Prima del racconto stesso che farà parte di una lunghissima serie di mie creazioni, tra racconti, video e film amatoriali creati tutti da me che avrà come titolo generale: "Dove sta l'assurdo" alcuni dati.
Per molto tempo ho cercato inutilmente di crear sbocchi alla mia intensa attività, ma senza risultati a parte il caos di promesse vane, ingarbugliamenti di procedure e vaghezze di scenari; ora ho deciso di non perder più tempo e quindi faccio da solo.
Da oggi faccio uscir tutte le mie numerosissime opere che spaziano dalla commedia teatrale, la riflessione critica sull'esistente, i miei video racconti e film amatoriali.
Usando il Crowdfunding, con quindi un progetto a lunga gittata, potete contribuire alle mie attività che vogliono anche espandersi alla produzione cinematografica e teatrale e mettere in piedi un progetto sociale volto a recuperare aree dismesse della capitale per crear laboratori di ogni genere dove chi vive nella marginalità economico-sociale, possa trovar l'uscita da tali livelli di emarginazione.
Questo è quindi il modo di aiutarmi ed a offerta libera.
Saletta Attilio....Postepay Evolution.....5333 1710 2190 4897
Codice fiscale: SLTTTL56P24L219W
Il primo racconto che vi propongo è fatto di poche frasi e immagini atte a descrivere gli ostacoli che persone che amano la conoscenza incontrano in tutta la loro tormentata esistenza e spesso, nascosti o forse meglio di una infima natura psicologica.
Le avventure di Martyn Sax.
Martyn era un vispo bambinetto di
pochi anni, i suoi genitori erano preoccupati perché aveva pochi amici; lui
preferiva andar in giro a far scoperte.
Amava giocar con la conoscenza, pur
avendo pochi anni, un’altalena, lo scoprir le leggi della fisica, metter ordine
nella sua stanza, quelli della creazione ed il razionale, il silenzio per
trovar l’origine di tanti aspetti del suo vivere ed i suoi coetanei infastiditi
dalla sua verve silenziosa.
Era entusiasta di mettere piede a
scuola; lì sicuramente i suoi desideri del sapere sarebbero stati ripaganti con
la stima dei suoi insegnanti e compagni di scuola ed infatti…
Tutto perché voleva farci qualcosa di
suo con la conoscenza e rimanere un clandestino del sapere, farsi domande e
scovar nonsense.
Fu accusato di non voler far la
comparsa e di aver dubbi sul disco rotto dei grandi uomini.
Preferendo la conoscenza come
creazione e sperimentar ogni cosa, in assenza di ciò, da rigettar senza indugi.
Accusato perciò di essere un
asociale, con limiti cognitivi ed epurato dalla vita sociale pretendendo
addirittura di essere se stesso.
La sua orchestra sinfonica, con tutti
gli strumenti a sua disposizione, ma nessuno a soverchiar altri, doveva lasciar
il posto in favore di una con solo gli strumenti a percussione e i rumori
stentorei per poter prendere per vero la falsità, così da celarsi la vista da
solo.
Martyn scelse la strada di
comprendere attraverso un suo percorso, incamminandosi verso la strada
dell’autodidattica per non diventar censore della conoscenza di se stesso.
Ma nonostante ciò, ci finì ad
ascoltar solo il fragore del finto sapere, la sua creatività sparita; divenne
uno sconosciuto di se stesso.
Iniziò a sentirsi un numero e uomini
a usarlo in tal veste, ma con il suo accordo, dentro di lui un baule richiuso
che non desiderava aprire.
Lottava per qualche idea ed infatti
mai si sentiva bene con se stesso.
Un giorno andò a trovar sua madre che
aveva già raggiunto suo marito in cielo; lì iniziò il suo percorso a
riconquistar se stesso e recuperar la sua creatività ed aprir il suo baule
chiuso da decenni.
Quando aprì il baule si rese conto
che doveva come prima cosa disimparare montagne di dati falsi sulla natura
umana, falso pedagogismo, cortei d’insostituibili, premesse indiscusse e schemi
immutabili.
Poi iniziò a non dover più lottar per
nessuna idea, si rese conto di star bene con se stesso a differenza del corteo
delle opinioni.
Improvvisamente mise tutto in
discussione a partir da se stesso, la sua colonna sonora del vivere si abbassò,
iniziò ad usar gli occhi per vedere.
Ma non riuscì a stupirsi del libero
arbitrio dei migliori della specie; l’uomo desiderava essere sottomesso come
massimo dei desideri.
La sua orchestra sinfonica ritornò il
lui anche se fu considerato una persona strana incapace di far spallucce alla
vita.
Ma dovette far i conti con chi
credeva di saper tutto ed andava lamentando una vita di stenti non potendo
rubar la vita del prossimo usando la democrazia ed il voto.
Poi ebbe l’idea che le guerre erano
solo il frutto degli omicidi in nome delle idee, annientando persone dotate di
progettualità in favore di chi non possedeva alcuna qualità a parte il
disconoscere la natura umana.
Non fu capito e si rese conto di
essere sulla strada giusta, comprese che con le sue qualità poteva evitar di
far da polvere per il tappeto per qualcuno, dedito al sonnambulismo
legalizzato.
Fu così triste che andò a festeggiar
in un parco, anche se viveva una non vita per l’effetto di troppe parole tese a
banalizzar la vita, con la brutalità politica tesa ad annientar l’unico essere
vivente dotato di senso critico; obiettivo che fa gola a tanti in questo
pianeta così bistrattato che Martyn pensa possa finire per qualche disputa
dialettica tra migliori della specie.
Ma nonostante le avversità
quotidiane, la conoscenza continua ad essere per Martyn, il luogo con cui
giocar nella sua stanza dei balocchi, gattonando con essa come quando aveva
pochi mesi di vita; rimaner un clandestino del sapere sembra un antidoto con
chi considera l’uomo un numero, trovando il modo di scansarsi da chi ha un
rapporto tra parole e fatti come costanti separati in casa.
Attilio Saletta.
Alla prossima avventura...un bel video con immagini, musica e poche parole.
Le vere avventure avvengono nella mente quando sei disposto a capir cosa
facilmente potresti comprendere, anche se questo ti getterà nel non aver fonti
di dialogo con gli altri.
Martyn Sax; forse potrebbe aver anche un altro nome.
Se vi va contribuite al mio progetto.
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