giovedì 3 marzo 2016

Qualche potere immaginativo sulle patologie cardiache.



Voglio tentare di far un percorso immaginativo sulle patologie cardiache, ma temo che sia un tragitto ben poco fantasioso.


Un uomo ed una donna si aggirano di notte in un reparto di cure intensive legate a serie patologie cardiache, ma non sono visibili da nessuno.
Vedono subito che non c'è un letto libero e uomini, donne e bambini con cannule e monitor, nelle stanze mediche personale qualificato controlla il decorso di ciascuno.

Giungono davanti ad una persona posta in un letto e attraverso qualche sistema immaginativo percorrono il tragitto che dalle cattiverie umane, giungono sin al letto di un ospedale e l'indomani, il paziente verrà sottoposto ad un bypass per le sue gravi malformazioni cardiache.

La strada inizia vedendo un ragazzo dalle alte capacità progettuali e di riuscir a veder lontano rispetto all'esistente; i suoi simili sono spesso risentiti nei suoi confronti.

Eccolo entrar in un'azienda poderosa, con molti poteri di dissuasione verso chi gestisce la cosa pubblica, forza economica molto elevata e personale poco propenso a farsi domande e sviluppar capacità progettuali.

All'inizio per lui è tutto un coro di evviva, poi però sviluppa un progetto prospettico per la stessa azienda in cui opera ed a beneficio dei fruitori del servizio di quella compagnia.

Inutile dir che viene cacciato, ed in malo modo, da quella azienda nonostante che quando vi entrò ricevette un coro di evviva.


Giunge però un ingrediente immancabile contro chi possiede doti progettuali e capacità innate di veder lontano....la guerra ed il terrorismo psicologico nei suoi confronti, la terra bruciata attorno a lui.

Naturalmente nei media c'è solo spazio per le guerre con armi, missili, droni e traccianti; ma nessuna guerra  sarebbe mai esplosa senza preparar il terreno usando quella psicologica per irretir l'uomo a farsi domande, allora poi quelle guerre sono accadute...è un assioma.

Ma le guerre psicologiche ordite contro le menti progettuali e capaci di veder lontano sono forse più ciniche e criminali di quelle con fucili e missili; si basano sul concetto che certamente ti lasciamo vivere, ma ti renderemo la vita impossibile se usi queste tue capacità.


I due esseri invisibili scorgono questa persona finire nelle spire della marginalità sociale, ma la guerra ai suoi danni è ben lungi dall'essere terminata....cercano di convincerlo che è un fallito, non ha da dar nulla alla società civile, un peso per i contribuenti, irretir la sua personalità ed ad aggiungere altre tinte fosche, chi si occupa della marginalità sociale non si occupa di persone simili.

L'uomo progettuale deve inserir dentro di sé anticorpi per corazzarsi davanti a questo fuoco di nonsense.

Il percorso dei due termina quando quest'uomo finisce nei meccanismi dell'infarto e l'indomani un'operazione come l'inserimento di un bypass al suo cuore.

Quindi: chi è la vittima, le scene dei delitti, i mandanti e gli esecutori del crimine?



I due però inseriscono altro potere immaginativo....l'uomo è perfettamente ristabilito, il suo potere progettuale e capacità di veder lontano gli garantiscono vita economica e sociale, creando benefici a tutto tondo nel nerbo della vita comunitaria; ma qualcosa d'altro.

Un mutamento antropologico nell'osservar i fenomeni della marginalità, un percorso non più rinviabile progettuale, prendendo le tante persone con queste innate abilità come basi di mutamenti del pensiero umano verso chi sta dietro, ma senza il carrozzone dell'assistenzialismo.

I due però entrano nello stesso reparto di prima, notando che è quasi disabitato; forse l'antidoto contro la guerra ed il terrorismo psicologico deve essere stato trovato.

Girano per vari luoghi in cui si sviluppa la vita sociale e nello stesso ospedale e trovano l'antidoto.

"Nessuno ti può far sentir inferiore senza il tuo consenso"

Eleanor Roosevelt 

"Chissà che la battaglia contro le patologie cardiache non possa esser vinta, non da nuovi farmaci e nuovi strumenti, ma invece da questa frase, buttando in un museo degli orrori i fautori di quella guerra; ma forse aiutati da chi volevano annientare, rendendosi conto che stavano annientando se stessi"



Attilio Saletta.



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