domenica 27 maggio 2012

SCENE ORDINARIE DI UMORISMO ETICO






Il 30 Giugno dell'anno corrente terrò una recita particolare presso la Fondazione del Banco del Monte deiPaschi di Lucca nei pressi della Cattedrale della città il Piazza S. Martino alle ore cinque pomeridiane.

Rispetto al mio predente spettacolo, esso sarà molto diverso con un esperimento che tenterò, forse ardito: " Usare l'umorismo etico con lo scopo dichiarato di non far ridere gli spettatori  e loro non ridere con uno che userà l'umorismo etico; poi tenterò di stimolare i convenuti a coinvolgerli verso l'auto ironia a partire da me stesso ed allora vedere se riusciremo assieme a cogliere il farsesco, la burla e l'allegorico insito nell'umorismo etico ed allora dar corpo all'ilarità ed il senso critico"

Far ridere per ridere non è molto difficile: basta far battute su chi è sempre sulle prime pagine dei giornali con il risultato che costoro saranno ancor di più sulle prime pagine dei giornali, così fargli un favore e non l'oppsto; diversa è la situazione se spingi sul bottone del senso comune usando il buon senso e l'osservazione dell'ovvio, agendo così puoi trovare le parole che decrivono l'esstente

Agire sul volano cerebrale dei commedianti è cosa ben diversa perché analizzi le emozioni umane, l'ignoranza emozionale, l'incoerenza cerebrale, i pensieri contorti, il nonsense, la confusione del linguaggio e le varie mascherate e raggiri dialettici.

L'umiltà continua ad essere la più grande delle conquiste umane giacché è molto facile pensare bene di se stessi e il valore di un uomo dipende dalle domande che pone a se stesso ed in silenzio.

La chiave quindi di questo spettacolo ha questo scopo cercando di stimolare chi arriverà ad assistervi e parteciparvi in prima persona a tal esperimento.

L'autore dialogherà con molti personaggi inventati dove i doppi sensi certo non saranno scarsi ed un viaggio tra il passato e l'oggi in compagnia di Molìere sulla base di quella sua frase sconsolata quando affermò.

"Il mio è un umorismo amaro per l'impossibilità di trovare qualcosa di razionale nella società civile"

Vi aspetto: Attilio Saletta.



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