sabato 5 novembre 2016

IL" FACILITATORE DELLA PAURA"






Nei secoli scorsi, il livello di necessità delle scoperte umane fu altissimo e quindi, il frantumar ostacoli, principalmente mentali, fu la costante ed i confini dell’uomo che imponeva a se stesso, spesso abbattuti e non solo dal ricercatore, ed in tutti i frangenti del vivere, l’uomo doveva sviluppar grandi capacità, pure a livello di sua connaturata indipendenza.
Uno dei fattori che incise di più nel’ evoluzione dell’uomo furono i “Neuroni a Specchio” che portarono a valicar confini e dialogar con la vita stessa nella sua essenza.
Oggi, se valutiamo ben bene le cose, stiamo usando il “Facilitatore della Paura” per far l’inverso di ciò che fecero i nostri predecessori del passato.
Un esempio di ciò è dato da un esperimento che è avvenuto in una università statunitense di psicologia: studenti sono stati divisi in due gruppi, l’esperimento è consistito in questo fattore…un’esplosione nucleare è avvenuta, quasi al confine tra due Stati…a ottanta miglia, all'interno della Nazione dove è avvenuta l’esplosione, la tensione è alta come pure il senso dell’angoscia; il secondo gruppo di studenti, simula il fattore di vivere a venti miglia dall'esplosione nucleare, quindi più vicino rispetto al primo gruppo di studenti, ma nella Nazione confinante…la reazione…un livello di tensione enormemente più basso per vivere in un altro Paese, pur se confinati laddove l’esplosione nucleare è avvenuta e con effetti assai più rilevanti di chi a ottanta miglia viveva nella Nazione, dove la tragedia è avvenuta.
Qui ecco uno dei tanti “Facilitatori della Paura”…se un fattore, implica andar dentro i “Produttori dei Fatti” in cui l’evidente nasconde la causa di quel elemento e gli intrecci di tutto l’assieme, in cui chi si lamenta è parte integrante della causa, quasi sempre principale di quel fatto…la via più semplice sarebbe mettersi in discussione, comprese le decisioni umane che hanno determinato quella realtà…tutto ciò fa paura all'uomo e quindi non dialogar affatto con la natura dei fatti né è la conseguenza come pure un decrescimento dei “Neuroni a Specchio” che furono all'origine dell’evoluzione umana e le stesse decisioni dell’uomo.
Una congenita distanza dai fatti irreale, perché non si vive, principalmente a livello mentale, laddove le cose avvengono ed ecco che solo gli effetti sono notati e questo genera gli antagonismi che stanno alla base del “Facilitatore della Paura”
Le offese, sempre più devastanti all'ambiente, derivano da una distanza e sempre più estesa tra l’uomo e la natura con egli che pone in essere queste artificiose distanze, e se una rovina è avvenuta a non molta distanza dal luogo di vita di un uomo, il senso di vera condivisione è assai scarsa se implica metter in discussione i suoi spazi di vita, le sue necessità, beni e uso degli stessi, senza alcun interesse su come gli sono giunti…come una donna che è raggiante per aver avuto in dono un diamante, ma nasconde a se stessa, le violazioni dei diritti umani che si sono determinati per aver quel diamante, lo stesso vale se prendi una bella scarpa sportiva, ma celi a te stesso i meccanismi anteriori avvenuti per averla…l’importante è aver questo o quel bene; in resto è distante, quindi di nessun interesse, tanto meno gli spazi di vita che si determinano, tra chi quel prodotto l’ha creato sulla base della violazione dei diritti umani ed il fruitore di quel bene.
Qui un altro ingrediente del “Facilitatore della Paura” …ma queste artificiose distanze, figlie di questo elemento contemporaneo fa sì che invece, i fatti arrivano e con impeto, direttamente in “Faccia” a quelli che hanno creato queste distanze artificiose…l’emigrazione, frutto di queste arbitrarie lontananze, disinteresse per gli spazi di vita di altri con la conseguenza dei disastrosi mutamenti climatici che sono in realtà un altro fattore del “Facilitatore della Paura” perché indagare sulle nostre scelte fa paura, molto più semplice è adirarsi usando gli effetti creati da noi stessi.
Incolpar gli altri, crear antagonismi, nemici, barriere, incomunicabilità è il prodotto del “Facilitatore della Paura” …perché abbiamo timore di indagare sulle nostre scelte, punti di riferimento, beni, stili di vita e artificiose distanze create per aver tali benefici e poi lamentaci che queste distanze sono annullate dai fatti che sono molto più rapidi dei marchingegni mentali del “Facilitatore della Paura”
Chi invece, e non sono pochi, usa appieno dialogar con i fatti, il meccanismo causa-effetto e attività cerebrali efficienti…la paura non entra nei suoi pensieri ed azioni…ma trova ostacoli continui da un mondo che sembra dominato dal “Facilitatore della Paura” in cui i muri sono l’emblema di tutto l’assieme, perché mettersi in discussione e disarticolare il falso “ Potere di Scelta” che impongono le strategie politiche, sociali ed economiche, comporta sfidar il “Senso Comune” ed il falso “Senso di Appartenenza” che crea distanza e mancanza di dialogo con i fattori del vivere.
Uno dei fattori dell’evoluzione umana fu, e spero che continui ad aver spazi, il non dipendere dalle opinioni altrui ed il consenso che oggi sembra l’architrave del “Facilitatore della Paura” …principalmente dell’ignoto, creando artificiose distanze tra l’uomo e la natura dei fatti; chi operò in favore dell’evoluzione umana, quelle distanze le cancellarono e non furono ben accolte, ma è grazie a ciò che oggi non muoiano più per malattie devastanti, possiamo andar a veder un film al cinema, prendere un aereo, usar un computer, guidar un’auto…quindi tutto ciò che accorcia le distanze tra gli uomini ed il paradosso , che è sempre una “Bandiera che Segnala Scoperte”….sta che abbiamo accorciato le distanze comunicative tra gli uomini e l’accumulo di dati e questo produce ogni dì di aumentar le distanze tra uomo e uomo, ponendo ostacoli al dialogar con i fatti, usando il “Facilitatore della Paura”…non è un bel record da esibire con fierezza al “Pulsar della Vita” che nonostante queste artificiose distanza, continua a risuonar.


Attilio Saletta.























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