martedì 7 gennaio 2020

Cambi di ritmo.


Spesso capita di sentire che produrre punti di svolta dipenderebbe da fatti massicci; niente di tutto questo.


E' sufficiente orientare pensieri e azioni verso il bello ed avvicinare la tua vita quotidiana a tutti gli altri aspetti del vivere che il fragore allontana.


Potrebbe essere definito come un regolatore di emozioni, nonostante tanti gangster in doppiopetto in azione.


Il 22 dicembre del 2014, creai le premesse per un cambio di ritmo della mia vita.
Decisi di liberarmi di tutto il fragore che circondava la mia vita, sino al punto di ostruirla, facendoti sentire in colpa per il tuo disinteresse per le attività pubbliche e Società Urlata come conseguenza, assieme al falso pedagogismo come causa.

Solo che il luogo dove avvenne questo orientamento non fu una piazza, un bar, un salone pieno di discorsi e sigari e sigari e discorsi.


In una sala operatoria di emodinamica per introdurmi un pacemaker in una struttura ospedaliera.
In quel esatto momento decisi di spazzar via una marea di dati falsi sulla natura umana.
Lì prese piede il mio cambio di ritmo.


Sapevo che uscito dall'ospedale avrei incontrato grossi ostacoli, ma sapevo che spazzar via il rumore inutile e dannoso, avrei dovuto lavorare molto su me stesso, in particolare su un aspetto fiaccato da tanti atteggiamenti: l'autostima.

Se avessi agito così. avrei potuto far molte più cose e sviluppato abilità progettuali.


Una sfida con me stesso che riuscii a vincere, nonostante tutte le barriere, luogo il mio cammino.


La rinascita della mia vena creativa, nacque e prese avvio da quella sala operatoria di emodinamica, il punto di svolta iniziò in quella felice mattinata.


Tutto quello che poi è avvenuto partì da lì assieme alle cose che voglio fare ora ed il cumulo di speranze sorte dall'orientare i miei pensieri ed azioni verso il bello.

Un'altra tappa in questo orientamento di civiltà: Retake, 4 novembre 2018. Via Valsolda, Roma.
Un cambio di ritmo determinato da cambiar la scena di un luogo con pochi mezzi ma tanta voglia di fare.

Ho ancora tanti "Non posso" sulla mia strada, uno benefico, non ritornerò mai indietro da quel cambio di ritmo dentro quella sala operatoria, ma neanche darò spiegazioni su come agisca.
Ci sono arrivato da solo, chiunque è in grado di arrivarci.






Forse il 25 gennaio accadrà qualcosa a Civitavecchia, forse un ulteriore cambio di ritmo.



Poi altro dal 29 febbraio.


Il cambio di ritmo non si ha in un ambiente statico, ma in corsa, senza temere di sbagliare;mai dal desiderio di salire su qualche piedistallo per finire nel binario morto del fragore.

Attilio Saletta.




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