mercoledì 29 luglio 2015

Usar gli occhi per non vedere e parlar per nascondersi: la contemporaneità.


Question and choise.

La democrazia o il democraticissimo?
L'osservazione dell'ovvio o la pseudo logia fantastica?
L'uomo o il feticcio?
La vita consapevole o il pressapochismo?
L'uomo o il numero?
Le parole che allargano i confini dei fatti o il raggiro, l'inganno e gli abbagli?
Viviamo in una società civile o nel regno delle barbarie?
Nel futuro: una famiglia di Ottawa andrà a veder il nostro paese per le opere di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Raffaello e Caravaggio o per l'attuale senso comune?

Quello che accade non mi stupisce affatto, neanche sotto tortura sarei capace di rimaner esterrefatto.
Semplicemente è l'effetto del totale fallimento cerebrale degli organismi collettivi, la fabbrica del consenso, le dispute dialettiche, la cultura del " Io Sono" le maggioranze, le minoranze, le sociologie di massa, l'istruzione ufficiale, la pomposità, classi dirigenti decorative, la genuflessioni volontarie, il dominio della nevrosi, la società urlata, l'attacco alla mente umana ed al pensiero umano.

Tutto ciò porta ad intossicare l'intera pianta sociale ed il vivere, introducendo una marea di dati falsi sull'essenza umana in cui il disco rotto dei grandi uomini né è l'architrave.

Cosa accade nel concreto: che la decadenza visibile ad occhio nudo si fonda su quelle basi, ma ci si guarda bene da indicarle, ed allora ecco che percepisci di essere in un mondo dove l'illegalità è la base di tutto il meccanismo, lungo tutta la pianta sociale.

Se vedi immondizia per le strade, ronde di borseggiatori in azione e senza ostacoli, scene di ordinaria brutalità umana, degrado umano,, festival del giustificazionismo,, degrado urbano, esasperazione lungo le linee di una metropolitana,, il gran concerto della doppiezza,; beh stai osservando e percependo il fallimento di meccanismi incapaci di aver nulla da spartir con la ricerca di leggi causative, pessimismo umano, vuoto morale ed etico

Pensar che tutti questi meccanismi incapaci di mettersi in discussione perché non hanno alcuna familiarità con l'imparare dagli errori, se posseggono i sondaggi di opinione favorevoli, giammai faranno un singolo passo in tali direzioni.

Solo l'uomo nella sua singolarità individuale è capace d'imparare dagli errori se non è  malato da genuflessioni croniche pagane, io da tempo ho disconnesso da questo concerto disarmonico , faccio da me, imparo, mi auto correggo da solo, 

L'iniziativa di Alessandro Gasman  l'approvo in pieno perché va in tale direzione, ci andrò, ma non voglio già da ora veder alcuna bandiera, slogan, la cosa più bella sarebbe un agir silenzioso ed incominciar a far a meno delle classi dirigenti
Prendere iniziative individuali per far saltar in aria questo tetro senso comune che annienta ogni giorno centinaia di progettualità individuali. 


Attilio Saletta.




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