“Comparazioni
empiriche”
Sembra
oggi che vi sia un obiettivo centrale in questa falsa modernità:” Disconoscere
che il vivere ha regole estremamente delicate, sostituendolo con il dato falso
della la sozzeria più artificiosa ed a tutti i livelli ed assieme a ciò;
secondo scopo principale, un’occupazione degli spazi, che più farneticante non
potrebbe essere”
Tutto ciò mi appare sempre più chiaro da quando convivo con diverse
patologie cardiache che mi dimostrano come la vita sia un insieme di
delicatezze e fragilità, che possono rovinarsi, e crear disagi, specie se una
persona ha delle sensibilità spiccate, usando la guerra ed il terrorismo
psicologico e sapendo gli effetti che ciò crea a persone, a cui le privazioni
materiali quasi non creano effetti; l’attacco alle qualità interiori,
assolutamente sì, ed in questi attacchi c’è la dimostrazione del terrore contro
persone capaci di pacificar la mente, in un mondo che fa di ciò, il principale
nemico.
Esempio numero uno:
Vi è un dipinto che ritrae due generali, sopra due colline che s’osservano…ma
le colline sono fatte con scheletri umani da dove possono osservarsi.
Considerazione numero
uno:
Che cosa rimarrà più impressa nelle mente umana: i due generali o
gli scheletri umani? Nelle cronache belliche, chi trova più spazio? Nei tomi
dell’assolutismo, chi è posto in primo piano? Nella formazione dell’individuo,
a quale precetto ci si indirizza nell'istruzione ufficiale?
Considerazione numero
due:
In quel dipinto si evidenza, non l’antagonismo tra i due generali,
l’opposto, una stima reciproca dettata per l’uguale desiderio dell’antagonismo
e sotto i loro piedi, la materializzazione criminosa del loro uguale interesse;
il vero antagonismo è la strada di evitar le artificiose drammatizzazioni del
pensiero umano di cui i facoltosi sanno bene i danni ed è per questo che
operano in favore di ciò che dovrebbero combattere.
Considerazione numero
tre:
Qui entra in gioco l’occupazione degli spazi, laddove l’antagonismo,
non solo è criminoso, occupa tutti gli spazi, prende il possesso del pensiero
comune, toglie di mezzo, qualsiasi ricerca oggettiva sul valore dell’uomo, annienta
progettualità individuali, pensieri semplici, di fatto, in quel dipinto, non c’è
alcun interesse nell'indagar su quelle persone uccise dall'amore becero per l’antagonismo,
ma l’artista, dipinse quel quadro, affinché ci si domandasse sulle vittime e
come evitar che accadessero in seguito…c’è qualche spazio, oggi, per questo
semplice precetto? Se poi non esiste, non è forse un metodo per incentivar l’antagonismo,
i reggimenti e la depravazione del pensiero umano che agisce ben prima dell’omicidio,
generato dai fumi autocratici più dissennati.
Esempio numero due:
Le parole più usate, divenute un immondo scempio, lontano anni luce
dal loro originale uso come Libertà- Giustizia- Democrazia, che sono divenute
degli informi involucri come in certi film noir; ma l’origine partiva dalla
delicatezza delle esigenze umane e l’uso degli spazi razionali.
Considerazione numero
uno.
Ottieni più vita sociale se vedi nella libertà, quella libera dagli
artifici del pensiero umano e quindi, non hai alcun interesse a citarla perché vive
dentro di te, nei tuoi precetti e quindi nella delicatezza del vivere, un
limitato uso degli spazi, ma che sbarra la strada agli antagonismi; oppure un
valore collettivo, che bisogna citarlo di continuo, per fagocitar gli
antagonismi, le fobie ideologiche, occupando tutti gli spazi del vivere di
chiunque, a partir dal possesso del pensiero umano, giacché senza di ciò, la
distorsione totale della peggior sfrattata del vivere non potrebbe agire…quindi…chi
ha più spazio?
Considerazione numero
due:
Se prevalesse in concetto vero di quelle parole, la vita sociale
ritornerebbe ad essere rispettosa dei valori delicati e fragili che legano ogni
singolo individuo, gli antagonismi sarebbero impediti dall'insorgere assieme
alle fobie, dal pensiero umano stesso e l’occupazione degli spazi di ciascuno, sarebbero
molto minori ma più grandi, perché sarebbe l’uomo ad allargar gli spazi del suo
pensiero.
Considerazione numero
tre:
Da dove sgorga meglio il pensiero umano e più concreto…” Il genio è
la massima forma del senso pratico”
Da luoghi imperiosi con file di lacchè a perdita d’occhio, oppure
in bugigattoli? Come mai che le scoperte umane sono sorte da luoghi umili e
semplici e mai dalla pomposità sociale e le cortigianerie? Forse perché in
luoghi minuti, il pensiero umano s’arma di praticità sulla necessità del vivere
che fa diventar quel luogo come una reggia; in quegli altri posti avviene che
il pensiero umano è talmente deprezzato, da far diventar quella reggia, uno
sgabuzzino.
Esempio numero tre:
Esci di casa a piedi e ti accade: cerchi di passar sulle strisce
pedonali e qualcuno t’insulta per volerlo fare, un tuo simile che è già ben
disposto con l’antagonismo parla come se avesse appena ingoiato un pezzo di carta vetro, poi però una donna ti sorride con un viso solare; ovviamente sei
portato a dar importanza all'ultimo frammento, ma quando sei con i tuoi simili, sono solo gli altri due frammenti ad essere importanti, figuriamoci se accendi
il “Facocero telematico”
Considerazione numero
uno:
Se ponessi l’accenno al terzo frammento con i tuoi simili,
raccontando della delicatezza del vivere…avresti comuni argomenti di
discussione, oppure invaso da parole, peggio che il Generale Custer a Little Be
Horn? Magari riceveresti cospicue dosi di “I don’t like” e festeggiar l’avvenimento
con quella donna che ti aveva sorriso, così che potrete condividere la comune
frequentazione quotidiana di ricever “I dont’like” e spegnere allegramente il “Facocero
telematico” ed assieme occupar spazi limitati, mentre gli altri moltissimi, perché
le masse mentali solidificate hanno bisogno di spazi per arenar la mente umana;
per pochi altri, ogni secondo è una scoperta, all'aria aperta, non al chiuso,
dentro le opinioni.
Conclusione finale:
Se un agricoltore avesse nel suo agir, la solarità dei suoi
pensieri, i suoi prodotti sarebbero più sani di uno che coltiverebbe la terra,
solo per far denaro, il più veloce che può, occupando gli stessi spazi della
salute umana del suo prossimo? Oggi: qual è l’atteggiamento prevalente? Forse
che chi mai ha immaginato di non esser nato per far la comparsa, ha agito in
conformità a ciò, quindi è un bieco individualista che oltretutto non pesta i
piedi a nessuno e mai che metta il broncio alla vita come quelli che hanno
tutto, meno il senso della misura.
Attilio Saletta.
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