sabato 26 novembre 2016

Sì, No, No, Sì: Farsa sul Referendum.



Due personaggi sono alla ricerca di Sì e No veritieri.
Una Lei ed un Lui.

 

“Il potere politico è la forma più efficacie di perder il treno con i fatti, pensando di raggiungerlo gridandogli e mostrandogli indici di popolarità. In questa maniera il treno dei fatti sparirà all'orizzonte dagli schermi mentali dell’uomo e le travi dei fatti arrivar a schiera, senza bussar alla porta di nessuno”




Caro mi ami?


Sì certamente.



Come sarebbe? Adesso voti Sì! Non avevi detto che avresti votato No?


Sì cara: voterò No.


Troppa incertezza c’è in te: i tuoi No ed i tuoi Sì sono vaghi; voterò Sì


Sì: ti amo, ma voterò No, non votar Sì al referendum, vota No, Sì: ti amo.


Come fai a dirmi di Sì e poi voti No, ma riempendomi di Sì perché mi ami; non andrò a votare.


Cara: quando andrò a votare per il No, dirai forse Sì alle avance del padrone di casa che voterà Sì ed io No; quindi tu voterai Sì con lui?


Caro: io voterò per il No con lui, quindi Sì per te che andrai a votar No al referendum; io voterò scheda bianca tra il Sì ed il No.


Cara: come si vota scheda bianca… a parte il potere di scelta votando Sì o No?


Quel giorno non andrò a votar, preferirò andar a veder un film dei fratelli Marx sul potere, pieno di Sì e No, poi di No e Sì.


Sì: ti amo cara, ma potremmo andarci assieme dopo che avrò votato No al referendum e tu ad aspettarmi all'ingresso del cinema, giungendo dopo aver votato Sì per un No ed un No per un Sì.


Questo è un No all'amore che hai per me, preferendo, anziché un Sì verso di me, un No posto su una scheda elettorale. Io ad aspettarti davanti al cinema che è un No verso la nostra unione ed un tuo Sì verso un No al referendum.


Cara: Io ho solo dei Sì verso di te: io andrò a votar No ad un Sì, quindi un Sì ad un No al referendum. Guarda: mentre dialoghiamo, stiamo passando davanti ad un centro d’igiene mentale, e all'ingresso…un manifesto che indica un No alla sanità mentale ed un Sì all'insania…vicino…un Sì al referendum…poi un No per lo stesso evento ed un’autoambulanza che arriva.


Sì caro: dentro il centro ci saranno sale ovattate dove un aderente al Sì ed uno al No potranno sfogarsi e liberar i loro primordiali istinti.


Sì cara: andiamo ora a veder il film dei fratelli Marx, pieno di Sì e No e di No e di Sì sul potere. Uscendo avrò le idee più chiare sui Sì ed i No ed i No ed i Sì sul potere. Guarda: c’è su quel muro l’immagine di un labirinto e qualcuno incapace di uscirne ed un uomo potente rallegrarsene assieme ai suoi miliziani.


Sì caro: tra poco, l’aderente al Sì e quello del No, dentro il centro d’igiene mentale, avranno la ricreazione. Scenderanno dalle scale assieme, armati di trombetta e suonandola all'unisono, quindi si dirigeranno negli scantinati e sempre all'unisono, grideranno di andar a salvare Panama.


Sì cara: ma noi non dobbiamo salvare nessuno, neanche qui due, principalmente da loro stessi, dentro gli scantinati ed i loro miliziani che mai mancano all'appello. L’importante è che non giungano mai a Panama per la gioia degli abitanti che avranno di che sollazzarsi, mettendoli su qualche barcone che sta andando a picco e veder se sono capaci di salvarsi da soli senza azzeccagarbugli, tesorieri dalle mani bucare e filosofi di corte.


         E’ stato un bel film caro.


Certo cara: specialmente quando un aderente del Sì ed uno del No, assieme, davanti ad un fabbricato in fiamme, si sono preoccupati delle loro scarpe impolverate e le loro ugole mute. Stavano in attesa degli esiti referendari dei Sì ed i No per un referendum.


Caro: per finire…Ci presenteremo ad un seggio elettorale, esprimendoci a monosillabi e suoni gutturali con in mano dei cervelli deformi; in questa maniera andremmo a votare.


Certo cara: è il sogno della personalizzazione del potere che l’uomo agisca così, ma non quando va a votare; in ogni circostanza. Un loro No al senso critico del vivere, un Sì allo Spettatorismo, un ulteriore Sì al pessimismo verso le qualità umane ed un No alla sparizione dei labirinti del consenso.


Il quattro dicembre, forse andrò a veder dei ruderi, ma con ancora della vitalità a differenza di quelli che simulano di essere vivi. Chissà: potrei anche recarmi in un seggio elettorale, portandomi l’immagine di una Medusa per non aver i miei pensieri pietrificati mentre decido come muovere una matita. Dopo…mentre si scatenerà il diluvio dei dati…mi recherò a veder qualche farsa sul potere, o forse, crearne una io stesso…il materiale umano non mi manca al riguardo.


Ma pure se andrò a metter un segno su un foglio di carta, sarà un elemento di scarsissimo rilievo; la mia vita è ben altra cosa e c’è tutto un mondo da percepire e conquistare, passo dopo passo, affrontando la vita con tutti gli intrecci che si mettono in gioco. Mai e poi mai sarò conquistato da un Si o un No, pensando che sarebbe decisivo per la mia vita. Non sono malato di abbagli come tanti miei simili in questo paese indipendentemente dagli esiti di questo referendum e le agitazioni sono il sintomo del falso potere di scelta che la politica inserisce e sempre peggio assieme all'incapacità congenita di descrivere qualsiasi fattore umano e l’ambiente in cui vive.


“Quando in tanti gridano le loro ipotetiche velleità, percepisco il silenziatore posto a loro stessi; mi sento invece affascinato dalle persone incerte e piene di dubbi e la sofferenza che passa inosservata”

Attilio Saletta.  






























































Nessun commento:

Posta un commento