sabato 29 gennaio 2011

L'ATTIMO FUGGENTE DELL'ULTIMO SABATO DI GENNAIO.




A Davos è in corso il solito convegno tra economisti, dove tanti sono gli invitati, tranne una da sempre ospite sgradita....la matematica.

Anni fa lessi uno stupendo libro di un matematico americano(lì compresi come anche il far di conto fosse divertente, special mente quando rende nudi dinanzi all'ipocrisia chi come mestiere dovrebbe mettere assieme dati con regole atte a creare teorie, ma essendo prive di basi matematiche le teorie stesse sono eufemisticamente aleatorie).

Ebbene cosa emerse? Che non esiste una singola teoria economica che si basi su premesse matematiche, ed essendone prive le teorie stesse non valgono nulla.

Ma le stesse elaborazioni di dati statistici sono molto aleatori, perché non rispondono a domande tipo: quali sono state le sequenze logico-matematiche per mettere in relazione i vari dati? Quali i dati messi nella statistica e perché? Quali invece non considerati ed il motivo? Quali gli spazi dell'uomo in tale contesto ed il suo legame con l'ambiente circostante? Potrei andare avanti per dieci pagine.

Ma lo stesso PIL è un indicatore falso, per dimostrarlo mi servo di una comparazione empirica semplice:

C'è stata una frana, essa ha determinato vari danni umano-ambientali, la messa in sicurezza del'area è molto scarsa, perché non fa leva sulla modifica di approcci mentali alla realtà, la costruzione di case ed altri edifici segue lo stesso meccanismo mentale(questo diventa parte del PIL)alla successiva pioggia siamo da capo( ma la pioggia sarà considerata l'unica responsabile, non l'uomo e meno che mai le vittime del destino...le Autorità).

Vediamo la seconda ambientazione mentale: si investe in quell'area in pensiero critico e modifiche mentali per agire nella zona ferita,basandosi sulle leggi geologico-ambientali( tale meccanismo non farà parte del PIL)non si costruisce laddove sia lesivo farlo, ma si crea solo dove sia necessario all'uomo, non alle bramosie del potere(tutto ciò continua a non far parte del PIL).

Sintesi logico-razionale-immaginativa-scientifica:

Nel secondo caso facendo leva sul pensiero critico, modifiche mentali allo stato delle cose, ponendo l'uomo al centro di tutto l'assieme, agendo sulla base del sapere come sapere ed intelligenza emozionale adeguata alla realtà, tale sistema incrementerà la "Survaival" di tutto l'ambiente, ma non farà parte degli indicatori del PIL, nel primo caso si provoca il decesso del pensiero critico, nessuna modifica mentale allo stato delle cose, l'uomo posto ai margini estremi del tutto, operando sulla base del sapere come NON sapere, guardandosi bene dall'usare intelligenza emozionale adeguate allo scenario, facendo diminuire la "Survaival" della situazione, in quest'ultimo caso esso farà parte del PIL, nel precedente no.

Conclusione : il quel meccanismo che farà leva sul pensiero critico, esso potrebbe essere denominato: F.I.L.( felicità interna lorda) in quello che è in antitesi:I.I.L.(infelicità interna lorda) vale a dire PIL.


Bene per chiudere una frase adeguata:


"Adesso capisco perché all'ora di cena una famiglia guardando un telegiornale, le pance gonfie sono la norma, in trenta minuti c'è un tale carica di idiozie, che se esse ritornassero in chi le ha dette, il loro peso sarebbe stimato nei più magri intorno alla mezza tonnellata."



Link del mio libro:METAFORE CONTEMPORANEE

http://www.booksprintedizioni.it/libroDett.asp?id=155


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GWENKALON.

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