Si tratta proprio di una gara di umorismo tra due
personaggi: il primo mette in azione quello che più facilmente suscita
l’ilarità e che non solo, non contiene senso critico, crea benefici per chi
teoricamente si satireggia e che sembra andar per la maggiore; il secondo,
descrive quello che contiene elevati elementi di senso critico e quindi non fa
affatto ridere indagando sulle attività umane con tanti personaggi surreali, ma
ben poco tali.
Come per gli altri lavori e quelli che farò uscire,
chi vorrà contribuire, usando il crowdfunding potrà farlo.
Saletta Attilio....Postepay Evolution.....5333 1710 2190 4897
Codice fiscale: SLTTTL56P24L219W
http://wwwgwenkalon-incursioni.blogspot.it/2016/02/dove-sta-lassurdo-le-avventure-di.html
http://wwwgwenkalon-incursioni.blogspot.it/2016/03/dove-sta-lassurdo-tutta-colpa-della-luna.html
Un vero umorista mette in farsa ciò che è serio,
chi ride finge che sia una cosa distante dal reale e quindi ride,
l'umorista così avrà altre fonti di serietà da mettere in farsa.
Attilio Saletta.
Saletta Attilio....Postepay Evolution.....5333 1710 2190 4897
Codice fiscale: SLTTTL56P24L219W
Personaggi.
Salvador de la ridanciana.
Manolo
Imponderabile
A sipario ancora
chiuso s’odono cantanti cantare a cappella con una voce maschile iniziare.
Io ora decanto i
potenti sbeffeggiandoli in modo che possano essere sempre ancor meglio sulle
prime pagine dei giornali ed in modo che chi ride possa far sì che dominino
ancor meglio avendo riso di loro ed ottenere omaggi dai potenti, l’adesione
allegra degli spettatori e le agiatezze del vivere.
Ora una voce
femminile, sempre cantando a cappella sviluppa altri concetti.
Io ora decanto le
commedie umane, la mancanza del senso del ridicolo e l’amore per il nonsense da
parte di molti, l’assecondar il senso comune, introduco il senso critico e lo
spettatore non portato al ridere perché si sente indagato poiché il vivere è
una sorta di specchio dove ciascuno cerca di specchiarsi in qualcosa che non
c’è e se qualcuno osserva senza specchi non suscita l’ilarità se non il
risentimento; oramai la mancanza del senso del ridicolo non è sola più
appannaggio dei facoltosi.
Il sipario s’apre
e s’osservano due sedie di plastica bianche sul lato destro del palcoscenico;
su quello sinistro una lavatrice arrugginita con un oblò ricoperto di ragnatele
e sinfonie allegoriche da opera buffa s’ascoltano.
Il suono di un
telefono s’ode ed un dialogo avviene.
Signor comico, mi
sbeffeggi pure purché non introduca alcun senso critico dell’esistente o peggio
suscitar nel pubblico punti di domanda; fai ridere il pubblico in modo che così
io possa dominar ancor meglio.
Certo signore: ma
conosco che qui arriverà uno che cercherà di suscitar domande e senso critico
dell’esistente usando l’umorismo che non fa ridere.
Mi tenga
informato: se agirà con troppa intelligenza potremo sempre accusarlo di usare
gli occhi per vedere e usare lo scherno, l’ingiuria, la repressione se
l’indifferenza non basterà.
Conti pure su di
me.
A sipario aperto,
ma senza attori, s’ascoltano il vociare di persone che siedono su poltroncine
in un teatro e rumor di pop corn sgranocchiati e l’aprirsi di bottiglie
zuccherine e bevute intense e qualche rutto e qualcuno a voce alta domandarsi
il significato di una lavatrice arrugginita con un oblò arrugginito e due sedie
di plastica, una vicina all'altra, bianche.
Sulle onde di
musiche sessuate appare un comico dalla calzamaglia azzurra stretta che fa
emergere la conformità non visibile dei suoi testicoli che suscitano l’ilarità
del pubblico non visibile sul palcoscenico; ma il comico ha altre
caratteristiche che creano ilarità nel pubblico con la sua giacca piena di
buchi, i capelli arruffati e due enormi occhiali dalla montatura verde e
camminando zigzagando per il palcoscenico con far nevrotico s’inginocchia
davanti alla lavatrice e senza dir parole tiene un discorso davanti all'oblò della lavatrice piena di ragnatele e la sua conformità facciale muta rapidamente.
Prima ha un tono
rilassato quasi flemmatico, poi irato, quindi sviluppa tic nevrotici con gli
occhi, la bocca e il naso assieme e poi effetto di strabismo, indi un
atteggiamento affettuoso nei confronti dell’oblò abbracciandolo in un gesto
sentimentale, poi possessivo, poi inizia ad essere afflitto da afflizione,
quindi si mette il dito in bocca con far fanciullesco, infine siede imitando un uomo che va a cavallo ed
accarezza l’oblò e per finire, prima d’uscire di scena, corre stando sempre
sullo stesso punto, poi cammina rilassato, poi con far pomposo ed infine con
tono lascivo verso il pubblico lanciando baci e s’odono risate dal pubblico e
quando esce di scena risponde al telefono.
