giovedì 10 settembre 2009

SUPERBIA VS PENSIERO SOCRATICO

Soccrate: quanto poco Io .

S. Berlusconi: non ho rimorsi di coscienza.

Il primo esprimeva umiltà come base della sua vita, il secondo superbia, vanità e lussuria che fa rima con la bile.

Quello che sta accadendo oggi in Italia è la materializzazzione del pensiero "hengeliano" dello Stato e del Potere nella sua asserzione mistica: l'individuo e fallace solo lo Stato è perfetto, il quale non ha alcun obbligo morale nel suo agire e dove la menzogna è utile alla sopravvivenza dello Stato.

Ci sono libri scritti da K Follet che descrivono l'Italia: I pilastri della terra ed il mondo senza fine.

In queste opere c'è tutto il misticismo del Potere che assume le caratteristiche viscide, subdole, vendicative, violente, c'è chi fa il lavoro sporco per qualche individuo privo di scrupoli con vantaggi di posizione sociale, a svantaggio delle persone creative, dalla sofferenza intellettuale.

Alla fine vince l'onestà intellettuale a prezzo di fatiche immani, ma i loro sogni sono dati al loro prossimo, non per se stessi.

K Poppper in un pezzo de " La società aperta" cita un episodio significativo sul tema del " paradosso della libertà": un uomo compare davanti al giudice accusato di violenza contro un suo simile, egli risponde " sono un libero cittadino, quindi posso fare ciò che voglio" al che il giudice risponde argutamente" la tua libertà termina a diversi centimetri dal naso del tuo prossimo".

Ecco cosa sta accadendo in Italia, il "naso" di persone umili e oneste intellettualmente sta venendo spaccato da gente che fa il lavoro sporco per questo o quel potere costituito, che essendo esentato da obblighi morali e fondato sul misticismo dei "grandi uomini" può agire come " sicario" il virtu' di tali " padroni".

Ma le vittime non sono solo Dino Boffo o Anna Politonskaja, queste sono le punte dell'icberg, sono migliaia quelli che subiscono in prima persona gli stessi effetti.

Sono quelli che come me basano il loro vivere sulla sofferenza intellettuale, sul mettersi in discussione e sulla cultura del dubbio , gente del genere che ha questo principio "socratico" nel vivere incontrano l'isolamento del loro prossimo.

Subiscono come chi vi scrive sin dalla piu' tenera età l'autoritarismo di una finta cultura già sui "banchi di scuola", considerati nemici dello "status quo".

Quindi a questo punto hai due scelte: o diventi "megafono acritico" di qualche potere costituito o arrivi ad essere nemico di tutti.

Goethe da " il viaggio in Italia: non si curano di me, quando volevano rafforrzare il loro partito volevano usarmi come strumento, avessi accettato sarei diventato una comparsa".

Certo Io come tanti altri vivo con grosse difficoltà socio-economiche, gettato ai margini della società, avrei tanto da dare al mio prossimo con le mie doti di scrittore, ma mi devo scontrare di continuo con una cultura sacente e superba, non voglio diventare "megafono acritico" di nessuno

Goethe dallo stesso libro: non può partecipare all'altrui esistenza perchè sente inceppata la sua creatività..... le nostre follie siamo ben lieti di pagarle, per le virtu' aspettiamo i solfi degli altri.

Socrate: preferirei essere la vittima di un'ingiustizia piuttosto che esserne l'arteficie.

Ho una mia ipotesi a tutto ciò che sta accadendo, sono anni che in Italia che sui giornali, dai legislatori e nella società civile sono spariti temi quali: la giustizia, la verità, l'uguaglianza, la libertà, l'umanità, il senso della vita, l'altruismo, o meglio la loro deformazione a vantaggio di questo o quella concentrazione "lobbystica" sotto lo solgan " politicizzare la morale"

A ciò si aggiunge il crollo dell'area della consapevolezza dell'uomo, l'aumento della tolleranza verso la menzogna e l'insania, tutto poi porta alla distruzione del "sistema immunitario dell'intelletto umano".

Ciò porta al tribalismo che è esente da questioni morali ed al concetto mistico del Potere "Hengeliano".

La televisione ed i sistemi mediatici assieme al potere politico ha reso tutto ciò possibile, fondato sulla "utilità della menzogna".

Quindi il punto centale per l'uomo è disimparare tonnellate di falsità di una finta cultura, pregiudizi e follie varie con la capacità critica.

Termino con due citazioni fondamentali:

L. V. Mises: " l'abbassamento della capacità critica è una seria minaccia alla soprravvivenza di una società, rende facile ai ciarlatani ingannare la gente".

Non ricordo il nome di un grande amico di Popper, il quale un giorno disse:" chi possiede tutti i mezzi stabilisce anche tutti i fini.

saletta attilio wwwgwenkalon-incursioni.blogspot.com

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