giovedì 6 ottobre 2016

Scrivo quello che vedo: Dieci anni fa veniva assassinata Anna Stepanovna Politkovskaja.


" Per molti i Diritti Umani e lo Stato di Diritto sono solo calcolo ed in troppi non farci caso se sono nuneri senza mai pesare; sicari di loro stessi"

A dieci anni dall'assassinio di una donna che viene continuamente uccisa ogni giorno, ma non da sgherri;da chi avrebbe tutto da guadagnarci a far valere la sua dignità.


Frasi e concetti per far breccia nell'oscurità: chi lotta contro la passività contemporanea non è un "Reietto" Anna Stepanovna Politkovskaja investigò e scrisse, ma prima vide.

" Bisogna essere disposti a soffrire molto, anche in termini di difficoltà economica , per aver la libertà"

"I giornalisti non sfidano l'ordine costituito. Descrivono soltanto ciò di cui sono testimoni, è il loro dovere(...) E' molto semplice: la deontologia professionale ci vieta di abbellire la realtà"

" Certe volte le persone pagano con la vita di dire ad alta voce ciò che pensano(...) semplicemente per avermi dato un'informazione....

" Impedire a una persona che fa il suo lavoro con passione di raccontare il mondo che la circonda è impresa impossibile..(...) A quarantasette anni non ho più l'età per scontrarmi con l'ostilità e avere il marchio della reietta sulla fronte(...) Ma la cosa più importante è continuare a far il mio lavoro: raccontare quello che vedo"

" L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede"

" I metodi di Putin stanno generando un'ondata di terrorismo senza precedenti (...) La guerra al terrore di Bush e Blair ha aiutato enormemente Putin"

" Ho conosciuto centinaia di persone che hanno subito torture. Alcune sono state seviziate in modo così perverso (...) da torturatori che hanno frequentato il mio stesso tipo di scuole e letto i miei stessi libri"

" Con il presidente Putin non riusciremo a dar forma alla nostra democrazia; torneremo al passato"



"Nulla potrà togliermi il senso di colpa che ho nei confronti di coloro che hanno sacrificato la vita per il mio lavoro, per la resistenza al tipo di giornalismo ( ...) alla Putin (...) un giornalismo ideologico senza accesso all'informazione ( ...) senza verificare i fatti (...) Riferiscono a Mosca di miglioramenti quotidiani nei villaggi ceceni,
Quel tipo di lavoro, che credevo morto assieme al comunismo (...) la norma (...) lodando le autorità (...) Quello che usa uno sguardo diretto su ciò che succede, non solo viene perseguitato, ma si rischia addirittura la vita. Un salto indietro di dieci anni, dopo la caduta DELL'URSS"

" Sono una reietta. E' questo è il risultato principale del mio lavoro di giornalista in Cecenia e delle pubblicazioni all'estero dei miei libri sulla vita in Russia e sul conflitto in Cecenia (...) Eppure i più alti funzionari accettano d'incontrarmi quando sto scrivendo un articolo o sto svolgendo un'indagine.
Ma lo fanno di nascosto (...) Mi raccontano cosa succede ai vertici. Ma sempre in segreto.
E' una situazione a cui non ti abitui, ma impari a conviverci: era questa la condizione durante la seconda guerra in Cecenia, scoppiata nel 1999.


Che cosa mi viene dentro il mio animo dopo che ogni giorno Anna è uccisa ed in ogni dove?

Un elemento ciclico: inizia il Rinascimento, tutti sono pronti a giurare che durerà in eterno; va avanti per pochissimo ed interviene l'opposto: la Contro Riforma.
Alla fine della seconda guerra mondiale si sprecano i giuramenti che le antenne dell'uomo, talmente alte da impedire la sottovalutazione del potere, avendo pure come mezzo: " La  Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo"

Accade l'opposto con in più mettere ogni genere di ostacoli a quel fondamentale documento; oggi "Lettera Morta" e la più più spudorata ed insana sottovalutazione del potere.