Bene signor
comico: ha descritto esattamente cosa faccio quando parlo di politica, il
pubblico ha riso senza averli dato la possibilità di farsi domande.
Grazie: ma ora
arriva qualcuno che potrebbe rompere il circuito.
Giunge un uomo
senza alcun manierismo: veste un abito semplice, siede su una sedia al fianco
di un’altra ed avvia il meccanismo umoristico.
Lei immagino è il
signor non prendersi sul serio.
Lo stesso muove
verso la sedia affianco e risponde.
Sicuramente.
Da questo momento
è un continuo muover da parte di un uomo da una sedia all'altra.
Signor non
prendersi sul serio; ha qualche bella notizia sul fronte della mancanza del
senso del ridicolo?
Oh certamente:
voglio descrivere la carriera formidabile di una donna in carriera.
Da dove inizio?
Quando divenne a
capo del magazzino delle scope e tenne un discorso imperioso ai suoi
sottoposti.
Immagino alle
scope stesse.
Esattamente.
Intanto il
pubblico non ha reazioni, ma il racconto della carriera della donna prosegue.
Quale fu il passo
successivo?
Divenne capo della
colazione in una mensa aziendale.
Emise qualche direttiva?
Sicuramente:
introdusse il conta biscotti sulla tazze del caffè latte, per cui chi osò
introdurre un numero di biscotti dispari dovette camminare con stivali da
ussaro e decantar lodi al capo delle colazioni per tre ore nei corridoi della
mensa aziendale.
E quelli che
mangiarono un numero di biscotti pari?
Lo stesso
trattamento: solo senza indossar stivali da ussaro; solo quelli da impero
prussiano.
Poi che accadde?
Divenne capo della
sezione ascensori di un edificio direzionale.
Quale fu la sua direttiva
iniziale?
Pose davanti all'ascensore una sua gigantografia a cui chi voleva salir sull'ascensore doveva prostrarsi, sette volte, prima che l’ascensore potesse aprirsi.
E se uno saliva le
scale?
Poteva farlo, ma
solo stando ben attento a salir al centro dei gradini perché in caso sarebbero
partite delle frecce avvelenate con la sua faccia sul davanti.
Sono curioso
dell’avanzamento della sua carriera.
Divenne a capo
della sezione notte di un collegio.
Quale fu la sua
prima direttiva?
Introdusse la norma
che il cuscino doveva essere allineato all'asse perpendicolare della crosta
terrestre.
Che accadde?
Lei non sapeva
cosa fosse la crosta terrestre, quelli del collegio sì; gli regalarono un
pupazzo di un mentecatto con la sua faccia.
Immagino che ritornerà
più tardi a raccontarmi l’avanzamento della carriera della donna.
Sicuramente.
Un brusio senza
risate s’ode quando l’uomo esce di scena e quando l’uomo esce…compare l’attor
comico vestito come uno spaventa passeri suscitando l’ilarità del pubblico.
S’avvicina all'oblò della lavatrice,
Prima in tono
estasiato, poi mordendosi le mani con far terrorizzato, poi con far speranzoso,
poi svolgendo un discorso aprendo un sacchetto di segatura e spargendola sulla
sua testa, poi con far ammiccante, poi abbracciandosi da solo, quindi
appoggiando la sua orecchia destra all'oblò ed infine danzando attorno alla
lavatrice spargendogli della segatura.
Esce di scena
ricevendo una telefonata.
Ottima cosa signor
comico: il pubblico ride, non accorgendosi che io agisco così ogni giorno; per
ora l’altro riceve l’indifferenza e quindi non c’è bisogno di alcun mio
intervento liberando i mie cani televisivi e cartacei.
Le musiche da
opera buffa proseguono e giunge nuovamente l’uomo vestito semplicemente e siede
nuovamente su una sedia bianca.
Lei deve essere
sicuramente Mister Hell
Muove il suo corpo nell'altra sedia.
Certamente.
Mi potrebbe
raccontare dei nuovi arrivati; ad esempio i corruttori…
Sta forse parlando
di quelli che in vita dicevano di star bene con se stessi?
Già.
Ho creato una
nuova sezione solo per loro; gli consegno un barbablù del valore di un vostro
euro e con quello viverci una settimana.
Ci riescono?
Sicuramente: una
bella dieta ogni tanto fa bene; sono soliti mangiarsi tra loro e noi
assistiamo allo spettacolo con interesse.
Che mi sa dire di
quelli che in vita facevano i casti fiori di giorno e di notte…lei a loro
confronto era ed è un’educanda…
Beh sa: per
qualcuno la vita è piena di disconoscimenti e quando arrivano da noi hanno modo
di sperimentarlo.
Certo: del resto
tra farisei, manichei e scribi… deve essere un bel clima.
Oh certamente:
ogni tanto organizziamo dei bei giochi.
Del tipo?
Chi riesce a
trovare che pregar idio e poi andar a sgualdrine sia la stessa cosa.
Ci riescono.
