giovedì 10 novembre 2016

Gli auto convincimenti fasulli umani e gli spazi della tolleranza del pianeta terra.


Parte I.

" La distanza che separa la libertà collettiva dalla tirannide è misurabile in pollici; quella vissuta interiormente e senza bisogno di esibirla, in anni luce"

Sommario.


Lettera ai Mercanti del Caos.
Che cosa hanno a che fare: l'Asse Gravitazionale della Terra, la Corrente del Golfo con la Rivoluzione Industriale e la Psicologia delle Folle, scritta da Gustav Le Bon nel 1895.
La decadenza percettiva del meccanismo causa-effetto.
Gli auto convincimenti fasulli umani.
Che accade se una specie animale sparisce.
Il meccanismo della "Pozza d'acqua"
Il mito fasullo della metropoli e perciò gli effetti della pozza d'acqua.
Perché il terrorismo produce una riconversione dell'economia.
Il meccanismo della fuga e gli effetti della pozza d'acqua.
A chi conviene la migrazione ed ancora una volta; il meccanismo della pozza d'acqua.
La Povertà in Occidente ed in Italia in particolare.
L'indebolimento critico dell'uomo.
Soluzioni consapevoli. 


 Troppo spesso l'uomo va in giro con il cappello in mano per chiedere cose che già possiede, e quelli che usano cose che posseggono da sempre, osservati male da altri, perché non vanno con il cappello in mano a chieder cose che posseggono da sempre. 

Lettera ai Mercanti del Caos.


"Miei cari amici, creatori di ostacoli quotidiani per la vita di ogni essere umano e per tutte le altre forme viventi, che mettete in gattabuia l'essenza del vivere, inserendo una marea di auto convincimenti fasulli e quindi, dati falsi sulla vita umana stessa...del resto...per voi tutto è calcolo...
Questo mio lavoro è per voi e per chi crede che l'essenza del vivere è un fattore esterno della propria vita, che quindi, non dipende dall'uomo stesso, ma da altri che quindi, sono entità metafisiche, visto che sempre di uomini si tratta.
Un percorso per metter il luce i vostri amatissimi. "Linguaggi del Non Esserci" e cosa provocano in termini di vita di questo Pianeta, e prima che un'altra Genesi abbia a determinarsi, forse sarebbe utile che togliessimo feticci dalla nostra essenza.

" A qualcuno capitano cose strane: è accolto con gioia da altri per la sua carica percettiva , e quando la mette in azione...la terra bruciata attorno a lui avviene da parte di chi l'aveva accolto con gioia per la sua carica percettiva"


Cosa ha da spartir l'Asse Gravitazionale della Terra, la Corrente del Golfo con la Rivoluzione Industriale, iniziata prima del ventesimo secolo e il suo impianto pedagogico: "La Psicologia delle Folle", scritta nel 1895 da Gustav Le Bon?....tantissimo.

Tutto ha da legarsi al meccanismo del controllo e di come controllando il pensiero dell'uomo, nel corso dei decenni, questo abbia poi prodotto un sempre peggior stato del Pianeta Terra, sino ad oggi, mettendo a rischio il mutamento dell'attività della Corrente del Golfo, tale, che una volta messa in movimento, per effetto dell'aumento della temperatura dei mari, produrrà in Europa, la glaciazione con temperature medie di cinquanta gradi sotto zero e in Canada, Alaska ed il Nord degli Stati Uniti con temperature mediterranee, tali da provocar migrazioni in massa di europei verso queste zone.
Lo stesso Asse Gravitazionale della Terra è oggi messo a rischio con conseguenze inimmaginabili.

Senza la Rivoluzione Industriale e soprattutto, il suo impianto pedagogico de "La Psicologia delle Folle, scritta nel 1895 da Gustav Le Bon, tutto ciò che viviamo oggi non sarebbe accaduto ed è riconducibile a livello assiomatico dal controllo e mutamento del pensiero umano che in quei anni avvenne.

