giovedì 22 ottobre 2009

L'ottimismo dei pessimisti ed il pessimismo degli ottimisti

Gandhi: se vogliamo progredire non dobbiamo ripetere la storia, ma fare la nuova storia, perché l'uomo deve essere prima bruto poi uomo?

Nono sono schierato verso nessuna parte politica, semplicemente perché sono un ottimista, quindi non un fautore del pessimismo.

Le varie teorie politiche sono un inno fallace all'ottimismo, determinate dall'elemento che loro conosco la via alla soluzione dei problemi, quindi che tu devi solo applicare i loro dettami.

In realtà sono un manifesto al pessimismo fondato sull'uomo e nelle sue possibilità di cambiare, e facendolo mutare il corso degli avvenimenti su base individuale.

Il loro fondamento è quindi che l'uomo può solo peggiorare, quindi la classe politica ha lo scopo di controllare che il peggio non peggiori troppo rapidamente, la cui genesi è stata una combinazione tra loro stessi ed il processo di delega acritica del cittadino stesso.

Ma se l'individuo decidesse su base di singole iniziative di poter cambiare e modificare il suo ambiente circostante, questo segnerebbe la fine ti tale dominio, del processo di delega verso chi comanda in nome loro(si fa per dire) .

Ciò sarebbe accompagnato da una constatazione ovvia, vale a dire che non esiste una sola teoria politico-economica-sociale che abbia un fondamento scientifico, quindi che non reggerebbe ad alcuna prova di analisi comparativa scientifica, ma solo il dominio assoluto della sua antitesi, il verbalismo, relativismo, storicismo, sfere di competenze e l'ingrediente più nefasto, la ragione, per cui tutto ed il contrario di tutto può essere messo in evidenza

Popper cosa dice in proposito verso il verbalismo: se i politici fossero costretti per legge a definire ogni termine che usano, perderebbero la loro attrazione, i discorsi sarebbero più brevi ed i loro contrasti si vedrebbero essere puramente verbali.

Severino Proietti ne "La rivoluzione dell'intelligenza" indica il processo opposto, cioè verso l'intelligenza, come può essere verificata per tale, con precisi criteri scientifici, di una semplicità elementare che tutti possiamo comprendere ed usare, a differenza dei criteri politici che sono un vertice assoluto di cavillosità da commedia deteriore, quindi 3 passi semplici:

1) Induzione: teorie e precetti che indicano una situazione.
2) Deduzione: in base al punto precedente prevedere effetti concreti nella realtà.
3) Qui come si dice " Casca l'asino".... in n questo punto ecco la verifica...sistematico controllo se i punti precedenti hanno creato gli effetti desiderati, in base ai criteri della confutazione, falsificazione, comparazione ed individuazione di errori.

Basandoci su ciò, nessuna teoria politica di qualsiasi genere superebbe la prova, per 3 motivi specifici:

1)perché spesso le decisioni loro sono indicazioni " A scatola chiusa"....cioè prive di possibilità di individuazione di sequenze logiche, confutazione, fallibilità delle stesse.

2) i loro precetti sono artefatti e le loro previsioni sono puntualmente disattese dai fatti.

3) essendo privi di strumenti dinamici quali: capacità critica...umiltà...procedere per errori...sperimentazione..mettersi in discussione...critica sistematica delle loro teorie....avversione per il giustificazionismo...autocritica...dialogo comune sul ricercare l'avvicinamento alla verità basato sulla mutua collaborazione, il loro unico strumento è il delirio della ragione, il verbalismo accettato supinamente dall'individuo.

Ma in Italia c'è un elemento peggiorativo ulteriore, l'amore per l'uomo forte, la cultura del "Io sono"...una prova semplice, se vado in un ufficio pubblico trovo un cartello che mi indica cosa non posso fare come "Libero cittadino"...a Copenaghen in un simile luogo trovo un'altro cartello che mi dice quali sono i miei diritti come "Libero cittadino" entrandoci.

Termino con una questione...."Sfide contemporanee e setaccio critico"....per affrontarle occorrono nuovi mezzi, il setaccio è in questo quadro....significa eliminare tutti quei mezzi mentali, dell'intelletto, comportamentali ed azioni che non siano fondati sul pensiero scientifico e che non
siano capaci di superare prove rigorose proprie dell'intelligenza.

In base a ciò c'è molto da togliere di mezzo se vogliamo sfidare l'oggi, possiamo farlo tutti, eliminare cioè qualsiasi ideologia, verbalismo, relativismo, storicismo, gli uomini forti ed il delirio della ragione.

In ogni millimetro quadrato del pianeta Terra si vedono gli effetti nefasti di quei punti da togliere di mezzo, questo è ridare fiato all'ottimismo, ed all'intelligenza dell'uomo.

Gwenkalon.

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