Pensi che qualcuno
è da due millenni che prova a trovar tal dato; i nuovi arrivati sono così
ansiosi di trovarlo assieme ai loro azzeccagarbugli, gli abbiamo creato
alloggiamenti adeguati... il cavillomentro.
Sarebbe?
Entrano in un
sistema di porte dove entrando sembra che trovino il loro posto, ma è
un’illusione, alcuni sono secoli che vagano all'interno per trovar posto; gli
altri hanno rinunciato ed ora fanno parte dell’arredo.
Già: come quelli
che credono alle parole degli amanti dei cavilli.
Ci vedremo alla
fine: le vittime dei raggiri hanno iniziato a far dei bei danni andando in giro
per palazzi sontuosi.
Non vedo l’ora di
saper di cosa si tratta.
Rumori di scena
indicano qualche risata soffusa da parte del pubblico; qualche voce parla
d’aver capito d’essere raggirato e fornir mangime per i potenti.
Rientra in scena
l’attor comico che ora ha il viso giallastro, un cappello a punta, mani
bluastre, pantaloni bruciacchiati e sulla caviglia destra un disegno di un
assegno al portatore.
S’avvicina alla
lavatrice a piccoli passi, poi inizia un girotondo attorno ad essa con far
sinuoso sventolando un volantino elettorale ed iniziando a baciarla esibendo un
ottimo sorriso finto mentre musiche tetre s’odono e rumori del passaggio di un
funerale s’ode assieme allo stappare giocoso di qualche bottiglia.
Siede sopra la
lavatrice imitando uno che beve dello spumante e si sdraia felice sulla
lavatrice, vi discende saltellando per il palcoscenico ed esce di scena.
S’ode il suono di
un telefono, ma nessuno risponde.
Rientra in scena
l’uomo semplice, siede su una sedia bianca ed avvia un altro dialogo con
qualcuno; passando da una sedia all'altra mentre musiche allegoriche s’odono.
Signor Cervello: come sta?
Direi male.
Perché?
Sono stufo di vivere con uno sconosciuto.
Che cosa fa lo sconosciuto?
Sa che io esisto, ma non mi usa e ritiene di
poter far a meno di me.
Nulla di strano mio caro.
Sarebbe?
L’uomo è l’unico essere vivente capace di
pensare come non pensare ed osservare senza guardare.
Sì: ma credo che Idio abbia fatto nascere
l’uomo non per far il commediante.
Però se non ci fossero stati i commedianti,
non vedrei così tanti volti risentiti davanti a me.
Ma devo dirle che
il comico che s’alterna con lei sta iniziando una sorta di conversione.
L’uomo esce di
scena con far posato e riappare sulla scena l’attor comico con un vestito
ordinario ed inizia a camminar riflessivo lungo il palcoscenico, poi
descrivendo cerchi concentrici con i suoi passi s’avvicina sempre di più alla
lavatrice e quando vi giunge inizia ad osservarla: tasta le ragnatele
dell’oblò, prende visione delle parti arrugginite della lavatrice.
I rumori del
pubblico non s’ascoltano, le musiche sono quasi soffuse, s’ascolta un telefono
che non trova risposta.
L’attor comico
tira fuori di una tasca un tartufo, una maschera da commedia dell’arte e la
indossa ed inizia a danzar un ballo sofferto, poi allegro, quindi riflessivo,
quindi esce di scena e s’ode un lamento.
A che gioco mi
sono prestato.
L’uomo riflessivo
ritorna a sedersi su una sedia bianca ed avvia un altro percorso.
Signora Nicchia: come passa le giornate?
Tra un resoconto della vita romanzata dei
potenti ed un’altra.
Deve essere una vita piuttosto affaccendata la
sua.
Sicuramente: pensi che l’uomo abitualmente mi
parla che uno che è sempre sulle prime pagine dei giornali è dotato
immancabilmente di doti divinatorie, che salverà il paese ed in alcuni casi il
mondo.
Capisco: se invece capisse che è solo un
essere umano con tutte le limitazioni del caso ed in molte situazioni ben
peggiori di chi adora nicchie come lei; allora ci sarebbe sanità mentale e non
io andar in giro con collane d’aglio, paletti di frassino e mutande di ghisa
non appena sento che sta per arrivare uno che salverà il paese.
Pensi che le agenzie cimiteriali: mi hanno
eletta venditrice dell’anno.
Beh nulla di nuovo.
Sarebbe?
La formula del potere.
Intende dire quella formata dalla: Magia,
Mistero, Romanzo, Terrore, Asservimento e Genuflessione?
Sì: la
genuflessione volontaria è uno dei più grandi misteri del genere umano.
Non me ne parli: alle volte sono trasportata
in corteo come un idolo assieme a nuvole d’incenso, esalazioni di zolfo, odor
di cloroformio, pastiglie di naftalina sul selciato.
Capisco mia cara Nicchia: con sottofondo di
catene, musiche deliranti, passaggio di servi, lacchè, eunuchi, adepti, novizi
e coscritti.
Certo: senza contare gli azzeccagarbugli, i
filosofi di corte, stregoni, fattucchiere, oracoli e donne scosciate parlare di
moralità; un vero tormento.