L'uomo, prima viveva, nelle maggior parte nelle campagne, o meglio, vi era uno scambio di esperienze tra le città e la "Cultura Rurale" Non solo, la qualità di cosa l'uomo produceva, portava la società stessa ad evolversi, vi era attenzione in cosa l'uomo creava ed amore vero per cosa produceva e lo scambio sociale era autentico. Il potere politico non aveva una grande influenza nelle decisioni umane; l'uomo stesso era molto più indipendente di oggi e l'attenzione verso il ciclo di produzione della terra, portava l'agricoltore a dar il meglio di sé, nelle città, pur con elementi meno evidenti, tutto ciò era rintracciabile. Certo, grossi disagi vi erano, come le carestie, malattie devastanti, ma il tessuto sociale era migliore di quello di oggi in cui abbiamo tante leggi per difenderci dai soprusi, ma l'uomo non è interessato, perché considera scontato possederli...il risultato...siamo schiacciati da ogni genere di sopruso, maggiore nella epoca dove queste leggi in favore dell'uomo non esistevano.

Giunge la "Rivoluzione Industriale" e tutto l'impianto di qualità sociale precedente è sostanzialmente cancellato. Moltitudini di uomini, donne e bambini, vanno ad abitare e lavorar nelle città, abbandonando le campagne e la violazione dei Diritti Umani agisce subito assieme a mutamenti peggiorativi dell'ambiente. L'evoluzione delle industrie belliche è la maggiore, ma per far andar avanti le cose, serve  mutar il pensiero umano verso l'insieme delle cose...quindi controllarlo.

Qui ecco intervenire l'impianto pedagogico per far mutar il pensiero all'uomo che ora produce per i meccanismi del profitto: "La Psicologia delle Folle" scritta nel 1895 da Gustav Le  Bon.

La tesi fu semplice e tutt'ora applicatissima nei meccanismi del consenso politico ed economico: se l'uomo lascia le campagne per andar a vivere e lavorar nelle città con stili di vita completamente mutati, abbiamo la possibilità, grazie a questo sballottamento di controllarlo decisamente meglio di quando produceva in campagna, anche per quelli che già vivono nelle città, mettendoli a produrre massivamente per il profitto, saremo in grado di controllarli, facendo in modo che credano a quello che ci pare a noi, portandolo ad estremizzar i concetti, diminuire le sue difese critiche sull'esistente e noncurante sui danni alla natura e la sua vita stessa. 
Quello che accade fu un mutamento del pensiero umano, spesso totale, la propaganda diventar l'asse portante di tutto l'assieme senza alcun legame con i reali fattori del vivere e l'uomo, farlo sentir bene solo come numero e la qualità del vivere societario in picchiata verso il basso, ancor di più oggi.

Discendendo la qualità del vivere stesso, sparì o diminuì il legame di esperienze città-campagna e l'uomo iniziò a credere di aver bisogno di qualcuno che decideva per lui. Su questo sedimento, ecco il sorgere delle tirannidi, l'uomo schiacciato dalle masse, e le peggiori follie del pensiero potersi produrre facilmente da questo impianto pedagogico. Lo sviluppo delle industrie belliche poi, far scatenar le guerre più devastanti e la violenza politica esplodere senza freni e gli estremismi, circondare le persone con spirito critico, ancor peggio, uomini amici da anni, che diventano antagonisti per le cattiverie dialettiche dei falsi colti, che crearono, ancor di più oggi, nemici immaginari e fittizi punti di attrito sociali. 
Tutto questo, produsse un abbassamento di parametri umanitari, devastazioni sociali e noncuranza di tutti gli intrecci, comprendendo pure l'ambiente; oggi evidentissima.

Il mutamento del pensiero umano produsse tutto ciò e crea oggi, ogni genere di devastazione che inizia da una devastazione del pensiero, senza la quale, nessun delitto potrebbe mai manifestarsi.

