Aria di Primavera, Aria
d’Amore.
E’ iniziata
la primavera: la stagione degli amori e della emancipazione dell’uomo, anche se
viviamo in un’epoca che non ha certamente come architrave l’auto determinismo
di egli; casomai l’opposto, come testimoniano la follia della società che
funziona per reggimenti e acculturati fare a pezzi la cultura ed il passato con
l’annientamento dell’uomo stesso attraverso gli spasmi delle ideologie e la
brutalità politica assieme alle dotte discussioni su come far cessar tutto ciò,
domandandoti dove siano gli esecutori ed i mandanti e le vittime, celate da una
marea di parole.
Allora
scrivo una breve storia d’amore con un finale bello, sperando che anche chi
scrive possa un giorno sperimentarlo e non solo attraverso i suoi personaggi,
magari con un incontro casuale che possa determinare una vita causale,
unicamente con gli occhi di una donna…
Un uomo che
non ha nulla di speciale, nessun manierismo da esibire, magari per ottener
consenso… cammina per le vie di una città, osserva ogni cosa senza farsi notare,
annota molti attori sulla scena, passando inosservato, felice di esserlo, anziché
farsi notare per non osservar ciò che gli sta attorno e quindi, diventare
subito popolare ed esempio da seguire…
Il suo
girovagare è intenso e da solo; ma qualcosa sta per accadere…
Ha appena
messo i suoi arti inferiori all’interno di una libreria…una donna dagli sguardi
indagatori, un vestito primaverile coraggioso dalle tinte bluastre ed
indossando un paio di guanti di seta, color turchese e capelli rossastri
sciolti, ha visto un uomo entrare in una libreria; entra anche lei.
In pochi
istanti lo scorge, ma cerca di passar inosservata agli occhi dell’uomo che
intanto, sfoglia pagine di sapienza orientale e i suoi occhi s’illuminano
mentre qualcuno parla di politica…il cielo si annuvola improvvisamente e l’essere
curioso legge brani tratti dal “Tartufo” di Moliere e poi chi parla di
politica, quindi una donna con dei guanti di seta color turchese. Procede nel suo divagar tra libri ed immagini.
Entrambi
sono nella zona che qualcuno ancora si ostina a identificarle come opere
umoristiche e la donna lancia l’amo.
Mi sai dire perché
non ridi leggendo quelle opere che dovrebbero far ridere?
L’uomo: con
un certo stupore vedendola vicino a lui.
Se rido, è
attività interiore non esibita, sei davanti alle opere più serie dell’intera letteratura.
L’uomo fa
qualche passo, si siede ed apre il suo computer ed inizia a scrivere; osserva
la donna che sta per arrivare dove lui è…fa finta di non badarci.
La donna
siede accanto a lui; l’uomo scrive con apparente noncuranza… la donna.
Di cosa stai
scrivendo? Chissà quante cose sai.
L’uomo con
un filo d’ironia, mentre sembra perso, osservando gli occhi di una donna ed i
suoi guanti e lei percepisce i suoi sguardi.
Io non
conosco nulla, se scrivo è per riuscire a far breccia nella mia ignoranza…per
ora, mi accontento di far breccia nei tuoi occhi nonostante che faccia di tutto
per non sembrar interessante… a differenza dei libri che parlano di politica là
sotto.
La donna.
Quindi
dovrebbero essere messe nelle farse tragiche degli spazi di vita dell’uomo…quelli
seri… le opere sull’ipocrisia e mettere alla berlina la logica delle idee…assieme
ai servitori della gleba…i massimi adoratori, secondo i quali…se parli dei
fatti…essi si quietano…un menù che dura da solamente trenta secoli.
L’uomo
appare divertito: stringe le mani della donna, l’accarezza con dolcezza, chiude
il computer; esce dalla libreria…la donna lo segue con uno sguardo allegro,
incrocia un uomo con un sigaro in bocca e molti giornali sottobraccio…i due l’osservano
con commiserazione e poi sorridono, imitando le pose di due buffoni. Il tipo è
adirato: entra nella libreria e s’ode il suo vocione.
I due
innamorati sono in un parco: l’uomo.
Casualmente questa
è la mia casa.
La donna.
Casualmente
adesso ci baciamo, essendo arrivata a casa tua.
L’uomo dopo
l’attività umana tra le più amate.
Ho scritto
diverse opere che finivano così…ma solo per i due protagonisti…mai per chi,
azionando dei polpastrelli, le ha determinate sullo schermo di un mezzo
informatico; vuoi dire che adesso pure io avrò dei bei finali senza dover
inventarmi nulla?
Qualche giorno
è passato: nella loro casa con muri, finestre e mobili…scrivono assieme un
libro con i loro due strumenti informatici…la donna.
Hai ancora
bisogno di trovar finali degni per te stesso?
L’uomo l’abbraccia
e spegne il suo computer nonostante che sia abbracciato alla donna; lei fa lo
stesso…un colpo di vento fa aprir una finestra ed un raggio di sole intenso
irradia la casa.
Aria di Primavera, Aria d’Amore.
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