Cosa è in grado di dirmi dell’aristocrazia?
Beh qualche rappresentante mi parla spesso: è
sempre turbato.
Perché?
Dice che alle volte pensa d’essere
intelligente; ma non appena osserva chi crede il lui si disillude immediatamente.
Ma ci sono lati buoni nell'aristocrazia giacché parlano spesso con lei?
Sì: quando discendono sulla terra ed iniziano
a ridere di loro stessi.
Mi pare che la stessa cosa quando l’uomo
riesce a ridere di se stesso quando crede che il mondo è disseminato d’idoli,
feticci e nicchie.
Certo: pensi che ci sono taluni che vengono a
visitarmi, dimostrando d’esseri abilissimi nell'immedesimarsi nella vita romanzata dei potenti e inabili di capire di vivere in un’epoca che assomiglia
alle pagine de “I Miserabili” di Victor Hugo.
L’uomo esce di
scena e s’odono brusii sofferti nel pubblico e qualche risata e rumori di
trasmissioni televisive con vocioni altisonanti ed un telefono che suona a
vuoto.
L’attor comico
riappare con una maschera da commedia dell’arte dai lineamenti arcigni, una
tunica bianca.
Inizia a
rivolgersi con l’indice verso ogni dove zigzagando per il palcoscenico, poi in
posizione diretta verso la lavatrice con far accusatorio, poi verso se stesso,
quindi in direzione dell’oblò e rumori del pubblico accennano a qualche risata
sofferta mentre musiche con quartetto d’archi, oboe e violini fanno da
sottofondo alle azioni dell’attor comico che allarga le braccia con far
sconsolato.
Esce di scena e
s’odono passi stentorei, come un esercito in marcia e gli strumenti a
percussione che sviluppano sinfonie stentoree.
L’uomo semplice
riappare e siede con far posato su una sedia bianca e s’odono applausi e risate
più aperte e musiche di stampo barocco s’odono assieme a rumor di catene e
sferragliar d’armi e l’uomo avvia un altro dialogo.
Signora Democrazia; la vedo preoccupata.
Non me ne parli: sono continuamente sfrattata
da luoghi dove dovrei essere la padrona di casa e sfrattata da morosi che non
pagano pegno di ciò che fanno ed i danni che provocano alla vita dell’uomo.
Sta forse parlando
della ciurma che si nasconde dietro le parole e cortine fumogene per non
conversar con i fatti?
Esattamente mio
caro: la categoria degli uccellatori di professione ed in troppi amare d’essere
uccellati.
Eppure mia cara lei è nata per difendere
l’uomo dagli uccellatori ed i fetenti; ma sembra che l’uomo l’abbia sfrattata
dal suo animo ed allora gli uccellatori non aver ostacoli per far danni con le
passioni umane ed i transfert con sinfonie soporifere come degna colonna
sonora.
Beh forse qualcuno deve riempir l’anima umana
d’idiozie per svuotarla dal fastidioso contatto con le osservazioni sensoriali;
per questo che esiste la ragione.
Certo: Erasmo da
Rotterdam è vissuto nell'epoca sbagliata.
L’uomo esce di
scena e riappare l’attor comico vestito di gran gala, con un cappello a tuba
nero, un doppiopetto dorato ed inizia e piangere soffiandosi il naso con un
corposo assegno al portatore, s’avvicina alla lavatrice sventolandogli
l’assegno e piangendo prende dalla tasca un pupazzo di un potenziale elettore e
gli infilza un ago e lo butta nell'oblò facendosi largo tra le ragnatele e le
musiche prendono ritmi di battimani insistiti e grida isteriche e l’attor
comico esce di scena.
S’odono uomini che
bussano a porte senza trovar risposte e campane che suonano a morto s’ascoltano
e nel pubblico emergono brusii e qualche applauso e sospiri sofferti.
Musiche
elettroniche escono con forza e l’uomo semplice siede su una sedia bianca ed
avvia un altro dialogo.
Signor Modernità, la vedo molto
invecchiato e sofferente.
Capirà mio caro: quando qualcuno parla che
adesso sarà tutto nuovo ho processi d’invecchiamento quasi istantanei.
Adesso capisco perché quando qualcuno dice che
adesso sarà tutto nuovo mi rileggo certe commedie d’Aristofane.
Ed io invece, andare a dormire sul mio umile
giaciglio d’indipendenza dalle parole più usate con qualche foto sinistra dei
bassifondi d’Edimburgo che fecero da sfondo ad un famoso romanzo e qualche
tratto di un inseguito perché rubò un pezzo di pane.
Vuol forse dirmi che se uno ruba poco è uno
sprovveduto, se sottrae moltissimo all'uomo un benefattore e se non ruba
affatto è uno non al passo coni tempi? In altre parole che adesso sarà tutto
nuovo?
Perché adesso sta
ringiovanendo?
Semplice mio caro:
un uomo ha appena svegliato una donna ed ora corrono.
Dove sono diretti?
Lontano dalle parole più usate, distanti da
chi si nasconde dietro le parole, in direzione del nuovo.
