venerdì 24 dicembre 2010

UN ANIMALE SOCIALE CHIAMATO UOMO







Dal libro di Amarty Sen Identità e violenza:

"Non dobbiamo mai permettere che la nostra mente sia divisa da un orizzonte."


Esiste oggi un livello di ostilità tra gli uomini molto elevata, crescita di pregiudizi, salita di incomprensioni, di chiusure, follie ideologiche,insensibilità al valore dell'uomo sempre più crescenti, misticismo in campo politico, l'uomo che parla sempre di più il linea con le sfide non accettate dall'uomo stesso che la natura dei fatti impone.

Eppure il premio Nobel per l'economia Amarty Sen in quel libro che ho letto pone l'accento invece non sulle identità che da sempre hanno costituito le fondamenta per guerre e insofferenze verso il pensiero critico,ma sulle diversità che quando hanno imposto la loro forza progettuale, sono diventate un volano di enorme civiltà,scambio del sapere.

Uno è portato dalla follia ideologica ed economica al vedere un uomo non per quello che è, ma per quello che potrebbe rappresentare, per come si veste, i suoi costumi, la sua religione, il colore della pelle, la trasmissione televisiva che guarda, il partito politico che segue, i suoi gusti, ma tutto ciò determina un' immagine falsa dell'uomo stesso.

Quello che dinnanzi a tale insania è nascosto è non solo l'uomo come elemento e "Macchina critica" dell'esistente, ma l'enorme bagaglio culturale delle "Genti" che vivono su questo Pianeta, identificare uno come un Mussulmano, piuttosto che come un Ebreo, Buddista e via di seguito, cerca di creare identità false, perché i vari ideologismi dell'oggi tendono a celare l'enorme granaio culturale di ciascuna di quelle culture, diventare cioè nemici di quello o quella, atteggiamenti che impediscono che i "Vasi comunicanti" della Società mondiale comunichino veramente.

Quello che si sta cercando di cancellare grazie ai vari "Integralismi" per mezzo di una "Morte interiore" dell'uomo, di cui vediamo i segni ogni giorno, sta nel fatto che le varie "Genti" furono portatrici di un enorme livello di conoscenze intrecciate nel passato, che nulla avevano a che spartire con i blocchi dell'oggi.


I Mussulmani sono portatori di tradizioni culturali importantissime, con uomini e donne che nei secoli passati modificarono tutte le scienze, integrandosi con quelle Europee, i Legionari che tornarono dalle "Guerre Sante" avevano con loro centinaia e centinaia di libri orientali su ogni branca dello "Scibe" quel sapere e differenze influenzarono enormemente tutta la "Cultura Europea" basti pensare allo sviluppo delle discipline mediche.

La cultura millenaria Cinese ha un livello di sapere incalcolabile, fatto da migliaia di scoperte in ogni campo, di genialità individuali di difficile numerazione.

Se vediamo quella Indiana troviamo lo stesso impatto progettuale, la cultura Ebraica ha avuto un'enorme importanza in ogni settore, quella Cristina pure, ma in sostanza non c'è una singola etnia sulla faccia delle terra che non abbia portato il suo decisivo contributo progettuale allo sviluppo del vivere dell'uomo attraverso la diversificazione di molte menti libere, dove cioè l'intuito di un Arabo veniva a collegarsi con quello di un Olandese per fare un esempio, ciò ha portato enormi benefici per tutti.


Questo folle ideologismo odierno, cerca di nascondere e cancellare tutta la saggezza di secoli di sapere, di diversificazioni individuali nate dalle anime più progettuali, per cui come in Afghanistan per creare la Pace si mandano i carri armati, gli elicotteri, eserciti super armati, mine anti uomo a manetta, vale a dire esattamente al millesimo ciò che il folle ideologismo desidera, il "Muro contro muro."

Due ideologismi che si fronteggiano da decenni, quello occidentale, per cui per far denaro deve essere cancellato ogni valore dell'uomo, poi l'altro che segue lo stesso filone, ma per entrambi in nome delle loro follie qualsiasi crimine ed irrazionalità è logico, ma ciò cela che ci sono decine di migliaia di menti critiche anche in quei paesi, che semplicemente sono i testimoni di un processo millenario del sapere che non può essere interrotto dalle industrie belliche e dall'ideologismo, ma si pensa di inondare quei paesi con ogni più nefasto impianto bellico per creare la Democrazia, senza occuparsi delle tanti menti libere che nelle loro capacità progettuali c'è il seme di una nuova Civiltà per spazzare tutto questo insensato ideologismo che provochi una crescita esponenziale di nuove progettualità individuali, basate sulla diversificazione delle menti.

Pensare che in Cina se quel regime fosse spazzato via, possa rigenerarsi quella forza progettuale e spirituale millenaria, messa in qualche "Galera ideologica" da decenni di follia ideologica, mi pare sensato pensare che un clima nuovo possa riprendere dalle tradizioni tipiche di quel popolo, per essi ed il mondo intero, ma lo stesso discorso può essere fatto in Medio Oriente, ed in ogni zona del mondo, se fosse depurato dal fanatismo ideologico, compreso quello Occidentale che non è meno fanatico di quello di degli altri.

Quando vedo un uomo di razza diversa, fare gesti insani qui da noi,mi domando quanto sapere gli è stato negato dalla follia ideologica dove viveva, ma pure quando un Italiano fa discorsi insani basati sul pregiudizio osservo lo stesso meccanismo, c'e un gran livello di conoscenze del passato da far rivivere ed integrare con quelle valide dell'oggi.

Ci sono tante sfide da affrontare, ma che ci sia un pauroso deficit di progettualità individuali mi pare palese, ma esso è semplicemente "Silenziato" dall'avversione ed insofferenza verso il pensiero critico sia da parte delle classi dirigenti, quelle fintamente colte e l'ambiente circostante, insomma serve una "Rivoluzione cerebrale" che metta al centro l'uomo come fulcro dell'assieme, non come spettatore e "Anima Antagonista" delle menti criiche.


Dallo stesso autore un concetto finale adatto:

"Ridurre artificialmente gli esseri umani a identità uniche, può determinare divisioni,rendendo potenzialmente il mondo più infiammabile"


Amarty Sen premio Nobel per l'economia del 1998.



GWENKALON nome d'arte di Attilio Saletta.



Nota a margine del mio libro "Metafore Contemporanee"

Sulla mia Home Page trovate un link facendo un clik vi sono tutte le informazioni al riguardo.






"

Nessun commento:

Posta un commento