martedì 8 dicembre 2015

Esiste ancora un'idea del mondo, oppure circondati dai "Io non posso"?


Oggi è l'apertura dell'anno giubilare ed il Pontefice ha da poco aperto la Porta Santa a S. Pietro ed allora riflessioni mi giungono copiose


Nel passato si aveva un'idea del mondo davanti alle difficoltà del vivere e questa idea condivisa, portò ad alzar il livello di necessità del vivere stesso e molti "Io posso" poterono manifestarsi, nessuno dei quali, messo in atto dalle sociologie di massa, che ancora non esistevano come purtroppo si sono come oggi manifestate, tanto meno dagli ambienti della politica.

Furono l'azione dell'uomo stesso che desiderava una vita migliore e l'immaginava e tutto si mosse da questo volano.


Ma oggi tutto ciò esiste ancora? O forse c'è un crollo enorme di questo basilare fondamento e quindi non si ha più un'idea del mondo ed assieme a ciò, d'indipendenza dell'uomo e potere immaginativo ai minimi termini.

C'è di peggio: questa non idea del mondo, questo crollo di potere immaginativo dell'uomo, questo disinteresse per i tantissimi "Io non posso" che sempre maggiormente, accerchiano l'unico essere vivente dotato di senso critico ed oggi affermarlo, sembra far del paradosso allegorico., non ottiene un desiderio d'uscita da questi incubi legalizzati; l'opposto.

Un consenso elevato, che dirotta gigantesche risorse economiche, limita gli spazi di esistenza dell'uomo in sempre maggiori settori: nella vita economica, nei desideri più puri del vivere,; in sostanza da "Non idee" che determinano adesioni sempre più alte e quindi dal dominio del nulla.

Una competizione che si svolge sui terreni del non aver un'idea sul mondo e tutti i giorni , i "Io non posso" aumentano ed ottengono consensi e risorse economiche e non s'osservano desideri di una vita migliore da parte dell'uomo.

Chi invece ha di tali volani e quasi considerato un paria o uno che non desidera modernizzarsi  e di sicuro, non ottiene consenso e risorse economiche  e se le ottiene; anni luce distanti da quelli che limitano gli spazi dell'azione umana.

Non c'è da stupirsi che il passo successivo sia la paura, il timore di pensare, di dar seguito alle percezioni naturali,; non è quindi un attacco alla libertà d'espressione, qualcosa di più sotterraneo e nascosto....impedire all'uomo di desiderarlo.

Il dominio del meccanismo dello stimolo-risposta: così ad azione violenta si risponde con la stessa moneta che depone che non esiste alcuna idea del mondo, pensieri di prospettiva assenti ed allora i "Io non posso" aumentano ed i "Io posso" del nulla salgono vertiginosamente con il sospetto che i vari integralismi, più che combattersi; agiscono in maniera sinergica nei terreni dell'oscurità, 

Un menù già sperimentato: si combatte per annientar il nemico, ma si fanno affari con chi si dovrebbe combattere con guadagni cospicui per entrambi e le vittime come trofei.

In chiusura. spero che questo anno giubilare serva a metter il luce troppe farse delittuose che passano per essere naturali e che si abbia un'idea del mondo che generi consenso e riconquista dei tanti "Io posso" perduti dall'uomo e dalla natura dal meccanismi del nulla che ogni giorno esibiscono ciò ad ogni latitudine   

Forse non è reato desiderar di aver una vita migliore anche se questo potrebbe tarparti legami sociali.



Attilio Saletta.





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