Sarebbe?
Mai pronunciare che adesso sarà tutto nuovo,
le parole solo per aumentare il potere descrittivo dei fatti e la vera modernità
è l’indipendenza individuale, guadagnarci la vita con l’incremento d’attività
cerebrale; alla luce solare del contatto con i fatti e non al chiuso dentro le
opinioni nascondendosi dietro le parole più usate per non mettere in
discussione nulla.
Quindi questo sì che sarebbe moderno ed i
risentiti dentro qualche museo dell’orrore; corriamo anche noi assieme all'uomo che ha svegliato quella donna, la libertà del vivere senza la menzogna è la più grande delle conquiste umane assieme all'umiltà.
L’uomo esce di
scena e musiche ancestrali s’odono e un panello passa veloce con l’immagine de:
I Cavalieri di Aristofane e rumori del pubblico s’odono, muovendo sedie.
L’attor comico
ritorna in scena ed in pochi passi danzanti, vestendo un abito da giullare,
balza sopra la lavatrice: pone le sue gambe ad incrocio con viso serafico, poi
filosofeggiante, quindi irato, poi con far classico, poi fa le linguacce,
quindi si mette a far il disperato mettendo la testa tra le gambe, s’alza in
piedi sulla lavatrice ed inizia a danzare imitando uno che corre.
Discende dalla
lavatrice e con far accusatorio rivolge la sua bocca che s’allarga sempre più
in direzione dell’oblò senza emettere sillaba, prende le ragnatele e cosparge
il capo di ragnatele e sinfonie di musiche tetre s’odono e canti dalle voci
profonde s’ascoltano.
Il giullare,
saltando con far a girotondi esce di scena ed un telefono suona senza ricever
risposte e s’odono latrati di cani e musiche che introducono l’arrivo di un
telegiornale.
L’uomo semplice
rifà il suo ingresso nel palcoscenico, siede su una sedia bianca e avvia un
altro dialogo.
Signor Re…come stiamo in superbia oggi?
Abbastanza bene direi: oggi ho minacciato uno
storicista con la canna di un fucile di guardarsi bene d’andare a visitar le
pile di cadaveri di una mia guerra ordita per qualche mio attacco di
vanagloria.
Immagino che si sia limitato ad entrare nella
tenda degli ufficiali che stavano brindando ad una loro vittoria condita da
soggettività umane massacrate in nome e per conto di varie categorie di
vanagloriosi tra cui gli storicisti.
Oh sicuramente mio
caro: è così bello uccidere per interpretazioni di sillabe; anche se nessuno è
mai stato ucciso da una sillaba.
Il popolo, immagino, l’ami per le sue belle
frasi seducenti nonostante che l’uomo è uguale; non importa quale ruolo
ricopra.
Beh…l’uomo ama
farsi guidare da chi non conosce la differenza tra un triciclo ed un aereo
supersonico; l’asservimento volontario dell’uomo è uno dei più grandi misteri
del genere umano.
Allora se l’asservimento volontario
sparisse…lei come Re cosa dovrebbe fare?
Indire feste mascherate ed al termine
lasciarle nel salone; per il resto del giorno non indossar maschere e far in
modo che l’uomo faccia lo stesso.
Quindi anche lei ha due mani, due piedi, arti
inferiori e superiori, una testa, un cuore e forse un’anima?
Immagino di sì: ma qualcuno pensa che possegga
sette teste, trenta braccia e ventisei gambe; ma sono unicamente un bipede come
tutti gli altri.
Già: forse è duro per qualcuno ammettere che
siamo nel ventunesimo secolo; non al tempo del governo dei Trenta Tiranni.
Ho un’idea: vado a farmi una bella doccia
fredda e poi lavarmi con acqua e sapone; spero che diventi una moda anche se
temo che gli storicisti non aderiranno giacché fanno il bagno con il
cloroformio e la stanza inondata di vapori d’idiozie.
L’uomo esce di
scena e s’odono rumor di cannoni e qualcuno del pubblico immaginario scaricar
sul pavimento delle pallottole; qualcuno applaude, altri ridono con pacatezza.
Rientra sulla
scena l’attor comico con un abito semplice e siede su una sedia bianca e senza
parlar imita una posa antagonista verso un ipotetico nemico.
Con un pugno
colpisce verso l’altra sedia e s’ode un gemito, poi riceve un pugno da qualcuno
che non esiste proveniente dall'altra sedia e geme toccandosi la mascella.
S’alza dalla sedia
con passi marziali e dirige passi verso la lavatrice e getta nell'oblò un
fucile di plastica che erutta immediatamente ragnatele e l’uomo appunta una
coccarda sull'oblò della lavatrice, prelevandola da una tasca.
Musiche burlesche
s’odono con risate giocose e colpi di fulmini s’ascoltano seguite da scrosci di
piogge forti.
L’uomo a passi
allegorici esce di scena e compare nuovamente la persona semplice che siede su
una sedia bianca mentre musiche della natura s’odono; l’uomo inizia un altro
dialogo.
