto in una università statunitense di psicologia:
studenti sono stati divisi in due gruppi, l’esperimento è consistito in questo
fattore…un’esplosione nucleare è avvenuta, quasi al confine tra due Stati…a
ottanta miglia, all'interno della Nazione dove è avvenuta l’esplosione, la
tensione è alta come pure il senso dell’angoscia; il secondo gruppo di
studenti, simula il fattore di vivere a venti miglia dall'esplosione nucleare,
quindi più vicino rispetto al primo gruppo di studenti, ma nella Nazione
confinante…la reazione…un livello di tensione enormemente più basso per vivere
in un altro Paese, pur se confinati laddove l’esplosione nucleare è avvenuta e
con effetti assai più rilevanti di chi a ottanta miglia viveva nella Nazione,
dove la tragedia è avvenuta.
Qui ecco uno dei tanti “Facilitatori
della Paura”…se un fattore, implica andar dentro i “Produttori dei Fatti” in
cui l’evidente nasconde la causa di quel elemento e gli intrecci di tutto l’assieme,
in cui chi si lamenta è parte integrante della causa, quasi sempre principale
di quel fatto…la via più semplice sarebbe mettersi in discussione, comprese le
decisioni umane che hanno determinato quella realtà…tutto ciò fa paura all'uomo e quindi non dialogar affatto con la natura dei fatti né è la conseguenza come
pure un decrescimento dei “Neuroni a Specchio” che furono all'origine dell’evoluzione
umana e le stesse decisioni dell’uomo.
Una congenita distanza dai
fatti irreale, perché non si vive, principalmente a livello mentale, laddove le
cose avvengono ed ecco che solo gli effetti sono notati e questo genera gli
antagonismi che stanno alla base del “Facilitatore della Paura”
Le offese, sempre più
devastanti all'ambiente, derivano da una distanza e sempre più estesa tra l’uomo
e la natura con egli che pone in essere queste artificiose distanze, e se una
rovina è avvenuta a non molta distanza dal luogo di vita di un uomo, il senso
di vera condivisione è assai scarsa se implica metter in discussione i suoi
spazi di vita, le sue necessità, beni e uso degli stessi, senza alcun interesse
su come gli sono giunti…come una donna che è raggiante per aver avuto in dono
un diamante, ma nasconde a se stessa, le violazioni dei diritti umani che si
sono determinati per aver quel diamante, lo stesso vale se prendi una bella
scarpa sportiva, ma celi a te stesso i meccanismi anteriori avvenuti per averla…l’importante
è aver questo o quel bene; in resto è distante, quindi di nessun interesse, tanto meno gli spazi di vita che si determinano, tra chi quel prodotto l’ha
creato sulla base della violazione dei diritti umani ed il fruitore di quel
bene.
Qui un altro ingrediente del “Facilitatore
della Paura” …ma queste artificiose distanze, figlie di questo elemento
contemporaneo fa sì che invece, i fatti arrivano e con impeto, direttamente in “Faccia”
a quelli che hanno creato queste distanze artificiose…l’emigrazione, frutto di
queste arbitrarie lontananze, disinteresse per gli spazi di vita di altri con
la conseguenza dei disastrosi mutamenti climatici che sono in realtà un altro fattore
del “Facilitatore della Paura” perché indagare sulle nostre scelte fa paura,
molto più semplice è adirarsi usando gli effetti creati da noi stessi.
Incolpar gli altri, crear
antagonismi, nemici, barriere, incomunicabilità è il prodotto del “Facilitatore
della Paura” …perché abbiamo timore di indagare sulle nostre scelte, punti di
riferimento, beni, stili di vita e artificiose distanze create per aver tali
benefici e poi lamentaci che queste distanze sono annullate dai fatti che sono
molto più rapidi dei marchingegni mentali del “Facilitatore della Paura”
Chi invece, e non sono pochi,
usa appieno dialogar con i fatti, il meccanismo causa-effetto e attività
cerebrali efficienti…la paura non entra nei suoi pensieri ed azioni…ma trova
ostacoli continui da un mondo che sembra dominato dal “Facilitatore della Paura”
in cui i muri sono l’emblema di tutto l’assieme, perché mettersi in discussione
e disarticolare il falso “ Potere di Scelta” che impongono le strategie
politiche, sociali ed economiche, comporta sfidar il “Senso Comune” ed il falso
“Senso di Appartenenza” che crea distanza e mancanza di dialogo con i fattori
del vivere.
Uno dei fattori dell’evoluzione
umana fu, e spero che continui ad aver spazi, il non dipendere dalle opinioni
altrui ed il consenso che oggi sembra l’architrave del “Facilitatore della Paura”
…principalmente dell’ignoto, creando artificiose distanze tra l’uomo e la
natura dei fatti; chi operò in favore dell’evoluzione umana, quelle distanze le
cancellarono e non furono ben accolte, ma è grazie a ciò che oggi non muoiano
più per malattie devastanti, possiamo andar a veder un film al cinema, prendere
un aereo, usar un computer, guidar un’auto…quindi tutto ciò che accorcia le
distanze tra gli uomini ed il paradosso , che è sempre una “Bandiera che
Segnala Scoperte”….sta che abbiamo accorciato le distanze comunicative tra gli
uomini e l’accumulo di dati e questo produce ogni dì di aumentar le distanze
tra uomo e uomo, ponendo ostacoli al dialogar con i fatti, usando il “Facilitatore
della Paura”…non è un bel record da esibire con fierezza al “Pulsar della Vita”
che nonostante queste artificiose distanza, continua a risuonar.
Attilio Saletta.
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