giovedì 24 settembre 2015

Benvenuti nel paese fondato sulla mancanza del senso del ridicolo di Attilio Saletta.



        



Oggi è il mio compleanno ed invece di ricever regali…ne faccio uno rivolto a personaggi particolari; quelli che si prendono tremendamente sul serio con la speranza che un giorno scoprano di aver studiato per diventar citrulli…creduti da chi sembra esserlo per natura…




Ecco una farsa sul potere che è già per sua natura una farsa…



Si racconta che un giorno, un gruppo di satiri avviò un esperimento…giunsero in una città disabitata, entrarono in una stamberga e lì deposero uno scatolone stipato di anime di stolti, l’esperimento consistette nel veder a quali livelli di mancanza del senso del ridicolo potevano arrivar un gruppo di stolti, tutti in un’unica città.



Non passò molto tempo per veder le prime iniziative degli stolti…



La prima fu che si dovette decidere a chi dar la guida della città: ovviamente ai migliori stolti; gli altri ricever dosi intense di mancanza del senso del ridicolo.



Essendo stolti non potevano esimersi di discutere su questioni della massima importanza; normalmente uno che non è stolto evita di farlo ed osserva…



La prima discussione fu se creavano più luce i fatti o le opinioni; i saggi stolti optarono per le opinioni, le uniche in grado di crear oscurità in favore del popolo… i fatti creavano soltanto inutili freni morali ed etici…linguaggi incomprensibili per la vita sociale.



La seconda verté se era più agevole essere mediocre di natura o studiare per diventar cieco volontario: si giunse alla ponderata conclusione che era più faticosa l’opzione ultima ed era per questo che loro governavano; naturalmente anche loro erano mediocri di natura, ma con la differenza che prendevano decisioni senza saper la differenza tra una tappezzeria ed un dipinto di Rembrandt.



Parteciparono poi ad un evento importante che doveva stabilire chi era il miglior citrullo della città…la commissione esaminatrice era formata da citrulli…le scarse notizie che si hanno definiscono che tutti osservarono una statua con un dito che indicava il cielo; tutti osservarono unicamente in dito, onde evitar di essere considerati persone stravaganti…



Fu poi la volta di decisioni fondamentali…bisognava nominar un uomo che avrebbe dovuto salir sul tetto dell’edificio, sede del sedativo per antonomasia in qualità di vedetta con il compito di segnalar ai sedati l’arrivo di una persona consapevole.
Vi fu una discussione estesa su quanto la vedetta doveva essere pagata; la conclusione fu ad un costo bassissimo, perché sarebbe stato un lavoro che sarebbe durato sino all'eternità ed inoltre nessuno partecipò al concorso.
La conclusione fu quindi che non vi era motivo di preoccupazione; nessuna persona consapevole sarebbe mai giunta; la mancanza del senso del ridicolo era un utile deterrente per tali anomalie.



Un giorno si decise di mandar una delegazione di stolti in una città vicina dove vivevano persone consapevoli per veder cosa facevano; nello stesso momento, in una città di persone consapevoli, mandarono una delegazione per far visita in una città piena di stolti per veder cosa combinavano.



Nessuno giunse a destinazione: le due delegazioni s’incontrarono in una zona desolata…quelli consapevoli erano intenti a mangiar ciambelle con il buco; gli stolti domandarono loro come si creava il buco attorno alla ciambella; i consapevoli ebbero un momento di scoramento e prima di ritornar nella loro città posero un quesito agli stolti.



“E’ più facile non far nulla o pensar come non far nulla?”



Gli stolti corsero verso la città e espressero l’intrigante arcano ai saggi stolti…per un mese intero discussero del quesito…ma poi vi fu un comunicato che tolse ogni nube al riguardo…



“Bisogna perseguir la strada della semplicità: è più agevole non far nulla, ma ancor di più non pensar a nulla senza passar neanche dall'inutile perdita di tempo del pensar come non far nulla”



Un gruppo di stolti, ma con forse qualche traccia di consapevolezza, entrò nella sede del sedativo e vide i sedati, così poterono scorgere ogni reazione umana: da quelle meno alte sino a quelle più basse; evitarono però di esporre ai saggi stolti la differenza onde evitar di essere invasi da dosi massicce di mancanza del senso del ridicolo.



Il giorno seguente fu inaugurata una statua raffigurante un uomo con un vaso da notte in testa e tra le braccia un cesto di rape con una scritta.



“Benvenuti nel paese fondato sulla mancanza del senso del ridicolo”


Il miglior saggio stolto tenne un discorso sulla democrazia, avendo tra le mani un collo di bottiglia stretto ed un tappo di sughero molto grosso.



Ecco qui con questi mezzi semplici la democrazia: ovviamente questo tappo di sughero non può entrar in questo collo di bottiglia…ma se la maggioranza degli stolti decide che invece può entrarci e non accade… questa sarebbe un attacco alla democrazia ed alle sue decisioni ponderate.



L’alto saggio stolto proseguì con un tappo piccolo che senza indugi entrò nel tappo di bottiglia.
Qui vedete il solito individualista che crede di essere più intelligente delle maggioranze e su quali parametri si crea.



Con questa fierezza giunsero a palazzo e si sedettero su quel gigantesco sedativo chiamato: “Poltrona del potere”



Fu l’ultimo loro atto, una nuvola a forma di testa vuota avvolse il palazzo che sparì in pochi secondi.



Nello spazio vuoto giunse un uomo…



Io assieme ai miei colleghi satiri qualche tempo fa abbiamo svolto un esperimento ora chiuso perché non credevamo che la mancanza del senso del ridicolo potesse raggiungere tali livelli.


Non fatevi ammaliare con così facilità da vari generi di sedativi circolanti e tra questi…uomini e donne che dicono di essere interessanti…



                         “Ab Nauseam”  

     

                           Attilio Saletta.





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