A come arroganza: tipico di chi non ha nulla da far
vedere, detesta chi in nome dell’intelligenza, crea cose sorte dal suo ingegno,
gli arroganti non possono comprendere come sia possibile far del bene verso gli
altri, ma senza esibire tale semplice impeto, per tali insani è più facile
distruggere l’altrui determinismo delle menti libere ma con l’appoggio di chi
ha tutto da perdere a fare in modo che vada a manifestarsi. Gli arroganti hanno
questa funzione, il loro sconfinato egoismo produce società basate sull'odio e
i gesti altisonanti, gli alfieri del rendere tutto arduo attraverso la loro
innata cavillosità insieme alla loro superbia illimitata; un uomo semplice è
tale perché ha bisogno di pochi mezzi per agire, un arrogante, il massimo dei
mezzi per fare il maggior numero di danni al maggior numero d’individui, una
modernità che dura solo da più di trenta secoli a questa parte come oggi.
B come bramosia: malattia dei poveri di spirito, incapaci
di descrivere l’uomo per quello che è, vedendolo solo come anima senza senso
critico, facilmente prostituitile a forza d’ipocrisie, vantandosi di come riescono a farla franca
usando il loro potere, usando l’uomo come scudo personale, quindi il voto come
un impianto per giustificare ogni crimine, lavandosi la coscienza dal contatto
con la morale ma con l’appoggio del voto, come se le maggioranze e minoranze
avessero determinato un millimetro di civiltà, mentre essa è intervenuta
sistematicamente solo per opera di chi ci stava ben distante; l’urgenza in
questo paese di creare centri di disintossicazione da potere mi pare non più
rinviabile.
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