Dal discorso
pronunciato da Nan Huaiyin nell'ottobre del 2006 al Taihu Great Learning
Centre, Provincia del Jiangsu.
Nel mondo odierno, grazie allo sviluppo materiale promosso
dall'Occidente, si conduce un’esistenza agiata, si abitano case comode, si
circola ovunque facilmente. A prima vista, sembra un’epoca felice, eppure,
lottiamo in una società competitiva, abbiamo paura di guerre micidiali,
affoghiamo in un mare di desiderio incessante. Viviamo in realtà in un tempo di
grande dolore mai conosciuto dalla storia umana. In questo contrasto di
profusione materiale e di penuria spirituale, l’uomo si trova a fronteggiare
una grande crisi esistenziale.
Possiamo forse sentirci disarmati. Ma non disperiamoci,
abbiamo la possibilità e la responsabilità di perpetuare le saggezze antiche
che favoriranno lo sbocciare della nuova generazione. Per portare sulle nostre
spalle la trave che servirà a costruire il ponte tra passato e futuro, dobbiamo
rinnovare le fonti spirituali antiche dell’Occidente e dell’Oriente. Scegliere
coloro che ci rivelarono un cibo spirituale per completarci, per arricchirci a
vicenda. Dobbiamo favorire lo scambio tra le due culture in modo da affrontare tutti
assieme la grande crisi dell’umanità…
La cultura attuale fa leva sulla vendita della conoscenza,
del pragmatismo, scarta la tradizione…così tutti seguono il tran tran della
vita, molti vivono senza vivere, senza radici, né cultura.
Qual è il senso dell’esistenza, qual è il suo valore?
Le culture orientali e occidentali si trovano sconvolte:
mentre lottiamo per la sopravvivenza dimentichiamo di vivere realmente…Cerchiamo
di non dimenticare il vero senso della vita…
“Se ci rendiamo conto
che il mondo è per tutti, senza ego, diventeremo invincibili”
“Affidandoci
unicamente allo sviluppo tecnologico, finiremo nell'abisso della sventura. E’
tempo di riconciliare la scienza, l’arte e le qualità spirituali. Il benessere
deriva dall'unità di queste tre cose. La speranza, da questa unità”
“Nulla al mondo è più
duttile e fragile dell’acqua. Eppure, per attaccare ciò che è duro e forte
nulla la sorpassa, nessuno l’eguaglia. Chi il debole vinca la forza, che il
duttile vinca il duro, tutti lo sanno ma nessuno mette questo sapere in pratica”:
Laozi.
Attilio Saletta.
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