lunedì 21 novembre 2016

DOMANDE PER IL QUATTRO DICEMBRE.


Domande alla ricerca del potere di scelta, e se esiste, per il quattro dicembre.

Indipendentemente da chi avrà più consensi, questo aumenterà la coscienza critica che viviamo in una società con tante risorse umane da attivare, quindi inclusione e non esclusione?

Se un uomo, donna o bambino che ponesse domande critiche sugli spazi di vita dell'uomo come anima progettuale, avrebbe la possibilità di veder de politicizzata la vita sociale, quindi se facesse scoperte ovvie, non sarebbe per sostenere questo o quel partito, ma unicamente la naturale origine dei fatti; questo referendum, indipendentemente da chi vincerà, aiuterà alla de politicizzazione del vivere?

Questo referendum porrà in essere che chi voterà per una parte non, vedrà tutto in negativo quella opposta e viceversa, giacché la vita sociale non è una guerra tra reggimenti? 

Aiuterà ad abbassar i toni, giacché le scoperte umane sono state condotte sull'enfasi silenziosa...a meno che...mi dimostriate che il vaccino per combattere il vaiolo fu frutto delle sociologie di massa e di chi le guidò?

Questo referendum, toglierà di mezzo gli psicotici personalismi in politica, che fanno sì che le ipotetiche sfide politiche, non sono sui fatti, ma sui personalismi e le esibizioni dell'ego fuori controllo?

Toglierà l'oscurità propria della politica, in cui ciascuno ne coltiva in massa e all'esterno, solo quella che è presentabile e dietro, l'impresentabile che poi diventa presentabile, dato il processo di a criticismo  che l'uomo pone verso la politica?

Se incontrassi un uomo politico e gli domandassi di darmi tutti gli strumenti per controllarlo; questo referendum aiuterà a questo semplice principio sociale, o invece un coro di risentiti, compresi i militanti di questo o quel partito?

Questo referendum, aiuterà questo paese a mettersi in discussione e chi sta ai vertici, imparare dagli errori,o meglio, crimini, giacché l'attività politica si svolge al livello delle attività terrene, non su quello della abilità oratorie?

Sarà possibile per chi ama pensar diversamente, guadagnarci la vita osservando l'ovvio e non finir ai margini della vita sociale? Questo referendum aiuterà verso l'innovazione sociale, oppure un elemento frenante da entrambi i fronti?

Potrebbe essere possibile generare vero potere di scelta, non fondato sul pessimismo verso le qualità umane, votando i meno peggiori, come se uno affetto da patologie cardiache, andasse a consulto con un portantino di un ospedale, anziché da un cardiologo; quindi se ciò non accade nella vita sociale, perché in quella delle scelte politiche veniamo sospinti a scegliere sulle peggiori emozioni e l'intelletto fuori controllo che ci porta a scegliere i meno peggiori? Questo referendum, indipendentemente da chi vincerà, aiuterà a crear vero potere di scelta, ma partendo da ciascuno di noi, verso noi stessi? Quindi il meglio di noi, non sotterrati sotto un tappeto, generando falso potere di scelta, falsissima partecipazione e impedir di trarre il meglio dalla vita stessa?

Non mi importa chi avrà più consensi: neanche se nel Parlamentecatti ci saranno dieci o diecimila...illuminati...che guadagneranno al mese, un euro o diecimila; questo non sposta di un millimetro la questione degli spazi di vita umana di ciascuno.



Quello che la sposta sta se chi vi fa parte possiede umiltà, capacità di farsi domande, imparare dagli errori, indole naturale del mettersi in discussione, spina dorsale critica del suo operato e di ciò che gli sta attorno, ritrosia verso la mediocrità, logico auto controllo sul suo intelletto, avversione verso le messe cantate nella vita sociale da parte del personale politico e le parole usate per l'unico scopo per le quali sono state create....allargamento degli spazi descrittivi dei fatti, giacché questi si descrivono già da sé. 

"La verità della vita si rivela soltanto attraverso lo scambio fra molteplici singoli": Francòis Cheng.


Attilio Saletta.




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