Immagino che lei sia la Morte se non erro.
Esattamente mio caro.
Sta certo vedendo davanti a lei i danni che
fanno l’ipocrisia alla vita dell’uomo, da quando nasce sino l’ora del desio
diventa servo di diversi padroni secondo l’età.
Oh certamente: entra a scuola ed è impedito di
farci qualcosa di suo con la conoscenza, se non è parte di qualche corrente
fanatica non ha amici e vita sociale nell'età dell’adolescenza.
Sicuramente: se osa fare qualche appunto
rispetto a quello che deve apprendere usando la comprensione è accusato di non
essere moderno, se poi pacifica la sua mente riceve l’accusa di crear discordia
nella società civile.
Poi mio caro si prosegue con altri padroni: se
cerca di guadagnarci la vita con la libertà dalle maschere ed i mascherati, le
vessazioni sono assicurate, se fa lo scettico sull'uso che in troppi fanno
delle parole è un asociale, se ottiene un lavoro per mantenerlo deve
disattivare i sensi, se non è capace di mentire non è moderno, se non ha
venduto la sua anima all'artificio è un disadattato.
Senza contare che se trova un modo migliore di
crear benefici per il suo prossimo è considerato strano perché uno nasce per
nuocere il più possibile e per maggiori informazioni bastano le cronache di chi
s’occupa di questioni sociali e come sono create le classi dirigenti.
Sì: se vuoi avere una casa, devi andare con il
cappello in mano dinnanzi a qualcuno che considera l’uomo un servo a suo
servizio, se desideri migliorare la tua vita è sufficiente far piangere il tuo
prossimo come di chi s’occupa dell’arte del risolvere i problemi e quindi fare
in piccolo ciò che altri fanno in grande.
Poi naturalmente se storci il naso con qualche
rivoltoso che possiede ricchezze da nababbo e fa il rivoltoso e per caso quando
fai il bagno ti chiudi dentro per evitar di far la fine di qualcuno; accusato
di fare lo scettico sull'uso dei Templi della Ragione e quindi non farti
ammazzare per giusta causa.
Arrivi all'età della pensione, non hai di che
vivere dopo aver fatto far denaro a palate a qualcuno e costui indossare la
maschera del perseguitato perché ha ottenuto un milione d’euro di buona uscita
dallo stato che è una bella premessa adatta per un riadattamento de “I
Miserabili” di Victor Hugo.
Signor Morte: vedo che l’uomo servo di diversi
padroni ha legato a testa in giù i suoi padroni che ora sono appesi ad un
lampadario; aspetto con animo sereno che lei prenda il carico d’ipocriti per
portarli in direzione dell’Ade
Vuol forse dirmi che c’è speranza che invece
che portare le vittime dell’ipocrisia verso il desio; porterò invece gli
esecutori direttamente da Belzebù?
Rumori discordi di
dispute dialettiche s’odono e l’attor comico veste un abito da medico con tanto
d’attrezzi ed inizia ad ascoltare i battiti di una lavatrice ed inizia a
scrivere su un foglio da salumiere una relazione mentre risate provengono dal
pubblico immaginario.
Poi ispeziona
l’oblò con una piccola luce e l’oblò inizia ad eruttare le parole più usate con
rumori di vomiti a tonalità forti ed un coro di belati di pecore s’ode e il
palcoscenico è avvolto da fumi densi con l’alternanza di tromboni e
violoncelli.
L’attor comico è
uscito di scena e riappare l’uomo semplice che siede su una sedia bianca ed
avvia un altro dialogo immaginario.
Sono forse vicino al Signor Allegoria?
Esattamente mio amico dalla faccia semplice.
La vedo con stampato un bel sorriso amaro;
cosa le accade?
Vede: come disse qualcuno il mio è umorismo
amaro per non scovar nulla di razionale nella vita civile.
Sta forse dicendo che il su agire non è per
nulla ridanciano?
Sicuramente: è osservazione critica della
società con contenuti etici.
Quindi come da sempre lei cerca spesso vanamente
di segnalare all'uomo, il pericolo rappresentato dall'ipocrisia giocando con
mascherati, tartufi ed i pensieri contorti?
Sì: ha presente uno che ha rubato a più non
posso e poi fonda un partito fondato sulla giustizia, la libertà ed il decoro?
Quindi il lavoro certo non manca a lei
immagino.
Veramente il materiale umano mi pare troppo
abbondante.
Sta forse dicendo che i mascherati non sono
mai stati così tanti come ora con l’unico problema che i fatti mai mettono
maschere?
Lei ha forse mai
visto un Leone mascherasi da Agnello per fregare l’Agnello e l’Agnello
mascherarsi da Leone per fregare il Leone?
No: sicuramente è solo una prerogativa della
razza umana; in numero di voraci carnivori che fanno le anime candide oggi è
vastissimo.
Quindi vede bene che le allegorie non sono
affatto attività ridanciane; sola osservazione della società con contenuti
etici.
Mentre l’uomo
lascia la scena s’odono risate sofferte, musiche e balli che evocano scenari da
danze da stregoni.
