Due personaggi sono alla ricerca di Sì e
No veritieri.
Una Lei ed un Lui.
“Il potere politico è la forma più
efficacie di perder il treno con i fatti, pensando di raggiungerlo gridandogli
e mostrandogli indici di popolarità. In questa maniera il treno dei fatti
sparirà all'orizzonte dagli schermi mentali dell’uomo e le travi dei fatti
arrivar a schiera, senza bussar alla porta di nessuno”
Caro mi ami?
Sì certamente.
Come sarebbe? Adesso voti Sì! Non avevi
detto che avresti votato No?
Sì cara: voterò No.
Troppa incertezza c’è in te: i tuoi No
ed i tuoi Sì sono vaghi; voterò Sì
Sì: ti amo, ma voterò No, non votar Sì
al referendum, vota No, Sì: ti amo.
Come fai a dirmi di Sì e poi voti No, ma
riempendomi di Sì perché mi ami; non andrò a votare.
Cara: quando andrò a votare per il No,
dirai forse Sì alle avance del padrone di casa che voterà Sì ed io No; quindi
tu voterai Sì con lui?
Caro: io voterò per il No con lui,
quindi Sì per te che andrai a votar No al referendum; io voterò scheda bianca
tra il Sì ed il No.
Cara: come si vota scheda bianca… a
parte il potere di scelta votando Sì o No?
Quel giorno non andrò a votar, preferirò
andar a veder un film dei fratelli Marx sul potere, pieno di Sì e No, poi di No
e Sì.
Sì: ti amo cara, ma potremmo andarci
assieme dopo che avrò votato No al referendum e tu ad aspettarmi all'ingresso del cinema, giungendo dopo aver votato Sì per un No ed un No per un Sì.
Questo è un No all'amore che hai per me,
preferendo, anziché un Sì verso di me, un No posto su una scheda elettorale. Io
ad aspettarti davanti al cinema che è un No verso la nostra unione ed un tuo Sì
verso un No al referendum.
Cara: Io ho solo dei Sì verso di te: io
andrò a votar No ad un Sì, quindi un Sì ad un No al referendum. Guarda: mentre
dialoghiamo, stiamo passando davanti ad un centro d’igiene mentale, e all'ingresso…un manifesto che indica un No alla sanità mentale ed un Sì all'insania…vicino…un Sì al referendum…poi un No per lo stesso evento ed
un’autoambulanza che arriva.
Sì caro: dentro il centro ci saranno
sale ovattate dove un aderente al Sì ed uno al No potranno sfogarsi e liberar i
loro primordiali istinti.
Sì cara: andiamo ora a veder il film dei
fratelli Marx, pieno di Sì e No e di No e di Sì sul potere. Uscendo avrò le
idee più chiare sui Sì ed i No ed i No ed i Sì sul potere. Guarda: c’è su quel
muro l’immagine di un labirinto e qualcuno incapace di uscirne ed un uomo
potente rallegrarsene assieme ai suoi miliziani.
Sì caro: tra poco, l’aderente al Sì e
quello del No, dentro il centro d’igiene mentale, avranno la ricreazione.
Scenderanno dalle scale assieme, armati di trombetta e suonandola all'unisono,
quindi si dirigeranno negli scantinati e sempre all'unisono, grideranno di
andar a salvare Panama.
Sì cara: ma noi non dobbiamo salvare
nessuno, neanche qui due, principalmente da loro stessi, dentro gli scantinati
ed i loro miliziani che mai mancano all'appello. L’importante è che non
giungano mai a Panama per la gioia degli abitanti che avranno di che
sollazzarsi, mettendoli su qualche barcone che sta andando a picco e veder se
sono capaci di salvarsi da soli senza azzeccagarbugli, tesorieri dalle mani
bucare e filosofi di corte.
E’
stato un bel film caro.
Certo cara: specialmente quando un
aderente del Sì ed uno del No, assieme, davanti ad un fabbricato in fiamme, si
sono preoccupati delle loro scarpe impolverate e le loro ugole mute. Stavano in
attesa degli esiti referendari dei Sì ed i No per un referendum.
Caro: per finire…Ci presenteremo ad un
seggio elettorale, esprimendoci a monosillabi e suoni gutturali con in mano dei
cervelli deformi; in questa maniera andremmo a votare.
Certo cara: è il sogno della
personalizzazione del potere che l’uomo agisca così, ma non quando va a votare;
in ogni circostanza. Un loro No al senso critico del vivere, un Sì allo
Spettatorismo, un ulteriore Sì al pessimismo verso le qualità umane ed un No
alla sparizione dei labirinti del consenso.
Il quattro dicembre, forse andrò a veder
dei ruderi, ma con ancora della vitalità a differenza di quelli che simulano di
essere vivi. Chissà: potrei anche recarmi in un seggio elettorale, portandomi
l’immagine di una Medusa per non aver i miei pensieri pietrificati mentre decido
come muovere una matita. Dopo…mentre si scatenerà il diluvio dei dati…mi
recherò a veder qualche farsa sul potere, o forse, crearne una io stesso…il
materiale umano non mi manca al riguardo.
Ma pure se andrò a metter un segno su un
foglio di carta, sarà un elemento di scarsissimo rilievo; la mia vita è ben
altra cosa e c’è tutto un mondo da percepire e conquistare, passo dopo passo,
affrontando la vita con tutti gli intrecci che si mettono in gioco. Mai e poi
mai sarò conquistato da un Si o un No, pensando che sarebbe decisivo per la mia
vita. Non sono malato di abbagli come tanti miei simili in questo paese
indipendentemente dagli esiti di questo referendum e le agitazioni sono il
sintomo del falso potere di scelta che la politica inserisce e sempre peggio
assieme all'incapacità congenita di descrivere qualsiasi fattore umano e
l’ambiente in cui vive.
“Quando in tanti gridano le loro ipotetiche
velleità, percepisco il silenziatore posto a loro stessi; mi sento invece
affascinato dalle persone incerte e piene di dubbi e la sofferenza che passa
inosservata”
Attilio Saletta.
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