Nel 1989 il "Muro di Berlino "crolla ed è abbattuto assieme ai blocchi contrapposti e nell'animo umano nasce la speranza di un "Mondo Migliore" dove il dialogo "Messo in Gelatina"  per decenni da quel sistema avrebbe schiuso la visuale del mondo, ripulendo il pensiero dalle brutture del passato, agevolato l'auto determinismo dell'uomo ed il senso critico in tutti gli aspetti del vivere con classi politiche sane, assieme al come far denaro e vita sociale e quindi, visione diretta della realtà, tarpando sul nascere la menzogna e l'uomo testimone diretto degli accadimenti; è accaduto l'opposto ed ogni giorno, sempre peggio.

L'omicidio della Politkovskaja doveva rappresentare qualcosa di illogico del sistema; divenne ed ancor più oggi la norma ,con l'attacco violento e spietato contro ogni genere di senso critico e visione diretta di ciò che si osserva e si contano a centinaia le uccisioni di chi scrive, racconta o mostra quello che accade, fuori da una informazione, oggi dominate, super ideologizzata, schierata con questa o quella fazione, senza alcun elemento conoscitivo. Peggiorativo oggi comparandolo con quegli pseudo giornalisti russi che in Cecenia abbellivano la realtà per far gonfiar il petto di vanità al  potere dentro il Cremlino ed in Cecenia come Anna dimostrò e per questo fu assassinata. 
Il Dissenso combattuto ad ogni latitudine, in qualsiasi fazione, gruppo o sottogruppo del potere, indipendentemente se si tratta di una formazione che siede sulle poltrone "Sonniferate" di una carica pubblica o quelle di pseudo opposizioni.

L'abbattimento di quel muro doveva porre argini contro "L'Intelletto Fuori Controllo" . Nulla di tutto ciò è accaduto, con follie psicotiche e degenerative in campo politico, economico e sociale, delirio dei meccanismi della menzogna, usando la democrazia, la giustizia e la libertà per difendersi assieme a quelle che in questi casi, mai mancano di dare il loro incondizionato appoggio: "Le Sociologie di Massa"

Sapendo assai bene che un intelletto, ben sotto controllo, crea il meccanismo dei "Devo", principale fattore da eliminare in questo degenere mondo, senza contare la peggiore violenza: "La Guerra ed il Terrorismo Psicologico" ben peggiore di qualsiasi altra forma di annientamento umano, responsabile di decine e decine di  patologie del corpo umano, sorte da questa bieca violenza contro l'uomo desideroso di essere testimone del proprio tempo e diretto di quello che vede, io posso dar dati a quali livelli di cattiveria umana giunge tale guerra.

Vedendo l'oggi: quanto interesse  è rimasto all'uomo contemporaneo del desiderio di essere testimone del suo tempo? Forse è meglio non esserne coinvolti e girarsi dall'altra parte guardando le atrocità ad Aleppo, i dissesti ambientali, l'inciviltà, la brutalità politica ed economica, gli integralismi di ogni tipo; perché in caso contrario potresti essere accusato di essere un "Reietto" dal senso comune.

" Sono contento di esserlo: scrivo quello che vedo e percepisco, anche se oggi l'uomo assomiglia ad un erbivoro, che mette la sue testa fiducioso, dentro le fauci di un felino dai denti a sciabola; mettersi in discussione è molto gradevole, pur in un mondo che si sottrae a questo fondamentale dovere. 

Quante persone sono state licenziate da decine di posti di lavoro per essere state testimoni di quello che vedevano, quindi del loro tempo, rispetto all'illegalità diffusa, ma trovando come principali "Nemici", loro colleghi di lavoro, non disposti di essere testimoni del loro tempo nel secolo della comunicazione?

Per non dimenticare.





Attilio Saletta.






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