sabato 21 aprile 2018

" LETTERA AI MISSIONARI DELL'ILLEGALITÀ'"





Amate i travestimenti, i sorrisi finti e le maschere e per qualcuno che ama farsi domande, trovare una persona vera appare sempre più impresa ardua.


Ora, dopo una sentenza giudiziaria avete indossato le vestali delle vittime e anime candide grazie ai vostri fraterni amici azzeccagarbugli e le vere vittime non possono più parlare grazie ai vostri compagni di viaggi nel noir, fatto passare per vita sociale.


Come se il rapporto tra le illegalità punibili e quelle legalizzate fossero cessate, infatti, le persone che non possono più parlare sono in costante aumento.
Vi considerate persone libere, come se possiate prendere a pugni chi vi capita a tiro pensando di amare la libertà.
In altre parole

" La libertà come massima manifestazione del disconoscimento dell'etica, quindi dell'uomo e del creato"



Una vera persona libera, non cita mai quel termine, meno che mai a se stessa, giacché è un valore interiore e ricerca personale, quindi

" L'Etica come massima manifestazione della libertà, quindi dell'uomo e del creato"



Andate in qualche luogo di culto religioso ed è lecito domandarsi quale sia il vostro autentico culto, che infatti, esce allo scoperto non appena uscite da un luogo per meditare ed agite in antitesi rispetto a quello che avete appena ascoltato dalle pagine del Vangelo.
Possedete molti "NO" in particolare verso lo sviluppo delle migliori qualità umane e disarticolare la vostra stanza dei balocchi:" La Mediocrità" dove potete giocare al Nulla e la Codardia


Alla base di tutto ciò esiste da secoli, ancor di più oggi una mal comprensione di termini
" La Libertà non è un Diritto, un Dovere e l'Etica non è un Dovere, un Diritto"

Solo le persone etiche amano la libertà senza mai citarla; chi non fa che citarla continuamente, detesta la genesi e le anatomie di quel termine ed è subito popolare e comprensibile.






Questa mal comprensione ha provocato la crescita enorme di automatismi mentali senza alcun legame con il vivere, privando di valore causativo la vita sociale stessa.
L'autenticità di quei due termini genera attività che danno sostanza al vivere, basandosi sullo sviluppo delle migliori qualità umane e considerando la mediocrità per quella che è: "Un Crimine" ed i crimini in continua ascesa si fondano esattamente sulla mal comprensione di Etica e Libertà.


L'uomo ed è amaro dirlo, non ama essere libero dal fanatismo, il privilegio di essere schiavo, ama invece finir succube delle degenerazioni del pensiero di chi crede che la libertà sia un diritto, così come non ama la trasparenza che si fonda sull'etica come Diritto,così finisce per credere che la base del vivere siano le sociologie di massa e il vanaglorioso di turno

"Violenti o fatalisti a seconda delle situazioni, inconsapevoli in entrambi i casi"


" Un uomo etico, vede la scienza della morale come diritto assieme alla libertà come dovere di trasparenza delle decisioni umane e senza mai citar quei termini, vivendo dentro di lui e delle cose che sono al suo esterno, ma principalmente quante conquiste ha da sviluppare dentro se stesso"


" Non occorrono paroloni per descrivere la vita, il vivere è sintetizzabile in un bambino che ha appena lanciato un sassolino in un ruscello e da quel suo semplice gesto, compaiono punti visivi di ancoraggio sempre più estesi; questa è per me la vita"






























































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