venerdì 18 dicembre 2009

STRADE DIVERGENTI.

O. Wilde:" Che cos'è un cinico? uno che conosce il prezzo di ogni cosa ed il valore di nessuna......vivere è un privilegio, la gente per lo più esiste.

Ci fu un tempo dove la ragione e l'intelligenza convivevano bene assieme, essendo la prima un sotto-prodotto della seconda, i sensi erano il fulcro centrale, come confronto diretto con la realtà quasi mai fallace, se poi essi non erano sufficienti per agganciare totalmente la visione delle cose, ecco allora intervenire la ragione,ma fortemente agganciata alla strumentazione dell'intelligenza, cioè: controllo di ipotesi , teorie, approcci, fatti e parole ben distinti ed uomo fulcro e origine di ogni e termine e nuovo inizio di ogni cosa e via così per il bene della Società Civile.

Poi ecco che la ragione ha compiuto un autentico "Golpe" in sfavore dell'uomo, un ramo impazzito del percorso verso l'inteligenza, tarpando le ali ad ogni strumentazione di essa, controllo mentale dell'individuo, solo la ragione può agganciare la realtà, la marginalizzazzione dei sensi, assenza di confutazione e falsificazione del suo agire.

Oggi ragione e intelligenza sono semplicemente in antitesi, la seconda non ha mai provocato carneficine, disastri, carestie, la prima invece si, eccome se ne ha creati!.

Il risultato è che il baricentro dell'insieme delle cose sì è trasferito dall'uomo alla struttura gelatinosa della ragione, espellendo così energie positive e progettuali verso l'emarginazione, con mezzi quali la violenza nelle sue varie forme, le mafie accademiche, la degenerazione del potere e della politica, l'acriticismo degli individui sotto l'alone del misticismo dei "Grandi Uomini".

Bisogna allora fare un percorso a ritroso, prima incontriamo le Scienze Umanistiche e Sociali, nate per difendere l'uomo dal Potere, Specificamente al lato più perverso, cioè il risvolto nascosto del suo agire, per eliminare cioè gli alibi di cui si nutriva e si nutre il potere verso i problemi che loro stessi in gran parte hanno creato e creano, e le loro devastanti ricadute dentro la Società Civile, dando cioè al fulcro di tutto mezzi per squarciare il velo da ogni giustificazionismo dei vari Poteri costituiti.

Ecco allora le Istituzioni Democratiche, che dovevano e devono dare anima e corpo a tale strumentazione all'uomo, basate non certo sull'odio, bensì sulla mitezza, strumenti essenziali per i "Vasi Comunicanti della Società.

Le leggi non sicuramente un mezzo statico, all'opposto uno strumento dinamico in movimento basate sulle esigenze dell'uomo, non certo del Potere, una segnaletica stradale fondata sulla tolleranza, rispetto reciproco e naturalmente sul concetto de "Il paradosso della libertà".

Il sistema Democratico poi era ed è una condizione essenziale per far conoscere, ricercare e circolare ipotesi di verità migliori, in continuo mutamento in base alla progettualità dei singoli individui che vivono dentro la Società.

Un sistema immunitario simile a quello del corpo umano, agendo da "Setaccio critico" per espellere non certo l'uomo, ma strutture super-valutate e dannose per il fulcro della Società, ed in sua sostituzione andare alla caccia di potenzialità sotto-stimate, vitali, dominati da forte spirito progettuale, amanti di togliere di mezzo ogni alibi all'origine dei problemi, avendone la capacità di scindere decine di fattori singoli, estraendoli da un tema generale, cogliendone le peculiarità singole, cause ed effetti e ricadute e scenari dentro al Società Civile, sforzo mentale, messa in discussione sistematica di ogni teoria, ipotesi, depurata di ogni genere di alibi.

Sembra tutto ciò quella famosa frase di O. Wilde" Usare mezzi imperfetti per giungere alla perfezione".

Allora appare chiaro, (almeno a me), che la ragione ha fatto il percorso inverso, cioè ha reso una struttura che rasentava l'armonia assoluta in un quadro totalmente disarmonico, caos di poteri, guerre fredde, alibi in crescendo esponenziali corrispondenti a livello matematico con i problemi, innosservanza dell'origine degli stessi, solo l'aspetto esteriore, uomo pedina acritica di questo o quello, salita di vari "Convitati di Pietra", odio in opposizione alla mitezza, vasi comunicanti dentro la Società sempre meno dinamici, imporre regolarità inesistenti, segnaletica stradale a senso unico, cioè verso i vari "Capi del vapore", quindi "dulcis in fundo"...blocco della progettualità individuale, della ricerca di soluzioni proprie del metodo dell'intelligenza, tipica della natura, espellendo cioè cellule sane dall'organismo, intoducendo e facendo coalizzare assieme quelle peggiori, creando quindi un pauroso deficit di progettualità per la Società Civile, è la fotografia segnaletica del Pianeta Terra.

Popper ancorò fortemente l'epistomologia con le Scienze empiriche e la strumentazione dell'intelligenza, se oggi fosse vivo avrebbe solo l'imbarazzo della scelta da dove partire per sbriciolare "Monumenti di cartapesta" costruiti dalla ragione, talmente fragili che al primo colpo d'aria crollano al suolo fragorosamente, tipo le varie emergenze economiche, ambientali per fare solo qualche esempio, invece l'intelligenza ha nella prevenzione uno strumento essenziale che gioca a fare prima......

