giovedì 6 gennaio 2011

STRADE MAESTRE







"Se uno dice una menzogna è in grado di correggersi alzando la sua consapevolezza come anima morale, anche un politicante quando dice una menzogna è in grado di correggersi, abbassando la sua consapevolezza come anima morale."

Gwenkalon.


Bene questo mio post è dedicato a noi menti libere, le più vessate da sempre e da tutti.

Entriamo in qualche organismo socio-cultural-politico per vedere che aria tira e se veniamo considerati utili per tali organismi, all'inizio è tutto un coro di fanfare:

"Che bello! Avete visto! C'è una persona intelligente tra noi!"

Poi iniziamo ad usare uno strumento sconosciuto a loro: "l'osservazione dell'ovvio" ed allora ecco che diventiamo dei sobillatori, rovina tranquillità e "Infidi razionalisti" nemici da annientare, vorreste mica che uno inizia a percepire l'esistente facendo in modo che la realtà venga a descriversi all'uomo? Giammai!

Del resto la politica oggi è una "Lingua morta" ma sarebbe delittuoso togliere all'individuo in sogno che si possa vivere senza mai mettere in discussione nulla, da sempre l'uomo ama i miraggi e le fosse comuni, quindi una mente libera è in effetti un perenne sconsolato.

Ma noi menti libere sappiamo bene i mille volti che l'assolutismo mette in atto, forse è per questo che sono allergico agli organismi di massa, lì ho visti all'opera non contro di me, ma rivolti contro loro stessi, per molti di essi qualsiasi crimine avverso al'uomo è legittimo in nome delle idee e del loro falso pedagogismo.

Ma noi menti libere siamo degli inguaribili ottimisti, pensiamo che su base singola possiamo fare di meglio delle nostre facoltà mentali,svestendo dal mantello del misticismo chi crede di essere una "Divinità pagana" in possesso dell'insania assoluta, di cui le fosse comuni traboccano di esseri umani sventrati nella maniera più inumana in nome delle idee in cui poi la "Divinità" ha avuto ed ha il privilegio di osservare le tragedie da una terrazza.

Ma ora una mente libera che ora sta scrivendo vorrebbe fin anche guadagnarci la vita come libero ricercatore, che non lotta per nessuna idea e che se vincesse un confronto dialettico con qualcuno andrebbe verso casa domandandosi dove avesse sbagliato.

Forse non è un caso che il mio libro da poco pubblicato sia intitolato "Metafore contemporanee."

In effetti in tale mio lavoro ho cercato di descrivere l'ottimismo di noi menti libere, facendo beffe di chi si prende tremendamente sul serio che poi è la bandiera più manifesta de "La logica dell'assurdo."

Ma vorrei ora parlare di lavoro e decenza economica e guadagnarci la vita con il "Dono" che mi è stato regalato, cioè l'ottimismo delle menti libere, la "Rivoluzione cerebrale" che vive dentro di me, di cui ogni giorno mi stupisce dei suoi regali.

Da poco ho terminato il mio secondo libro, ma il lavoro preparatorio sino al settimo mio lavoro è pure stato chiuso,amo pretendere tantissimo da me stesso, se poi in base a ciò ottengo riscontri è per questo mio atteggiamento comportamentale, capisco che in Italia è una bestemia affermare tale concetto, visto che qui da noi nessuno è responsabile di nulla, è il difetto "Etico" di noi menti libere.

Ma vorrei poter stipulre con qualche Editore un contratto reciproco per anni di lavoro assieme, vista la lista che ho di opere da realizzare.

L'altro target è quello di avere sbocchi cinematografici legati alle mie opere, ma per un obbiettivo preciso,legato a progetti umanitari non usuali, basati sul tema della conoscenza, l'insoddisfazione progettuale di ciascuno, alzando gli standards metali di ogni essere umano ed il livello di necessità del sapere e la messa in discussione di tutto, togliendo di mezzo dalla vita dell'uomo un'enorme quantità di dati falsi che poi sono l'immagine nitida del pessimismo dell'uomo rispetto a ciò che potrebbe fare senza tanti ostacoli determinati da così tanto nefasto pedagogismo ed impatto emozionale irrazionale.

Forse è anche per questo che ho creato questo mio blog, una mia personale "Palestra critica.


Bene mi rivolgo ora ad agenzie giornalistiche le più disparate, vorrei lavorare come freelance per giornali e riviste, on-line o non, nel giro di due anni credo di aver scritto qualcosa come 5mila pagine in cartaceo che poi saranno la base dei miei prossimi libri, duemila aforismi tutti miei realizzati, decine e decine di racconti brevi, di articoli di critica sociale, di come la razionalità non possa vivere senza potere immaginativo, ma essi non sono affato dispensati dal rigore scientifico, così come il potere e la mediocrità non possano vivere disgiunti, ma non dispensati dallo stato emozionale più irrazionale versi l'esistente.


"Tutti noi possiamo ricercare e scoprire, giocando a far prima, gli unici che a tale gioco non partecipano mai sono le Autorità, loro amano le emergenze, il non mettere in discussione mai nulla, meno che mai il loro libero arbitrio."


GWENKALON.

Nome d'arte di Attilio Saletta.

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