Ricompare l’attor
comico che arriva con abiti da burlesque con ceroni abbondanti sulla faccia,
una tunica larghissima e scarpe sformate ed inizia a danzar con far leggiadro
ed ad ogni due passi deve tirarsi su la tunica con far sgraziato suscitando
l’ilarità del pubblico mentre s’odono dibattiti televisivi infuocati e lo
scarico di qualche water.
S’avvicina alla
lavatrice e getta la sua tunica dentro l’oblò e appare un abito semplice e
s’abbraccia correndo verso l’uscita di scena e voci roche s’odono con destrieri
correre veloci e il grugnire di qualche suino; subito imitato dagli spettatori
seguito dall'infuocare di qualche dibattito televisivo.
L’uomo semplice
riappare sulla scena: siede su una sedia è avvia l’ennesimo dialogo
immaginario.
Nonostante questo clima da Burlesque, immagino
che lei sia il Signor Mefistofele.
Esattamente: anche se temo non molto affine
alle mie teorie che del resto i telegiornali propagandano abbastanza bene.
Vuol forse dirmi che chi s’occupa di questioni
sociali, prima firmano un patto con lei?
Non me ne parli, una vitaccia: quando è il
tempo di un’elezione politica i candidati arrivano a ciurme da me per firmare
un bel patto in nome della vita democratica.
Chissà come saranno accolti una volta che
usciranno dalla vita terrena.
Benissimo direi: nel girone degli iracondi
sono così tanti che gli arrostiamo a turni.
Che mi dice di quelli che firmano un patto con
lei e poi di giorno fanno le anime chete ed i casti fiori parlando di
democrazia?
Beh insomma…quelli che in vita si sono
contraddetti perché era l’unica maniera per non pensare; da noi sono l’assoluta
maggioranza.
Quelli invece coerenti, cosa ci fanno da voi
giacché sono la minoranza?
Semplice: loro non
pensavano affatto e non pensare come non pensare, l’assoluta maggioranza dei
miei ospiti.
Quindi dalle prime pagine dei giornali sono
poi finiti in quelle dei necrologi, l’incenso nei libri dell’idiozia ed infine
nel luogo adatto per gli ipocriti?
Veramente ci sono tutti quanti; in altre
parole quelli che attivano la macchina dell’ipocrisia.
Le vittime dell’ipocrisia cosa fanno?
Nei piani alti si divertono ad imbastir opere
buffe sui risentiti vedendoli all'opera di sotto.
L’uomo esce di
scena e s’odono crepitii di falò e qualcuno urlare in una piazza e musiche
sincopate irriverenti.
L’attor comico
arriva al galoppo di un cavallo senza averlo, poi dispiega le ali di un aereo
senza averlo, tocca la sua testa ed alza le spalle, prende uno specchio da una
tasca, s’osserva ed inizia a ridere di se stesso, poi s’arrabbia con se stesso,
quindi sì tocca la testa con far disperante.
Con lo specchio in
mano corre verso la lavatrice e ci gira attorno e poi deposita lo specchio
dentro l’oblò della lavatrice che erutta maschere e l’uomo esce di scena con il
palcoscenico che ha diverse maschere disseminate con musiche allegoriche e il
risuonar e un telefono che suona a vuoto.
L’uomo semplice
riappare e siede su una sedia bianca, osserva delle maschere poco più in là ed
avvia un altro dialogo immaginario.
Lei deve essere certamente il Signor Maschera.
Non sbaglia mio caro amico.
La vedo con un viso sofferente.
Non me ne parli.
Mi dica qualcosa.
Lavoro tantissimo nonostante che l’uomo
potrebbe far a meno di usarmi.
Sta forse cercando di farmi percepire il
valore sano del rifiuto delle grandi passioni?
Esattamente mio
caro.
Mi pare di capire che ci sono quelli che fanno
i commedianti di mestiere in un teatro come questo.
Certo: altri invece dalla mattina alla sera
senza interruzioni.
Immagino che la sua opera sia richiesta da
parte di molti commedianti convulsivi.
Sicuramente: durante i telegiornali, nelle
conferenze stampa, nelle dichiarazioni d’intenti per generare grandi passioni
usando belle frasi che seducono.
Oh poi deve lavorare molto durante i convegni,
nelle campagne elettorali, nei dialoghi tra le persone, nei tribunali a recitar
l’epitaffio allo stato di diritto, le messe cantate del coro degli esperti, i
miliardari che recitano le parti dei perseguitati.
Sì: poi lavoro tantissimo durante i vertici
tra i giganti in vanagloria e nani in altri ambiti.
Il massimo credo tocchi quando l’uomo prende un
atteggiamento passionale in qualche essere umano considerato da lui una sorta
di divinità pagana e guai se gli tocchi in suo giocattolo preferito; lì credo
Signor Maschera lavori di più.
Già: devo confessarle che sono abbastanza
sconfortato.
Nulla di strano: non indossar maschere ti
predispone ad aver sotto casa molti risentiti nei tuoi confronti; poi qualcuno
si lamenta perché nelle mie storie ci sono così tanti mascherati.