Poi certo....squilli di tromba e fanfare perché oggi la maggior parte degli esseri umani vive nelle città rispetto alle zone rurali, presto nelle grandi metropoli ed il controllo sarà totale sull'uomo e di come vede ciò che gli sta attorno...poi si vedrà come sarà in grado di alimentarsi se i terreni agricoli saranno abbandonati per effetto di queste fughe, salutate con squilli di tromba e fanfare.

Particolare inquietante: non c'è un singolo uomo politico che non conosca a memoria quel'impianto pedagogico che spinse al mutar il pensiero dell'uomo, rendendolo noncurante di ciò che gli stava attorno e sa come dirottar il base a questo precetto il consenso a suo favore..ma questo fondamentale testo non è mai citato da nessuno...eppure è stato alla base delle devastazioni del secolo scorso e di questo...e se è stato posto al peggio il pensiero umano, è pure possibile diventar in disaccordo con la noncuranza contemporanea.

"Se sono triste, trovo persone preoccupate, se cerco di guadagnar la vita, altri non capiscono e se, in rari momenti, ho qualche attimo di felicità, qualcuno pensa che rida di lui/loro ed allora mi domando se c'è qualcosa che non capisco"


La decadenza percettiva del meccanismo Causa-Effetto.

Per la prima volta dall'inizio dell'età evolutiva del genere umano, oggi siamo dinnanzi ad un regresso dell'attività cerebrale dell'uomo, il quale, osserva solo più gli effetti delle situazioni, senza alcun interesse sulle cause, parlando solo di denaro, senza notare che se si pone l'attenzione sugli effetti, i danni economici sono enormi, perché non si impara e meno che mai si dialoga con i fatti; se si va alla causa, lo scenario è ben diverso come nel caso dei recenti terremoti in Centro Italia, dove si osserva l'effetto e non le cause...gli ostacoli posti al mettere in discussione le follie urbanistiche, come queste sono funzionali allo sviluppo del consenso...ed ancora una volta...diventar noncuranti sulle nostre scelte, quindi mutamenti del pensiero continui per diminuire, inconsapevolmente o non le nostre difese. Più avanti dirò di altri aspetti di questa noncuranza.

Gli auto convincimenti fasulli dell'uomo.

Qui altri terreni di noncuranza: pensiamo che tutti gli aspetti del vivere, rispondano a logiche separate..invece sono tutte intrecciate come più avanti dirò...Abbiamo il concetto che se compriamo un oggetto, frutto lungo la catena di ogni genere di devastazione, questo non creerà alcun effetto su di noi...come osservar estasiati un film di guerra...finanziati, come pure per le logistiche dagli apparati militari come braccio propagandistico degli stessi nella maggior parte dei casi...poi ecco che questa estasi si tramuta in odio quando vediamo persone scappate dalle guerre, pure queste, nate da profonde mutazioni del pensiero umano...ma continuiamo ad essere estasiati osservando un film di guerra e finanziati....

Cosa accade se una specie animale sparisce.

Su di un muro in una città americana, un artista ha disegnato un'Ape con uno zaino sulle spalle...sotto una scritta...." Se andiamo via noi, seguiranno tutti gli altri"

Se una specie animale sparisce, gli effetti sono a devastanti, e non solo per i mutamenti della catena alimentare che si ripercuotono a livello di migliaia di chilometri, distanti quindi pure dal raggio d'azione di quella specie vivente; pure nella vita umana come spiegherò nel secondo capitolo del mio lavoro...ma la noncuranza umana..frutto degli auto convincimenti fasulli, fa creder che le nostre iniziative e decisioni, lontane dal punto d'inizio di una devastazione non ci riguardi...dimostrerò che ci riguarda eccome.




Uno che non ha normali argomenti di conversazione con gli altri, trova normali scoperte dalla natura dei fatti.

Fine prima parte.

Attilio Saletta.


















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