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Da dove viene questa costante sfida
tra civiltà e i meccanismi del baratto morale?
Provo a usar qualche mia ricerca
frutto del pensar diversamente…
Ogni giorno ed in ogni dove ecco il
solito concerto dodecafonico dei riti pubblici, le discussioni su chi sia
migliore, abilissimi nell'immedesimarsi su chi è sempre sulle prime pagine dei
giornali...
Non altrettanto sulla vita vera di
ciascuno…
Il pensar di essere migliore degli
altri, indipendentemente da dove sei collocato nelle gerarchie sociali, dominio
di desideri, invidie, raggiri, fatalismo, violenza, delegar agli altri la tua
vita...
Non importa più il tuo processo di
ricerca; bensì le opinioni degli altri su te stesso ed ecco che si spalancano
le porte del “Baratto morale” per l’unico essere vivente dotato di senso
critico.
Il dominio delle passioni e pensar di
essere migliori degli altri rappresenta il “Facilitatore” del vivere per
antonomasia; assai più arduo è il controllo delle passioni, l’umiltà, la
ricerca e la strada dell’eccellenza che vede nella mediocrità il maggior
ostacolo per il pieno sviluppo delle tue qualità umane.
Tutto ciò provoca nel chiedere male
alla vita stessa per soddisfar le passioni che sono alla base della vita
politica, le guerre, anche quelle di tipo economico, l’omicidio in nome delle
idee, sino ad arrivar alla vita spirituale dell’uomo stesso, così la vita
diventa un coacervo di brutalità mentre è il meccanismo più delicato che esista,
fragile, un solo spostamento di accenti può provocar tragedie nella maggior
parte dei casi; oppure riformular la vita stessa se si sceglie la strada
dell’umiltà, far scoperte che ti inducono non alla falsa ambizione di credersi
migliore degli altri, all'opposto; scoprir quante cose non sai sulla stessa natura umana, questa è vera ambizione….e civiltà…non baratto morale…
La genesi della sfida dell’oggi
sembra essere in questa tenzone dentro i meccanismi del pensiero umano dove è
più facile considerarsi esenti da colpe; più arduo veder di averne, anche solo
se hai dimenticato di salutar tua madre ed allora prima di andar a messa e
ricever la comunione, indaghi su te stesso.
Questo percorso accidentato, ma
benevolo è stato alla base del “Patto delle Catacombe” del “Concilio Vaticano
II” dove i vari facilitatori del vivere nella superbia, nei riti
dell’intellettualismo, le guerre della reputazione, il dominio di personaggi
decorativi nella vita pubblica, il non rispetto della delicatezza dell’essenza
umana, le vestali per suscitar ammirazione…
Non è un caso che l’attuale pontefice
stia riprendendo con forza quel patto stipulato mezzo secolo fa; mi domando
quante persone finiscono nelle retrovie della macchina sociale che agisce all'opposto di quel patto e come quel patto sia la base della civiltà per l’oggi…
il disconoscimento di tale patto spalanchi le porte al baratto morale che ancora l’uomo ai peggiori disvalori della natura umana.
Preferisco un’altra strada,
decisamente più ardua, ma più gratificante…
“Sono anni che non lotto più per
nessuna opinione; ogni dì mi sento sempre meglio con me stesso ed impopolare”
Attilio
Saletta.
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