Improvvisamente un
colpo di scena…
Cala il silenzio
ed appare l’attor comico che siede di fianco all'uomo semplice ed avviano
assieme un dialogo mentre una lavatrice esce di scena.
Immagino, che lei faceva il comico prima, ora sembra
voglia rappresentare il Mondo.
Ha centrato l’obiettivo mio caro uomo amante
dell’umorismo etico; interpreto proprio la parte del Mondo.
Deve comunicarmi qualche dato interessante?
Certamente: prima non facevo che glorificare
personaggi in contrapposizione a quelli naturali, ma facendo loro un favore;
lei invece cercando di descrivere metodi di vita naturali in contrapposizione a
quelli di segno opposto senza citar alcun personaggio specifico, ma solo tratti
comportamentali degli innaturali.
Immagino che avrà da dirmi cosa pensa il Mondo
giacché ora cerca di rappresentarlo.
Non ho molte cose da dire direi: forse
l’innalzamento degli oceani dipende dall'abbassamento del livello di necessità del sapere dell’uomo.
Sì: l’aumento della temperatura della terra
dipende dal raffreddamento della mente umana.
Forse inizio a capire che io come Mondo sono
venuto al mondo grazie a leggi matematiche; così se qualche legge matematica di
qualche minuscolo fattore è violata, allora ecco che esplodono le emergenze.
Già: create dall'uomo usando le opinioni ed il
denaro per disconoscere che la terra è fatta tutta su regole matematiche; non
sulla base delle maggioranze e sondaggi d’opinione.
Pensa che tra poco arriverà qualche risentito
con l’obiettivo usando l’indifferenza morale d’eliminare lei ed io?
I due proseguono
con un altro dialogo.
Lei deve essere sicuramente il Signor Albero.
Non sbaglia mio caro.
Come passa il tempo?
In maniera abbastanza semplice direi.
Sarebbe?
Con le caratteristiche della natura: in
inverno pare che io dorma e dominato dalla solitudine.
Sì: in primavera invece lei riprende vita con
rapidità.
Certo: d’estate fornisco ombra per l’uomo per
ripararsi dal sole.
In autunno, immagino si conceda pause e
silenzi.
Sicuramente: ma se c’è un disastro,
un’alluvione ed io eliminato per far posto alla cupidigia di qualche ingordo in
nome della democrazia; naturalmente la natura è sul banco degli accusati.
Nulla di strano mio amico: da sempre i
facoltosi mettono ostacoli all'osservazione dell’ovvio.
Sì: spalancando le
porte all'attività contro sopravvivenza.
A proposito di spalancar porte.
Sì?
Ora sono quello che non è capace di prendersi
sul serio.
Cosa fece la donna
in carriera?
Creò la sua corte:
Sua Eccellentissima Officiante delle Casseruole, Il Tenutario dello Scolo, La
Lustra scarponi di corte e il Ciambellano della Vanagloria.
Che fece?
Indisse una festa
in suo onore e qualcuno doveva descriverne le gesta.
Che accadde?
Vi fu una
battaglia furibonda per l’incaricato: il vincitore arrivò ingessato e così tra
ingessati non ci furono tempi morti a parte i presenti…ma l’apoteosi…
Sarebbe?
Ci fu una battuta
di caccia per catturare una volpe con ronzini e cani ridenti.
Come ebbe termine
la caccia?
Semplice: la volpe
fece una bella curva ed anche il ronzino, ma l’occupante finì sopra il dorso di
un suino e fece il suo ingresso regale in città
Adesso chiudiamo
la farsa con Mister Hell.
Va bene.
Mi dicesti che le
vittime dei raggiranti hanno messo in azione qualche cosa innovativa.
Certamente: i
deceduti per effetto dell’ipocrisia vagano come fantasmi per palazzi imperiosi
e passando attraverso i muri hanno prelevato diversi file segreti.
Lì hanno messo in
rete?
Meglio: lì hanno
spediti in cielo in modo che tutti possano vederli; pare che c’è un po’ di
tensione all'interno di palazzi imponenti.
Pensano forse di
oscurar il cielo dopo averlo fatto con la mente dell’uomo?
Le due sedie
escono di scena: due uomini lasciano il palcoscenico e un quartetto d’archi,
violini e oboe s’odono, rumori di un pubblico che lascia un teatro e un’annunciatrice
proclama che vi sarà un’edizione speciale del telegiornale per fatti
incresciosi accaduti nei cieli di qualche città.
Attilio Saletta.
Ora metto i link dei miei precedenti lavori che ho fatto uscire che chi desidera, ad offerta libera usando il crowfunding può darmi supporti economici.
http://wwwgwenkalon-incursioni.blogspot.it/2016/02/dove-sta-lassurdo-le-avventure-di.html
http://wwwgwenkalon-incursioni.blogspot.it/2016/03/dove-sta-lassurdo-tutta-colpa-della-luna.html
Un vero umorista mette in farsa ciò che è serio,
chi ride finge che sia una cosa distante dal reale e quindi ride,
l'umorista così avrà altre fonti di serietà da mettere in farsa.
Attilio Saletta.
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