sabato 4 agosto 2012

LETTERE DALLA CIECOLANDIA

Al mio caro amico Gluck Satarpo.

Mio caro Gluck, tu che parli sempre di modernità, che adesso sarebbe tutto nuovo e moderno elogiando qualche "Salvatore" sulla falsariga di qualche moderno "Boris Godunov" moderno e ciurme di "Genuflessi Volontari" , ho qui per te un passo molto moderno scritto da un certo "Seneca" nel suo libro: "Opere Morali"

Luciano Canfora ha scritto qualcosa in merito dal titolo: "Le tue domande sono ancora le nostre"

"Il successo filosofico di Seneca non può stupire chi riesca a cogliere le inquietanti analogie tra il nostro tempo e l'epoca neroniana, nella quale l'autore visse e, per ordine dell'imperatore stesso, morì: un'età di corruzione, di superficialità, popolata di schiavi dell'apparire e del possedere, governata dalla ricerca dell'eccesso e dalla popolarità ad ogni costo"

Forse è inutile che di dica che gli impoverimenti improvvisi, le degenarazioni al pensiero razionale, il pressappochismo della classi dirigenti sono le stesse che dominarono l'epoca di Nerone dove l'ostentazione è stata la stessa di oggi ed allora ecco le tragedie sociali odierne; ma Seneca le aveva già descritte come uno dei più moderni raccontatori dell'esistente.

Il tuo amico Gwenkalon ti augura buone vacanze presso il villaggio turistico di "Ciecolandia"

Attilio Saletta.


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