martedì 22 settembre 2015

Civiltà o Baratto Morale? Di Attilio Saletta.

  
     
                
                             
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Da dove viene questa costante sfida tra civiltà e i meccanismi del baratto morale?
Provo a usar qualche mia ricerca frutto del pensar diversamente…


Ogni giorno ed in ogni dove ecco il solito concerto dodecafonico dei riti pubblici, le discussioni su chi sia migliore, abilissimi nell'immedesimarsi su chi è sempre sulle prime pagine dei giornali...




Non altrettanto sulla vita vera di ciascuno…



Il pensar di essere migliore degli altri, indipendentemente da dove sei collocato nelle gerarchie sociali, dominio di desideri, invidie, raggiri, fatalismo, violenza, delegar agli altri la tua vita...



Non importa più il tuo processo di ricerca; bensì le opinioni degli altri su te stesso ed ecco che si spalancano le porte del “Baratto morale” per l’unico essere vivente dotato di senso critico.



Il dominio delle passioni e pensar di essere migliori degli altri rappresenta il “Facilitatore” del vivere per antonomasia; assai più arduo è il controllo delle passioni, l’umiltà, la ricerca e la strada dell’eccellenza che vede nella mediocrità il maggior ostacolo per il pieno sviluppo delle tue qualità umane.



Tutto ciò provoca nel chiedere male alla vita stessa per soddisfar le passioni che sono alla base della vita politica, le guerre, anche quelle di tipo economico, l’omicidio in nome delle idee, sino ad arrivar alla vita spirituale dell’uomo stesso, così la vita diventa un coacervo di brutalità mentre è  il meccanismo più delicato che esista, fragile, un solo spostamento di accenti può provocar tragedie nella maggior parte dei casi; oppure riformular la vita stessa se si sceglie la strada dell’umiltà, far scoperte che ti inducono non alla falsa ambizione di credersi migliore degli altri, all'opposto; scoprir quante cose non sai sulla stessa natura umana, questa è vera ambizione….e civiltà…non baratto morale…




La genesi della sfida dell’oggi sembra essere in questa tenzone dentro i meccanismi del pensiero umano dove è più facile considerarsi esenti da colpe; più arduo veder di averne, anche solo se hai dimenticato di salutar tua madre ed allora prima di andar a messa e ricever la comunione, indaghi su te stesso.





Questo percorso accidentato, ma benevolo è stato alla base del “Patto delle Catacombe” del “Concilio Vaticano II” dove i vari facilitatori del vivere nella superbia, nei riti dell’intellettualismo, le guerre della reputazione, il dominio di personaggi decorativi nella vita pubblica, il non rispetto della delicatezza dell’essenza umana, le vestali per suscitar ammirazione…



Non è un caso che l’attuale pontefice stia riprendendo con forza quel patto stipulato mezzo secolo fa; mi domando quante persone finiscono nelle retrovie della macchina sociale che agisce all'opposto di quel patto e come quel patto sia la base della civiltà per l’oggi… il disconoscimento di tale patto spalanchi le porte al baratto morale che ancora l’uomo ai peggiori disvalori della natura umana.




Preferisco un’altra strada, decisamente più ardua, ma più gratificante…




“Sono anni che non lotto più per nessuna opinione; ogni dì mi sento sempre meglio con me stesso ed impopolare”



                                Attilio Saletta.

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