mercoledì 13 luglio 2016

CRIMINI E MISFATTI.



Che cosa hanno in comune la tragedia nel suolo pugliese, l’omicidio di nove connazionali a Dacca, dipendenti comunali che con un cartone, nascondono i loro volti per non essere riconosciuti all'atto della bollatura di uscita dai luoghi di lavoro, la corruzione, che prima di essere economica è cerebrale, vale a dire: attitudine alla menzogna, il dominante giustificazionismo, l’ingiustizia sociale, mai raggiunta prima, il terrorismo bieco, l’azione degli alti papaveri che inducono l’uomo a non farsi domande e neanche pensare, questo in perfetta sintonia con chi dovrebbero combattere che hanno le stesse finalità come la cieca violenza politica?
Un comune denominatore nefasto: gli autori di tali crimini sono persone istruite, con titoli di studio, spesso imperiosi, conoscenze elevate che usando i criteri dell’analisi logica ed il pensiero razionale, dovrebbero aver quel coraggio per affrontar di petto le questioni, quindi usar le menti migliori, quelle che sanno pensar diversamente dal senso comune…accade invece l’opposto.
La menzogna come asse portante, la conoscenza che deve allargar i confini dell’uomo ed il livello di necessità del sapere, principale nemico da combattere: chi uccide in nome del Corano sa benissimo che nel Corano non c’è traccia dell’omicidio in tale fondamentale testo, chi si dice cattolico e va alla funzione religiosa, prende l’Eucarestia  ed uscito da una Chiesa, prende come punto di riferimento i Farisei e gli Scribi, non quello che scacciò dal Tempio bancarelle e venditori, chi corrompe sa bene come non farlo e l’idea stessa del vivere comunitario, ma attraverso la depravazione del sapere si sente esente da colpe.
Oggi l’analfabetismo è ai minimi termini, ma ne sappiamo di meno di chi nel passato non sapere leggere e scrivere, ma si faceva domande ed usava l’empirismo che gli apriva la strada al sapere stesso e conosceva più cose di “Lor Signori”, non solo, aveva pochi diritti, ma ci teneva; oggi che accade: abbiamo più diritti rispetto all'epoca passata, ma ci sentiamo più indifesi perché non ci interessa più averli e quindi alla mercé del dispotismo che nel passato dove la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”, oggi lettera morta, non esisteva.
Il crollo dell’attività cerebrale dell’uomo provata scientificamente che fa sì di negare l’evidente e così se affermi che i pregiudizi che si hanno nei confronti di altri che giungono da altri luoghi, con gravi colpe occidentali per aver fatto di tutto per generar questa migrazione: la rapina dei terreni, portando via quasi tutto alle popolazioni locali, insegnare l’antagonismo su cui noi occidentali siamo sempre stati “ Cattivi Maestri” assoluti, impedire le coltivazioni sane in favore della dittatura occidentale dei sementi, le armi e fomentar ogni genere di antagonismo a nocumento di vita sociale degna, insegnate le tecniche della corruzione, compresi gli aiuti umanitari…così ogni abitante su questo pianeta che emigra è colpa delle scelleratezze occidentali e non abbiamo da esibir alcuna superiorità intellettuale al riguardo, ma invece un bel esame di coscienza a tutti i livelli.

Se poi dico che gli stessi pregiudizi e delitti nei confronti di questi nostri simili, erano eccome ben presenti, verso nostri connazionali che emigrarono nella Americhe, con un corollario di insulti, vignette satiriche che vedevano nell'italiano, volendo essere leggero: “Un Ubriacone” senza dir di peggio… così accade che sei accusato di falsità perché queste cose non accaddero, quindi negazione dell’evidente, e come mezzo: il livore, le urla, gli insulti ed i gesti scurrili come mi è accaduto di recente da persone che vivono una vita disagiata, quindi se manca un sano pedagogismo delle classi oppresse, accade questo esattamente: “Violenti o Fatalisti a seconda dei casi, inconsapevoli in entrambi, spettatori di tutto, punto causa su nulla, un bel “Vaso di Pandora” verso chi deprava la conoscenza ogni giorno e la vita umana che ha un fardello di dati falsi sempre più elevato.
C’è una soluzione a questa impressionante spirale discendente? Sì: siamo in presenza di un altro genere di analfabetismo: “Analfabetismo Emozionale” limiti della colonna sonora del vivere stesso, diamo ascolto solo agli strumenti a percussione e nessun altro e chi deprava il sapere con un’immane livello di dati falsi è posseduto da una malattia odierna devastante: “Incoerenza Cerebrale ed Ignoranza Emozionale” che fa marcire tutta la pianta sociale.

Serve allora crear dei centri di disintossicazione da Potere, Processi di Delega, Giustificazionismo, Premesse Indiscusse e Spettatorismo; togliendo di mezzo gli allucinogeni come le perverse logiche dei numeri che fanno diventar l’uomo una rotellina inerte del sistema.
Ho scelto da tempo la strada della libertà mentale rispetto alla vita sociale se questa genera quello che ho potuto vedere ed ascoltare qualche giorno fa che mi ha prodotto il disgusto da un coro di menzogne palesi e annientamento dell’anima stessa e qualcuno dir che hanno detto quello che pensavano…il pensar è ben altra cosa, risalir la china a questa parabola discendente, so quando sia ardua la strada, ma so anche che l’essere un autodidatta e non soldato di alcun reggimento ti porta a star bene, farti domande e quell'insolenza cerebrale fondamentale; il senso critico non l’ho rinchiuso in un baule.

Questo dimostra che chi ha titoli di studio elevati, ma fa l’opposto di cosa è la conoscenza, possiede titoli di studio fasulli se li usa in questa maniera, questo parametro è diventato erroneo se produce crimini a manetta ogni giorno.
Un uomo che abbia svolto solo le scuole dell’obbligo ma un livello di necessità del sapere senza soste, ricerca e trova aspetti anni luce di più che un altro con titoli di studio imperiosi e che si sente arrivato; sì: “Quello delle masse mentali” per cancellar il sapere stesso e smette di essere intelligente, un’analfabeta del sapere stesso.

L’antagonismo e frutto dell’uso perverso del sapere, l’applicazione degli spazi della conoscenza mai, fa di più: “Un perenne Clandestino del Sapere” e la ricerca senza limiti.

Attilio Saletta.




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