A me pare che oggi le Scienze Umanistiche e Sociali abbiano perso molta dinamicità ed incidenza antropologica nei fattori dell'oggi, da diversi decenni sono stati sosstituiti per lesa "Inefficenza" dalle Scienze Empiriche, quelle matematiche, naturalistiche, ambientali, astronomiche e dalla cosmonautica, la fisica, esse hanno camminato ad anni luce più veloci delle altre ed ancor di più da quelle sociali, ma non sono entrate nella Società Civile, questo è il dramma dell'oggi.

Nella nostra epoca moderna la deriva della classe dirigente, preminentemente politica è palese, non risponde ad alcuna domanda che la realtà chiede, qui le responsabilità delle Scienze Umanistiche sono enormi, visto che avrebbero ed hanno il compito di formare tali classi, il risultato è che pure tali scienze hanno abbracciato il "Regno della ragione".

Voglio cercare di capire i due ambiti e campi d'azione, inizio da quello della ragione...:frastuono, caos, giustificazionismo, non si va mai all'origine dei fenomeni, antagonismo, odio, denigrazione, ingegni verbalistici, relativismo, storicismo, misticismo, dialettica dogmatica, ideologismo viscerale, negazione del valore dell'uomo, espulsione delle cellule più progettuali dentro la Società, secentismo, scribi e farisei in gran massa, Società urlata.

Quello dell'intelligenza è ben altra cosa:umiltà, tarpare le ali agli alibi dei vari poteri costituiti e dei problemi, frontiera, valicare i confini dell'impossibile, irragionevolezza, pensiero socratico, induzione, deduzione e sperimentazione, falsificazione, parole e fatti ben distinti, uomo misura do ogni cosa, sforzo mentale, previsione di scenari in base a questa o quella ricerca, tolleranza, dialettica progettuale,uno desideroso di far conoscere una sua scoperta ed ancor di più desideroso del controllo degli altri, si impara attraverso gli errori, la conoscenza non ha paletti o "Collonne d'Ercole"...mitezza, colonna sonora bassa, sforzo interiore, soluzioni temporanee in attesa di altre ancora migliori, vederci meglio di prima.

Due campi quindi in antitesi, dove il primo è di cartapesta, dominato dalla rigidità mentale, il secondo ha le particelle in continuo mutamento e libere di viaggiare.

Ora in Italia domina l'assurdo, negli altri paesi il fardello ideologico è molto diminuito tra i cosiddetti "Paesi Civili, da noi è come se il "Muro di Berlino" non fosse mai crollato, sarebbe come se negli USA 2 candidati dell'Illinois battagliassero tra di loro su chi ha avuto la responsabilità dello scoppio della "Guerra di Secessione"... un segnale chiaro di arretratezza, laddove quando dominano le ideologie assistiamo ad un abbassamento della progettualità di una Società e quindi della violazione del valore dell'uomo come misura di tutte le cose, la fotografia del'Italia insomma.

Negli ultimi anni da noi l'odio ideologico è molto cresciuto, un modo perfetto per non affrontare i problemi, nascondendoli dietro un cumulo di ingegni verbalistici, ambientazioni con nemici inventati che sembra l'immagine de "Il Deserto dei Tartari" di D. Buzzati.

Ed ecco le grida, minacce, liste nere, oscurantismo, rabbia feroce, che rende palese che è falso tutto ciò che è negativo per l'uomo, misticismo babilonese,dominio della canea, un clima da "Decadenza e morte dell'Impero Romano atto secondo".

In questo clima di spirale della follia ecco che qualche esaltato entra in azione con il desiderio di "Passare alla Storia", un individuo colpisce uno che dice di governare l'Italia, invece chi dirige questo Paese sono i 60 milioni che qui ci vivono, fatte di singole decisioni individuali.

Ed ecco un clima da "Rumor di clave"..odio ideologico, esplosione ai lati delle barricate di getti di pece, ci sono gli eroi, le vittime, i martiri, i capi, gli "Uomini del destino" e pugni infuocati e catapulte per attaccare le fortificazioni del nemico, si attende solo l'arrivo degli Unni e dei Visigoti, ma forse sono già arrivati, siedono sui banchi che sono stati creati dalle Scienze Umanistiche, trasformati in lettini per una psicanalisi collettiva e l'intervento di Mago Merlino e Fata Morgana......

Ma le vittime sono ben altre!..in questo "Dramma Shaksperiano" è l'uomo l'unica vittima!..i liberi ricercatori, avversati allo stesso modo da entrambi i fronti delle barricate, rei di minare il loro arsenale della ragione, di andare ad individuare in questo clima da "Urla della savana" gli alibi di entrambi e le loro follie assolutistiche.

Come ci sono tante parole nel dizionario, molte sono le forme in cui si manifesta la violenza, ma il potere coercitivo contro i liberi ricercatori è senza esitazioni contro di essi da parte di entrambi i fronti, l'arma è la marginalizzazzione più estrema, sino a giungere a quella socio-economica, molte di queste vittime scappano da questo clima da "Tribunale dell'Inquisizione che Uberto Eco e Ken Follet hanno descritto con sagacia.

Se riuscissimo invece a riportare in azione l'intelligenza le parti sopra-valutate sarebbero o cancellate o ridimensionate come meritano e senza alibi, mentre le potenzialità volutamente sotto-dimensionate della Società creerebbero ricchezza congiunta con la mitezza d'animo, per questo che la Democrazia è una "Caccia al tesoro come la lanterna di Diogene".

"La realtà non si fa schiacciare sul letto di Procuste!"

Voltaire disse un giorno una famose frase"Schiacciate l'infame!"..quelle parole spensero i roghi!..non sarebbe oro che facessimo la stessa cosa schiacciando il tiranno che vive da troppo tempo dentro noi stessi chiamato "Delirio della ragione?"


GWENKALON.

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